Lo studio della composizione chimica dell’aerosol atmosferico idrosolubile è di fondamentale importanza ambientale dato che i composti idrosolubili possono influenzare l’igroscopicità delle particelle di aerosol e agire come nuclei di condensazione delle nubi.
In questo studio sono state analizzate le specie anioniche e cationiche, gli acidi carbossilici, i mono- e di-saccaridi, gli alcool-zuccheri ed anidro-zuccheri, i composti fenolici, gli L e D- amminoacidi (FAA e CAA) e i composti di foto-ossidazione dell’α-pinene (acido cis-pinonico ed acido pinico). Le analisi sono state effettuate su campioni di aerosol atmosferico raccolti da aprile a giugno 2015 a Ny Ålesund (78°55'07''N, 11°53'30''E; Isole Svalbard, Norvegia). L’aerosol è stato campionato con un impattore a cascata ad alto volume (TE-6070, PM10 high volume air sampler) che ha permesso di suddividere il particolato atmosferico in sei frazioni dimensionali: 10.0–7.2, 7.2–3.0, 3.0–1.5, 1.5–0.95, 0.95-0.49, <0.49 μm.
La quantificazione dei composti di foto-ossidazione dell’α-pinene, di zuccheri ed alcool- zuccheri, degli amminoacidi combinati e degli enantiomeri L e D in ambienti polari è scarsamente studiata e sono stati condotti solamente alcuni studi preliminari sull'andamento degli amminoacidi in ambienti artici e sull’andamento di zuccheri ed alcool-zuccheri in aree sub-artiche norvegesi e finlandesi. I traccianti da combustione da biomassa, in particolare l’anidro-zucchero levoglucosan e i composti fenolici, risultano invece già abbondantemente studiati in queste aree remote.
L’obiettivo è di valutare i processi di trasporto intercontinentali confrontando la composizione chimica dell’aerosol nelle diverse frazioni dimensionali. Lo studio di questi composti ha permesso inoltre di investigare i processi di formazione e di trasformazione dell’aerosol di origine biogenica e da combustioni da biomassa