Alcuni documenti inediti consentono di precisare meglio il contenzioso tra il conte Giambattista Della Torre, committente di Palladio, e un marescalco che aveva acquisito diritti feudali, poi revocatigli, sul sito dei Portoni della Bra a Verona dove era previsto il palazzo palladiano pubblicato nei Quattro Libri dell'Architettura. I nuovi documenti consentono di meglio precisare la cronologia della fase ideativa dell'opera