132 research outputs found
Lo spazio e la formazione del pensiero: la scuola come ambiente di apprendimento
The relationship between space and development of thought urges pedagogical reflections in dialogue with the world of architecture. In Humanities a "spatial turn" is felt today that induces research to reconsider the relationship between space and education. One of the possible interpretations of this relationship covers the design of schools as learning environments.Il rapporto tra lo spazio e la formazione del pensiero sollecita riflessioni pedagogiche in dialogo con il mondo dell'architettura. Nelle scienze umane è oggi sentita una "svolta spaziale" che induce la ricerca a riconsiderare il rapporto tra spazio e pedagogia. Una delle possibili declinazioni di tale rapporto riguarda la progettazione di scuole come ambienti di apprendimento
La mente dominio specifica
In the last half century, the idea has emerged that the mind can have some domain specificities, such as the multiplicity of intelligence or it can be characterized by analytical, practical, and creative intelligence. These distinctions concerned the explicit mind; however, it is possible to hypothesize that the implicit mind also plays its own role in orienting the domain specificity of the mind. The specificity of the possible domain configurations of the mind is reflected in the cognitive choices and orients the student from a motivational point of view. The research question of this work concerns the possibility of predicting a student's choice of university course with a scientific method by analyzing the implicit and explicit mind and their interactions. Can the domain specificity of the implicit mind guide the cognitive choices of the explicit mind? The concept of basic logic (Santoianni 2014) explains an implicit prototype of knowledge organization that precedes explicit learning and collaborates with it by giving primary indications on how to direct subsequent processing and thus contributing to cognitive management. The research was carried out using the theory of basic logics, according to which 6 basic logics (integration, sequence, individuation, comparison, induction and deduction, correlation) could regulate the development of both implicit and explicit thinking, with connection between the two areas. The quantitative analysis of the data confirms, through the result of multiple statistically significant differences in the use of basic logics by groups of students belonging to different degree courses, the hypothesis that some of them are more suited to the study of some subjects and consequently to the cognitive identities of the students who choose them.Nell'ultimo mezzo secolo si è profilata l'idea che la mente possa avere alcune specificità di dominio, come la molteplicità dell'intelligenza oppure possa essere caratterizzata da intelligenza analitica, pratica e creativa. Queste distinzioni hanno riguardato la mente esplicita; tuttavia, è possibile ipotizzare che anche la mente implicita giochi un proprio ruolo nell'orientare la specificità di dominio della mente. La specificità delle possibili configurazioni di dominio della mente si riflette sulle scelte cognitive e orienta lo studente da un punto di vista motivazionale. La domanda di ricerca di questo lavoro riguarda la possibilità di prevedere con un metodo scientifico la scelta del corso universitario da parte di uno studente analizzando la mente esplicita e implicita e le loro interazioni. La specificità di dominio della mente implicita può orientare le scelte cognitive della mente esplicita? Il concetto di logica di base (Santoianni 2014) spiega un prototipo implicito di organizzazione della conoscenza che precede l'apprendimento esplicito e collabora con esso dando indicazioni primarie su come indirizzare la successiva elaborazione e concorrendo in questo modo alla gestione del cognitivo. La ricerca è stata svolta utilizzando la teoria delle logiche di base, secondo la quale 6 logiche di base (integrazione, sequenzialità , individuazione, comparazione, induzione e deduzione, correlazione) potrebbero regolare lo sviluppo del pensiero sia implicito, sia esplicito, con funzioni di connessione tra i due ambiti. L’analisi quantitativa dei dati conferma, attraverso il risultato di molteplici differenze statisticamente significative nell’utilizzo delle logiche di base da parte di gruppi di studenti appartenenti a diversi corsi di laurea, l’ipotesi che alcune di esse siano più consone allo studio di alcune materie e di conseguenza alle identità cognitive degli studenti che le scelgono
Effects of Spatial Skill Training on Children’s Learning Outcomes
This paper investigates in different environmental contexts the role of spatial skills training to improve perceptual/abstract and implicit/explicit processing of learners aged 9 to 11 years old. Learners performed in intrinsic static and dynamic spatial tasks involving basic logical processing, and comprehension, representation, and association. Participants were 63 students of two schools of Naples, Italy, different from a sociocultural and economic point of view. Research activities were spatial sequencing, spatial proportions, and association of numbers to geometric shapes; recognizing and isolating geometric shapes; linguistic categories and spatial relations. Quantitative and qualitative results showed statistically significantly differences only in the performances of socioeconomic status students (SES). Aspects which could have affected SES’s learning performance are contextual scaffolding to spatial education, self-efficacy, and motivation to learn using spatial skills.Questo articolo indaga il ruolo della formazione delle abilità spaziali in diversi contesti ambientali, per migliorare l'elaborazione percettiva/astratta e implicita/esplicita degli studenti di età compresa tra 9 e 11 anni. Gli studenti hanno svolto compiti spaziali intrinseci statici e dinamici che coinvolgono l'elaborazione logica di base e la comprensione, la rappresentazione e l'associazione. I partecipanti erano 63 studenti di due scuole di Napoli, Italia, diverse dal punto di vista socioculturale ed economico. Le attività di ricerca sono state le sequenze spaziali, le proporzioni spaziali e la associazione di numeri a forme geometriche; riconoscere e isolare le forme geometriche; le categorie linguistiche e le relazioni spaziali. I risultati quantitativi e qualitativi hanno mostrato differenze statisticamente significative solo nelle prestazioni degli studenti con status socioeconomico alto (SES). Gli aspetti che potrebbero avere influenzato le prestazioni di apprendimento di studenti SES sono il sostegno contestuale alla educazione spaziale, la autoefficacia e la motivazione ad apprendere utilizzando le abilità spaziali
Editoriale
Introduction to the journal by the Editors for 10 years of RTHIntroduzione alla rivista da parte dei Direttori per i 10 anni di RT
Implicito bioeducativo. Emozioni e cognizione.
