16 research outputs found

    Fake news e consapevolezza critica: un’indagine esplorativa

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    This contribution presents the results of a training course carried out at the University of Palermo on the topic of fake news. The study involved 191 students enrolled in the Primary Education Degree Program, aiming to assess their understanding and familiarity with this phenomenon. Before introducing theoretical concepts and media analysis activities, a questionnaire was administered regarding their opinions, sources of information, and the amount of time spent using such tools. The findings of this research provide insights into the students' comprehension of fake news and their ability to distinguish between true and false information. This study contributes to the field of education by offering valuable data for the development of educational programs addressing the issue of fake news and enhancing critical awareness among university students

    L’efficacia del Coaching per il Middle Management a scuola: esiti della dimensione qualitativa della ricerca

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    The paper presents the effectiveness of a coaching course carried out with sixteen teachers belonging to four schools in Palermo. The coaching process was launched starting from the hypothesis that enhancing the skills of middle management in educational institutions positively affects the overall quality of organizational management and the well-being of the school community. Starting from the analysis of eight focus groups carried out before and after the implementation of the course, it was possible to detect a positive impact with respect to the four areas investigated by the focus groups: collaboration and communication, professional growth and development, leadership, and a sense of welcome and belonging to the school community

    Formare gli studenti universitari alla Cittadinanza Digitale

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    Today digital media are configured as social environments that expand our personal, cultural, social and educational reality, therefore measuring citizens’ activities in online environments is of fundamental importance. In the last decade, different scholars have proposed different definitions of the digital citizenship and different measurement tools. Most definitions focus on two conceptions of digital citizenship, some more inherent in digital skills and others centered on critical aspects and civic engagement. In this study, we present the translation and Italian adaptation of two scales: the Digital Citizenship Scale by Al-Zahrani (2015) and the Digital Citizenship Scale by Choi, Glassman, and Cristol (2017). These two scales, consisting of a total of 72 items, were administered to 198 undergraduate students attending to the LM-85bis Master’s Degree Course at University of Palermo. We then proceeded with the reliability analysis by calculating the Alpha of Cronbach and the correlation between individual items and the total scale. The goal was to determine which profile, dimensions and digital citizenship needs characterize the participant university students. The results show that participants have good levels of digital citizenship in terms of respect and education for themselves and for others and in the self-assessment of technical skills in the digital field. Lower levels are recorded in participation and collaboration on cultural, social, political and economic issues

    Cittadinanza digitale in Università: Be a Good Digital Citizen

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    This contribution addresses the issue of digital citizenship education applied to university education. The article presents a training course called Be a Good Digital Citizen, implemented during the Digital Technology Laboratory in the Course LM-85bis at the University of Palermo. The pathway, structured into the theory of the nine elements developed by Ribble and organized in six modules, involved around 200 students for a total of 48 hours, during which training moments on the theme of digital citizenship alternated with practical educational activities that required the use of different digital tools. The goal was to increase participants' knowledge of the key concepts of digital citizenship and train them in the critical and responsible use of technology. The students demonstrated greater awareness of the issue of digital citizenship, demonstrating interest and commitment during the activities

    Il tirocinio dei futuri insegnanti al tempo del Covid-19

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    La sospensione delle attività universitarie in presenza ha portato gli atenei a dover ripensare le modalità di svolgimento dei tirocini, nel rispetto della cornice normativa della regione di appartenenza. Nonostante il tirocinio sia un’attività complessa da tradurre in modalità a distanza, proprio per la sua natura pratica e contestualizzata, le università hanno cercato di dare una risposta tempestiva che risolvesse i problemi concreti sorti per la conclusione del tirocinio entro la scadenza prevista dalla norma, a fronte del cambiamento di scenario legato all’emergenza sanitaria. Tra Marzo e Aprile 2021 è stato somministrato a 2511 futuri insegnanti un questionario on line che affrontava i diversi aspetti della didattica in condizioni di emergenza, con particolare attenzione alle problematiche del tirocinio. Il questionario, rivolto ai corsisti iscritti al quinto ciclo del Corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e agli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria (LM-85bis) dell’Università di Palermo, ha permesso di raccogliere informazioni sulle strategie organizzative e didattiche adottate, sulle criticità e sulla valutazione dell'efficacia formativa degli interventi realizzati. In questo contributo sono presentati l'impianto della ricerca e una prima descrizione dei dati raccolti. Nonostante gli evidenti limiti e vincoli dovuti alla situazione emergenziale, la ricognizione effettuata permette di presentare alcune riflessioni sulle strategie a distanza attivate, con l’obiettivo di offrire stimoli al ripensamento e alla progettazione del tirocinio, che la fase di sospensione a medio-lungo termine delle attività in presenza ha messo in discussione

