Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi storici
Doi
Abstract
Public lupanaria would be documented with certainty only in late medieval European cities, while in the Roman Imperial period and Late Antiquity would not have existed brothels subordinate to the State control.
The analysis of a letter sent by Pope Honorius I (625-638) to Peter, bishop of Syracuse, however, allows us to trace the beginnings of the existence prostibula publica in the Sicilian city, destined to play a political and religious leading role in the dense network of administrative changes and doctrinal conflicts that characterized the Byzantine Empire during the reigns of Heraclius (610-641) and Constans II (641-668).I lupanari pubblici sarebbero documentati con certezza soltanto nelle città europee tardomedievali, mentre in età romano-imperiale e tardoantica non sarebbero esistiti postriboli sottoposti al controllo dello Stato.
L’analisi di una missiva inviata da papa Onorio I (625-638) a Pietro, vescovo di Siracusa, consente tuttavia di rintracciare i prodromi dell’esistenza di prostibula publica nella città siciliana, destinata a ricoprire un ruolo politico e religioso di primo piano nella fitta trama di avvicendamenti amministrativi e conflitti dottrinari che connotarono l’Impero bizantino durante i regni di Eraclio (610-641) e Costante II (641-668)