Corporazione e lavoro. Un campo di tensione nel fascismo degli anni Trenta

Abstract

Nella cultura politica del fascismo, il riferimento al lavoro come elemento fondativo della dimensione dello Stato prendeva forma attraverso l’esperienza corporativa. L’intreccio tra corporativismo, lavoro e Stato era espressione della congiuntura politica e culturale venutasi a determinare negli ultimi anni Trenta: in momenti sia precedenti che successivi, i fattori dell’intreccio si disponevano secondo altre traiettorie, talora allontanandosi a formare un campo di tensione, di cui qui verranno presi in esame alcuni profili. In particolare, si vuole esaminare l’impronta profonda che la convergenza con lo Stato sub specie corporativa ha marcato in una parte del mondo cattolico – in questo caso il gruppo gemelliano, nella prospettiva dell’attribuzione di una finalità etica e politica alle istituzioni statuali

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