Educazione civica, una nuova sfida nella società post-secolare

Abstract

Recent change in the Constitution (articles 9 and 41) represents a challenge, questioning human and social sciences, on several points: the interdependence between human, technology, other living species and the environment; diversity and social inclusion; social inequality and justice in a new horizon that connects schools with the society at large. The intergenerational dimension that is added to gender, which is now intended in intersectional ways, contributes to value diversity, putting to the fore also a principle of future sustainability. From a cultural viewpoint, what is human or technological and what is natural is being renegotiated along a continuum, foreboding uncertainty, divisions and contrasts, in a post-secular society.A new social contract is needed, with third spaces of human sociability and knowledge, after pandemic times. This allows civic education to gain an important role in overcoming traumatic experiences, at different ages in the life-cycle, with a relational approach, as envisaged by Unesco in Reimagining our futures together (2021). It invites to treasure and sustain diversity, laicité, participation and pluralism at school, considered a vital and collaborative social institution and a centre of society, bringing together services that support the well-being of individuals, families, and communities, even in uncertain times, as we are in this interdependent.La recente modifica della Costituzione (artt. 9 e 41) rappresenta una sfida che interpella le scienze umane e sociali su alcuni punti: l’interdipendenza tra l’umano, la tecnologia, le altre specie viventi e l’ambiente; la diversità e l’inclusione sociale; la disuguaglianza e la giustizia sociale in un nuovo orizzonte che riguarda la scuola in connessione con la società. La dimensione intergenerazionale, che si aggiunge alle differenze di genere, inteso sempre più in senso intersezionale, contribuisce a valorizzare la diversità, richiamando anche un principio di sostenibilità per il futuro. Dal punto di vista culturale, cosa è umano o tecnologico e cosa è naturale viene rinegoziato secondo un continuum, in tempi incerti, forieri di divisioni e di contrasti, in una società post-secolare.È necessario un nuovo contratto sociale che apra terzi spazi di socialità umana e di conoscenza, nel post-pandemia, nelle comunità culturali. Ciò attribuisce all’educazione civica un ruolo importante nel superamento dell’esperienza traumatica, in diverse età nel ciclo di vita, con un approccio relazionale, come previsto dall’Unesco in Reimagining our futures together (2021). L’invito è a valorizzare e a sostenere la diversità, la laicità, la partecipazione e il pluralismo a scuola, considerata un’istituzione sociale vitale e collaborativa, al centro di una rete di servizi che promuovono il benessere di individui, famiglie e comunità, anche in tempi di incertezza, in quanto siamo tutti interdipendenti

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