"Feishiyi de ci 非诗意的词, la parole peu poétique : réflexions sur la traduction de Mu Dan (1918-1977)"

Abstract

Mu Dan 穆旦 (1918-1977) più noto in Cina come Zha Liangzheng, traduttore di Puskin e Byron, ridotto al silenzio durante il maoismo, è autore di un centinaio di poesie composte negli anni Quaranta e in piccola parte nel 1976-1977 (dopo la riabilitazione). Con la sua creazione e le sue traduzioni poetiche ha introdotto nella letteratura cinese il concetto di “io frammentato” (canque de wo), e una nuova visione della poesia, fondata non sulla parola poetica bensì sulla musicalità del ritmo e su di una sintassi del tutto moderna: una poesia fatta non di sentimenti ma di cose. Il carattere frammentario e aspro di questo linguaggio anticonformista pone le maggiori sfide al traduttore delle sue opere: come riprodurre il suo stile ibrido, polisillabico e contorto? Il confronto con la poesia “pietrosa” di Montale può essere un utile riferimento

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