La raccolta degli hain-teny pubblicati da Jean Paulhan nel 1913 – Les Hainteny
mérinas, poésies populaires malgaches – ebbe il merito di recuperare, registrare
e catalogare una delle maggiori tradizioni orali del Madagascar: l’arte
dello hain-teny, del proverbio, o meglio, l’arte delle “parole sapienti” che,
nella cultura malgascia prima della colonizzazione, regolava le dispute della
comunità. Alla luce dell’esperienza di Paulhan interprete-traduttore degli
hain-teny, il saggio si confronta con un procedere archivistico della scrittura
che assume valore etnologico nel fissare i termini di una cultura colonizzata
estranea a se stessa già agli inizi del Novecent