62 research outputs found

    Integrazione socio-sanitaria e COVID-19: alcuni spunti di riflessione

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    Premesso un breve inquadramento del fenomeno dell’integrazione socio-sanitaria e delle relative differenziazioni regionali, nell'articolo viene formulata qualche prima riflessione sulle prestazioni e sulle aree di intervento che durante la pandemia da Covid-19 hanno mostrato le maggiori criticità, ossia l’assistenza residenziale e quella domiciliare

    Programmazione e organizzazione dell’equità in sanità. L’organizzazione come “veicolo” di eguaglianza

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    The article examines how “equity in healthcare” contributes to realizing “equity in health”, with particular regard to the role played by administrative planning and organization. After an outline of the principles that inspire the Italian healthcare system, it focuses on the essential levels of healthcare, which should ensure uniformity in health protection in the whole territory. Some of the included services show a particular attention to equity, like screenings or integrated care services, whose beneficiaries are vulnerable individuals. However, notwithstanding the definition of the essential levels, inequalities continue, as it emerges from the analysis of three critical issues: co-payment, waiting lists and the North-South divide in health protection. Consequences can be severe: the most disadvantaged slice of the population quite often foregoes treatment. The paper aims at highlighting how solutions for these problems depend not only on available economic resources, but also on organizational settings. Finally, some reflections concern how planning and organization of equity affect freedom of self-determination as to health treatment

    Algoritmi e discriminazione

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    Algorithms bring both economic and social benefits and can help fight social inequalities. However, they do not escape the ambivalence that characterizes technological progress: they can cause discrimination and marginalization. After disproving the myth of algorithmic infallibility and neutrality, the paper brings to attention some examples of algorithmic discrimination that have occurred in public activity. Once the issue has been exemplified, it investigates how discriminatory algorithms are generated (however, these mechanisms are not entirely perspicuous and this lack of clarity is itself part of the problem). Finally, the paper focuses on the solutions given by law, with particular reference to the algorithmic decision-making principles of the GDPR and the proposed EU regulation on artificial intelligence. Since the current regulatory system, as well as those envisaged in the future, have inherent limitations due to the speed and unpredictability of technological developments, the analysis concludes by underlining the need for a responsible education both of developers, who design algorithms, and of users of digital instruments

    La partecipazione dei privati al governo della gestione delle acque: riflessioni sull'attuazione della direttiva quadro 2000/60/CE

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    Il contributo ha ad oggetto la partecipazione dei privati nel governo della gestione delle acque, tema che si intreccia con la relativa tutela, focalizzando l’attenzione sulla Direttiva 2000/60/Ce, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, il cui articolo 14, significativamente rubricato “Informazione e consultazione pubblica”, prevede la partecipazione all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici. Poiché la “democrazia dell’acqua” è un capitolo della democrazia ambientale, l'argomento viene peraltro collocato nell’ambito degli orientamenti a favore della partecipazione ambientale promossi a livello internazionale, con specifico riferimento alla Convenzione di Aarhus (1998), recepita dall’Italia con l. 16 marzo 2001, n. 108. Lo scritto dapprima contestualizza la partecipazione nell’ambito dell’“integrated water resource management” (IWRM), cui è improntata la gestione delle acque ai sensi della Direttiva, per capirne la filosofia di fondo. Quindi, ne analizza funzioni, soggetti e modalità. Lo studio prosegue con l’esame dell’attuazione delle previsioni in materia di partecipazione della Direttiva nel d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, c.d. Codice dell’ambiente. Si analizzano inoltre esperienze partecipative avanzate quale quella dei contratti di fiume, che pure non sono normati nel d.lgs. 152/2006. Infine, si formulano alcune valutazioni sull’efficacia degli strumenti partecipativi adottati in Italia. L’effettività della partecipazione, d’altra parte, è un principio guida della Convenzione di Aarhus

    Le arene deliberative : contributo allo studio delle nuove forme di partecipazione nei processi di decisione pubblica

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    Il volume affronta il tema delle arene deliberative, «esperienze di scelta pubblica che sono, o cercano di essere, nello stesso tempo deliberative e democratiche» (L. Bobbio, 2002). L'indagine muove da importanti studi sociologici e di scienza politica in materia di democrazia deliberativa, ove il fenomeno è stato arato, e cerca di inquadrarlo giuridicamente, analizzando, in particolare, il ruolo rivestito dal diritto nei percorsi di istituzionalizzazione di queste nuove forme di partecipazione pubblica. La ricerca si focalizza in particolare sulla diffusione di tali pratiche e istituti in campo ambientale, che si connota per una maggiore apertura agli strumenti di partecipazione in virtù del progressivo consolidamento della democrazia ambientale, cornice nell’ambito della quale la democrazia deliberativa trova terreno fertile di sviluppo. Specifica attenzione è dedicata al dibattito pubblico, arena deliberativa che oggi ha trovato anche nel nostro Paese una specifica codificazione normativa, di cui viene condotta un’analisi critica. Infine, lo scritto indugia su come tali meccanismi partecipativi possano essere integrati nel procedimento amministrativo e su come incidano sul processo decisionale che in esso si struttura

    I servizi sociali e il modello di welfare delineato dalla legge n. 328/2000

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    Il capitolo delinea le caratteristiche del sistema di welfare italiano con particolare riferimento al settore dei servizi social

    I rapporti di prestazione nei servizi sociali. Livelli essenziali delle prestazioni e situazioni giuridiche soggettive

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    Il volume affronta il tema dei rapporti di prestazione nell'ambito dei servizi sociali, approfondendo in particolare l'impatto della crisi fiscale dello Stato sociale sulle aspettative degli utenti, dequotate a "diritti finanziariamente condizionati". Specifica attenzione, in questo contesto, è dedicata alla coordinata costituzionale dei "livelli essenziali delle prestazioni", introdotta dalla riforma del Titolo V della Costituzione, di cui si offre una lettura che non si esaurisce nelle questioni del riparto di competenze normative tra lo Stato e le regioni, ma cerca di valutarne l'incidenza sul piano delle situazioni giuridiche soggettive degli utenti

    I livelli essenziali di assistenza sociale

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    Il capitolo tratta dei livelli essenziali delle prestazioni nella materia dei servizi sociali, ossia dell'assistenza sociale. In particolare, dopo averne tratteggiato l'evoluzione, evidenzia le criticitĂ  che discendono da una definizione parziale e frammentata

    Commento all'art. 58 (Revoca o modifica delle misure cautelari collegiali e riproposizione della domanda cautelare respinta)

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    Lo scritto, che muove da un commento all’art. 58 del Codice del processo amministrativo, affronta argomenti distinti: revoca e modifica delle ordinanze cautelari collegiali e riproposizione della domanda cautelare respinta. L’analisi viene estesa anche alle misure cautelari monocratiche e ante causam. Si esaminano altresì gli orientamenti interpretativi originati dalla previsione dell’art. 58, in base alla quale la revoca può essere richiesta anche nei casi di cui all’art. 395 c.p.c.: secondo parte della dottrina, la disposizione avrebbe voluto estendere i casi di revoca includendovi le cause di revocazione; secondo altri studiosi la norma avrebbe invece sancito la possibilità di revocazione delle ordinanze, incorrendo però in un bisticcio terminologico. Lo scritto prende posizione a favore di questa seconda impostazione
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