    Il Summarizing Test U per la valutazione delle capacità di rielaborazione e comprensione del testo nei futuri insegnanti di sostegno

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    Tra i vari processi cognitivi e linguistici che caratterizzano la piena comprensione di un testo, la capacità di riassumere è riconosciuta come uno dei più ricchi di significato. Al fine di esplorare la capacità di riassumere dei docenti in formazione e isolare i vari aspetti che si intrecciano nel processo di significazione è stata condotta un’indagine con 1985 docenti in formazione durante il VI Ciclo del Corso di Specializzazione per le attività di sostegno presso l’Università di Palermo. È stato adoperato il Summarizing Test U, uno strumento che ha come scopo la valutazione della capacità di riconoscere tra varie formulazioni quelle che offrono una migliore qualità di sintesi di un testo narrativo o di altra tipologia funzionale. Come emerge dai risultati, il Summarizing Test U, costituisce un importante strumento per la valutazione della rielaborazione sintetica dei testi offrendo la possibilità di controllare la propria attività cognitiva e promuovendo lo sviluppo del pensiero convergente e divergente, originale e creativo

    Il Service Learning per promuovere soft skills comunicative e di cittadinanza nei futuri insegnanti.

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    Il contributo si propone di presentare il lavoro di ricerca, svolto nel corso dell’anno accademico 2021/2022, presso l’Università degli Studi di Palermo, sull’implementazione di attività di Service Learning (SL) per la promozione di competenze comunicative e di cittadinanza attiva nei futuri insegnanti. In particolare, si riportano i principali risultati ottenuti utilizzando le scale del Soft Skills Inventory (SSI) (La Marca & Longo, 2018) per la valutazione dell’area delle competenze comunicative, indispensabili per i futuri insegnanti in quanto favoriscono, all’interno di una relazione educativa, la reciproca comprensione dei contenuti che si intendono trasmettere. I risultati emersi dall'analisi quantitativa dei dati e del materiale raccolto consentono di evidenziare la ricaduta positiva delle attività di service learning sulle competenze comunicative dei futuri insegnanti.The aim of this contribution is to present the research activities performed during the academic year 2021/2022, at the University of Palermo, related to the implementation of Service Learning (SL) activities for promoting communication skills and active citizenship in future teachers. In particular, the contribution presents the main results obtained by using the Soft Skills Inventory (SSI) parameters (La Marca & Longo, 2018) for the evaluation of the communication skills necessary for future teachers as they favor the mutual understanding in educational relationship. The results obtained from the quantitative analysis of the data and materials collected highlight the positive impact of service-learning activities on the communication skills of future teachers

    L’innovazione tecnologica e il Faculty Development.

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    La crisi pandemica ha accelerato la diffusione di ambienti di apprendimento caratterizzati dall'uso intensivo della tecnologia. Questa novità rappresenta un obiettivo trasversale della professionalizzazione del docente universitario, con una particolare declinazione sul versante pedagogico-didattico-valutativo quale questione strategica per lo sviluppo dell’alta formazione. Il contributo illustra i risultati di una ricerca condotta con 119 docenti universitari neoassunti e 20 Direttori di dipartimento. La finalità della ricerca è stata, da una parte, rilevare la percezione dei docenti neoassunti relativa alle proprie competenze didattiche, metacognitive e valutative, con riferimento alla didattica a distanza, per evidenziare caratteristiche specifiche che potrebbero aver favorito o ostacolato l’adattamento a questa nuova condizione, dall’altra, attraverso l’indagine qualitativa si è teso a penetrare in profondità le sfide poste dalla rivoluzione digitale in Università mediante la realizzazione di 20 interviste a testimoni privilegiati che rappresentano, nel panorama nazionale, agenti di cambiamento istituzionali. Dai risultati è emersa una certa consapevolezza rispetto alla necessità di integrare nuovi modi di fare didattica per incrementare interesse, partecipazione ed entusiasmo nei confronti della tecnologia