L’evoluzione culturale e l’evoluzione biologica cor- rono, sia pure contrapposte, lungo una via parallela. Sono i processi apprenditivi – potenzialità genetica e plasticità biologica – propri della specie umana ciò su cui agiscono le situazioni ambientali, modificando e stimolando attraverso l’educazione. Le possibilità di elaborare informazioni nell’interazione con l’ambiente derivano agli individui da potenzialità adattive sviluppatesi a livello filogenetico che coinvolgono processi espliciti e impliciti in ambiti sia cognitivi sia emotivi. La conoscenza esplicita e implicita riconosce strutture concettuali centrali di natura dominio generale eppure correlate all’esperienza individuale. Insegnare con l’implicito come struttura concettuale implica adottare modelli di insegnamento che mirano a rinforzare le conoscenze primarie. La teoria didattica bioeducativa si orienta verso l’attivazione di strutture concettuali di base. L’organizzazione cerebrale è regolata da variabili neuro-evolutive e forme socio-culturali. Il rapporto aperto tra le basi biologiche dell’apprendimento e lo sviluppo culturale si realizza in prospettiva bioeducativa in modo olistico. Il ruolo delle emozioni, in particolare, viene interpre- tato in modi sempre più organici e pluridisciplinari. La gestione delle emozioni va messa in relazione con un efficace sviluppo di competenze socio-cognitive, influenzando così la vita sociale e culturale degli individui. L’educazione alla gestione delle emozioni
coniuga in sé il ruolo delle funzioni biologiche, culturali e psico-sociali, mostrando in questa sintesi sia la dimensione dell’individuo soggettiva e sociale, sia l’ambito esplicito e implicito
Cur’Arti, un entanglement tra luoghi di cura e di cultura
The first Cur'Arti network of collaboration between healthcare institutions and places of culture was born in Italy, aimed at promoting the social and cultural inclusion of fragile subjects, suffering from chronic pathologies or undergoing post-traumatic rehabilitation, through accessibility to art, multimedia art therapy and music therapy.In Italia è nata la prima rete Cur’Arti di collaborazione tra istituti sanitari e luoghi di cultura volta a promuovere l'inclusione sociale e culturale di soggetti fragili, affetti da patologie croniche o in fase di riabilitazione post-traumatica, attraverso l'accessibilità all'arte, l'arteterapia multimediale e la musicoterapia
Science and Logic of Time Maps
This book presents a collection of authoritative contributions on the concept of time in early twentieth-century philosophy. It is structured in the form of a thematic atlas: each section is accompanied by relevant elementary logic maps that reproduce in a “spatial” form the directionalities (arguments and/or discourses) reported on in the text. The book is divided into three main sections, the first of which covers phenomenology and the perception of time by analyzing the works of Bergson, Husserl, Sartre, Merleau-Ponty, Deleuze, Guattari and Derrida. The second section focuses on the language and conceptualization of time, examining the works of Cassirer, Wittgenstein, Heidegger, Lacan, Ricoeur and Foucault, while the last section addresses the science and logic of time as they appear in the works of Guillaume, Einstein, Reichenbach, Prigogine and Barbour. The purpose of the book is threefold: to provide readers with a comprehensive overview of the concept of time in early twentieth-century philosophy; to show how conceptual reasoning can be supported by accompanying linguistic and spatial representations; and to stimulate novel research in the humanistic field concerning the complex role of graphic representations in the comprehension of concepts
WHAT KIND OF LEARNING IS E-LEARNING?
La voce di enciclopedia spiega l'interesse verso i modelli di progettazione formativa per ambienti di apprendimento virtuali e verso la modellizzazione biodinamica di profili formativi per l’efficacia di ambienti di apprendimento ad alta qualità sostenibile nella attuale società della conoscenza. Tale studio è stato affiancato dall’analisi della formazione di comunità di apprendimento e delle dinamiche regolative ad essere sottese nei processi di co-costruzione della conoscenza. Gli ambienti di apprendimento e-learning possono essere adattivi – come, in linea generale, tutti gli ambienti di apprendimento – se consentono a chi ne fruisce di operare azioni trasformative su di essi. L’efficacia di un ambiente di apprendimento, quindi, se vuole essere strutturato in modo distribuito, situato e incarnato – anche se si tratta di un ambiente e-learning – va cercata nel suo potenziale di implementazione di approcci costruttivi e interattivi e, soprattutto, va individuata di volta in volta, seguendo progettualità dinamiche e, appunto, adattive
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