Dall’alfabetizzazione alla permeabilità selettiva. Per una proposta di lettura della documentazione epigrafica del Mendolito

Abstract

L’anonimo sito c.d. del Mendolito di Adrano, posto a ovest del vulcano Etna e dominante l’alveo del Simeto, ha restituito quattro testimonianze epigrafiche in alfabeto greco ma in lingua non greca, una delle quali costituisce l’unica iscrizione civica nota tra i documenti epigrafici in lingua non greca della Sicilia preromana. Nonostante l’interpretazione dei documenti sia ad oggi condivisa, restano dalla difficile decifrazione le ragioni e le modalità dello sviluppo e dell’uso della pratica epigrafica nel centro etneo, così come l’orizzonte culturale e sociale all’interno del quale questa pratica è sorta e si è diffusa. Uno studio complessivo dei documenti e una parziale disamina del materiale archeologico ben noto restituito dal sito, mostrano la necessità di ripensare i modelli interpretativi che sono stati sinora applicati per analizzare il contesto del Mendolito.The so-called Mendolito di Adrano site, an anonymous native centre, flourished between the 9th - 8th and the 5th century BC and located in the Mount Etna region, overlooking the Simeto riverbed, has brought forth four inscriptions on different items in the Greek alphabet but in a non-Greek language, among which includes the only civic inscription in a non-Greek language from pre-Roman Sicily. Even if there exists a shared opinion among scholars on the interpretation of the documents, their historical context, including the cause, purpose and means of dissemination of the epigraphic practice remain obscure. A comprehensive analysis of this evidence within its well known archaeological context shows the need for re-analysis using a new theorical approach, which gives value to the peculiarity of the Mendolito site

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