    Le potenzialità formative dei dispositivi Apple per un apprendimento efficace

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    Gli strumenti digitali estendono e arricchiscono le nostre capacità cognitive in molti modi, consentendo alle persone di adottare nuove prospettive verso sé stessi, l’altro, la propria comunità e il mondo in generale [4]. Il crescente utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione), all’interno dei contesti educativi, richiede un insieme di competenze sempre più ampio e avanzato [2] e l’innovazione didattica attraverso le tecnologie digitali passa necessariamente per la formazione degli insegnanti, ma anche dei futuri docenti, che sono chiamati a riformulare le modalità di insegnamento-apprendimento tradizionali alla luce delle potenzialità che le TIC offrono in termini di accessibilità pedagogica e inclusione [5, 8]. L’esperienza di insegnamento-apprendimento online, durante l’emergenza pandemica, ha dato vita a nuovi standard di qualità della didattica e di qualificazione dei docenti [9]. In questo quadro è importante riflettere come integrare, efficacemente, strumenti e risorse digitali alle pratiche di insegnamento-apprendimento così da poter contribuire all’attuazione di una didattica focalizzata su bisogni e caratteristiche degli alunni [7, 10]. Uno strumento tecnologico può migliorare i risultati degli alunni se usato in modo mirato, ciò significa considerare le motivazioni pedagogiche del suo utilizzo. In quest’ottica, le risorse tecnologiche, se opportunamente usate, possono infatti rappresentare un’opportunità per i futuri docenti che vogliono rinnovare i contenuti e le strategie del proprio insegnamento e, inoltre, permettono di favorire processi attivi di apprendimento da parte degli studenti [6]. L’uso in classe di risorse digitali e, tramite esse, la creazione di contenuti grafici e multimediali possono rendere l’apprendimento attrattivo e facilitare la comprensione di argomenti complessi. Difatti, affiancare all’attività didattica presentazioni interattive permette di creare contenuti che saranno facilmente fruibili e assimilabili a livello cognitivo. Il presente contributo illustra un’indagine esplorativa effettuata durante un percorso formativo sulla scoperta delle funzionalità di alcune applicazioni Apple in collaborazione con C&C Consulting, Apple Authorised Education Specialist. Nello specifico sono state indagate le conoscenze sulle funzionalità che i dispositivi Apple offrono per promuovere modalità di apprendimento partecipative e interattive. L’indagine ha coinvolto 2725 soggetti in formazione, iscritti all’Università degli Studi di Palermo, di cui 1167 frequentanti il corso di laurea LM-85 bis, 132 frequentanti il corso di laurea LM-85 e 1426 frequentati il corso di specializzazione per le attività di sostegno (277 per la scuola dell’infanzia, 707 per la scuola primaria, 228 per la secondaria di primo grado e 214 per il secondo grado). Il questionario utilizzato è stato somministrato nell’aprile del 2021 con Google Form. Ai docenti e futuri docenti in formazione è stato chiesto di indicare quali app pensano possano utilizzare maggiormente come supporto tecnologico alle attività formative per gli studenti. L’analisi dei dati, condotta per mezzo di statistiche descrittive, è stata effettuata tramite il software R. Si riportano di seguito le analisi delle risposte relative ai tre quesiti: – Quali applicativi disponibili su strumenti Apple pensi di poter utilizzare di più con gli Alunni? – Quali strumenti della Apple vorresti maggiormente conoscere, possedere o utilizzare? – Conoscevi già il programma Apple Teacher? Dall’analisi dei dati emerge che tra le applicazioni proposte Movie è quello più scelto (28,62%), seguito da Keynote (25,25%) e Pages (24,33%). L’applicazione Pages è stata quella maggiormente individuata per essere utilizzata nelle classi degli ordini di scuola dell’infanzia (27,44%) e secondaria I grado (32,89%). Il 29,82% degli iscritti ai corsi di Laurea LM-85, LM-85 bis e il 28,15% dei frequentanti il corso di specializzazione del sostegno (Primaria) ritengono, invece, di poter utilizzare in futuro Movie, difatti la divulgazione delle lezioni attraverso i video favorisce un apprendimento attivo e significativo, inoltre la progettazione e creazione dei video permette di aggiungere diversi contenuti per personalizzare le diverse attività didattiche sulle caratteristiche degli alunni. Invece, i corsisti di scuola secondaria di secondo grado pensano di poter utilizzare in futuro l’applicazione Keynote (31,31%), per creare presentazioni interattive maggiormente utili per la progettazione di attività didattiche. È stato inoltre chiesto di indicare quale dispositivo Apple conoscessero, possedessero e volessero utilizzare. Il quesito, a scelta multipla, permetteva più possibilità di risposta. Dai dati emersi si evince che il dispositivo più conosciuto e posseduto è l’iPhone, mentre quello che si vorrebbe utilizzare per la progettazione di attività didattiche interattive è il Mac. Nello specifico, tra coloro che conoscono l’iPad e l’iPhone lo strumento che i partecipanti vorrebbero maggiormente utilizzare è il Mac, rispettivamente 57,08% e 52,84%. A partire dalle analisi relative alla percezione del campione sulle applicazioni base dei dispositivi Apple, si intende pervenire ad una riflessione sulle opportunità formative per i futuri docenti e sull’utilizzo inclusivo ed efficace delle diverse risorse digitali. Tuttavia, è importante sottolineare che la sola introduzione delle TIC nella didattica non è sufficiente. Diventare digitalmente competenti non significa soltanto padroneggiare i dispositivi tecnologici e i software disponibili, ma significa anche avere una consapevolezza critica dei diritti e dei doveri da vivere nella dimensione virtuale e delle potenzialità e dei rischi che tale ambiente presenta [1]. È imperativo, pertanto, saper incorporare flessibilmente le diverse tecnologie nei contenuti della disciplina per valorizzare effettivamente l’apprendimento degli studenti. Inoltre, bisogna insegnare agli studenti come essere utenti responsabili ed etici nell’utilizzo delle risorse digitali, e per farlo è necessario comprendere come partecipare alla società online [3]

