L\u2019enteropatia proliferativa del suino (proliferative enteropathy - PE), denominata anche ileite, \ue8 causata da Lawsonia intracellularis,
un batterio intracellulare obbligato. La PE \ue8 una patologia a trasmissione oro-fecale che si manifesta soprattutto nella fase
di magronaggio ed \ue8 responsabile di consistenti perdite economiche negli allevamenti intensivi. I danni economici sono causati
dalla riduzione dell\u2019incremento ponderale e dell\u2019indice di conversione dell\u2019alimento e dall\u2019aumento della mortalit\ue0 e dei soggetti
di scarto. La PE \ue8 endemica in numerosi Paesi con prevalenze di aziende ed animali infetti che, in Europa, superano il 90%
e il 40%, rispettivamente. Nel suino, la patologia \ue8 caratterizzata da un ispessimento della mucosa intestinale dovuto alla proliferazione
incontrollata delle cellule delle cripte intestinali accompagnata dall\u2019inibizione, ad opera di L. intracellularis, della maturazione
e della differenziazione delle cellule caliciformi secretorie e delle cellule assorbenti. La conseguenza inevitabile \ue8 la riduzione
dell\u2019assorbimento dei nutrienti e la perdita di aminoacidi e proteine nel lume intestinale, con conseguente diarrea. La
PE si manifesta con due forme cliniche principali: 1) la forma acuta (enteropatia proliferativa emorragica - PHE) che si osserva
principalmente in animali dai 4 ai 12 mesi d\u2019et\ue0, caratterizzata da una diarrea sanguinolenta e da elevata mortalit\ue0 (fino al
50%) e, 2) la forma cronica (adenomatosi intestinale - PIA) che colpisce suini dalle 6 alle 20 settimane d\u2019et\ue0, e il cui sintomo principale
\ue8 rappresentato da una diarrea con feci pastose. Sono state descritte anche altre due forme cliniche a bassa incidenza: a)
l\u2019enterite necrotica (NE), espressione di una forma di enteropatia proliferativa cronica complicata da infezioni secondarie che
esita in un\u2019estesa necrosi coagulativa dell\u2019epitelio intestinale e, b) l\u2019ileite regionale (RI), risultante dalla guarigione delle lesioni
dovute a NE e caratterizzata da deposizione di tessuto di granulazione e ispessimento della tonaca muscolare. La diagnosi indiretta,
che viene generalmente eseguita utilizzando un test ELISA, consente di valutare l\u2019eventuale esposizione dei suini a L. intracellularis,
mentre la diagnosi diretta (realizzata impiegando test biomolecolari qualitativi: PCR o quantitativi: qPCR, immunoistochimica
- IHC) permette di valutare se l\u2019infezione \ue8 in atto. Analogamente a quanto accade per altre forme patologiche
del suino, la semplice messa in evidenza di L. intracellularis nelle feci non rappresenta un criterio diagnostico valido nei confronti
di PE. La corretta procedura diagnostica prevede la quantificazione del numero di microrganismi/grammo di feci e la messa in
evidenza di L. intracellularis all\u2019interno delle lesioni intestinali. La profilassi e il controllo si basano sull\u2019applicazione di rigide misure
di lavaggio e disinfezione che consentono di ridurre la contaminazione ambientale tra un ciclo produttivo e l\u2019altro e l\u2019applicazione
di misure di biosicurezza interna. Particolare attenzione va riservata all\u2019alimentazione, che dovrebbe garantire l\u2019equilibrio
della microflora intestinale tramite un corretto rapporto tra proteina altamente digeribile e frazione di fibra, con il supporto di
integratori probiotici e prebiotici. In una logica di uso consapevole del farmaco, la somministrazione di massa di antibiotici durante
la fase critica del magronaggio dovrebbe essere limitata ai soli gruppi con sintomatologia clinica, implementando invece
la profilassi vaccinale.Porcine Proliferative Enteropathy (PE or ileitis) is an infectious
enteric disease caused by the intracellular pathogen Lawsonia
intracellularis (LI). PE is endemic in many countries and causes
severe economic losses in swine production system worldwide
due to reduction of daily weight gain, reduction of feed
conversion ratio and increase of mortality and swine waste. In
Europe, the prevalence of infected farms and infected animals
is more than 90% and 40%, respectively. In PE, intestinal mucosa
is thickened by uncontrolled proliferation of intestinal crypt
cells while secretory cells and absorbent cells are decreased in
number because LI prevents their maturation. Diarrhea is the
consequence, due to reduced absorption and loss of amino acid
and protein in intestinal lumen. Clinical forms are divided into
acute (proliferative hemorrhagic enteropathy - PHE) and chronic
form (porcine intestinal adenomatosis - PIA). Acute form
affects animals from 4 to 12 weeks of age and is characterized
by high mortality (>50%) and hemorrhagic diarrhea. Chronic
form affects swine of 6-20 weeks of age and is characterized
by pasty diarrhea. Based on morphological findings, two
other forms are reported: necrotic enteritis (NE) and regional
ileitis (RI). The first is a chronic form complicated by secondary
infection that result in coagulative necrosis of intestinal
epithelium. Healing of necrotic enteritis lesions results in both
thickening of muscular layer of intestinal wall and granulation
tissue deposition, both of which are typical findings of RI. Indirect diagnosis (e.g. ELISA) assess the exposure to L. intracellularis
while direct diagnosis (PCR, qPCR, Immunohistochemistry
-IHC) assess the current infection. Effective diagnosis
is obtained comparing quantitation of microorganism/gram
of feces with the detection of L. intracellularis within intestinal
lesion. Prophylaxis and control of proliferative enteropathy are
based on biosecurity measures combined with strict washing
and disinfection measures to reduce environmental contamination.
Proper nutrition management helps to ensure the balance
of intestinal microflora by the use of highly digestible protein,
by correct intake of fiber fraction and with probiotic and
prebiotic supplements. To limit subclinical forms of disease,
vaccination should replace antibiotic treatments which instead
should be reserved only for symptomatic groups of pig