    Sviluppo della Saggezza e Cittadinanza Digitale

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    Lo sviluppo dei media digitali costituisce un elemento fortemente strutturale all’interno delle diverse dimensioni dell’esistenza, incidendo sui processi di significazione della realtà e di costruzione identitaria individuale e sociale. In questo quadro diventa essenziale una progettazione educativa che intenda far sviluppare la competenza tecnologica legata ai concetti di digital wisdom e di digital citizenship, per approcciarsi in maniera critica, competente ed etica nei confronti delle nuove sfide della vita digitale. Essere saggi digitali consente agli studenti di oggi, non solo di rafforzare le loro competenze tramite le tecnologie esistenti, ma anche di rispondere in modo appropriato alle sfide di un apprendimento sempre più complesso. Durante l’a.a. 2021/22 è stata condotta un’indagine esplorativa con un campione di 1173 studenti di Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo. Gli strumenti utilizzati sono il Wisdom Development Scale di Brown e Green (2006) e il SELFIE for Teachers che ha come quadro di riferimento il DigCompEdu. L’indagine ci ha permesso di verificare la consapevolezza che gli studenti hanno riguardo le loro competenze digitali e di misurare otto fattori fondamentali dello sviluppo della saggezza: il livello di conoscenza di sé, la gestione delle emozioni, l'altruismo, la capacità di giudizio, l'impegno ispiratore, la conoscenza della vita, le abilità della vita e la volontà di imparare
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