23 research outputs found
Questionari, interviste, schede e una road map in quattro tappe. Un piano per l’autovalutazione
Valutare l’impatto delle attività del volontariato per il miglioramento del benessere sociale delle comunità. Fra pro e contro e tanti distinguo, la questione è tornata d’attualità e il dibattito si è riacceso dopo la pubblicazione il 12 settembre 2019, sulla Gazzetta Ufficiale, delle nuove Linee guida per gli enti del Terzo settore. Un testo, quest’ultimo, che chiede alle organizzazioni non profit grandi e piccole di coniugare quantità e qualità nella rendicontazione delle proprie attività seguendo la metodologia più idonea al loro contesto operativo. Si tratta comunque di un cambio di prospettiva: ciò che il volontariato fa non va solo misurato in cifre e risultati ottenuti, ma occorre valutarlo cammin facendo, sia per garantirne una maggiore trasparenza, sia per aiutare territori, amministrazioni pubbliche e privati a migliorare, insieme al Terzo settore, la risposta ai bisogni
Does social capital improve the efficiency of the quota system for disabled persons? Evidence from Italy
Employment represents an important lever to achieve both the social inclusion of an individual as well as higher levels of social sustainability. Some countries have implemented quota systems which establishes a conditioned labor demand to favor the access to labor for disadvantaged people as well as those with disabilities. These quotas are often adjusted according to the employer’s size or type of industry.
The study analyzes the efficiency of quota system implemented in Italy for job seekers with disabilities. Then, the role of regional social capital endowment is investigated in the application of this type of employment policy. The achievement of a high (low) regional performance (Nuts-2 level) in the creation of employment is assessed through the Data Envelopment Analysis, using the information provided by the National Institute of Statistics and the Institute for the Development of Professional Training of Workers, for the years 2006-2011.
The results show a territorial dualism in the matching process
performances over the years and highlight how social capital endowment also contributes to explaining this persistent efficiency gap among the macro areas
L’effetto del volontariato sulla life satisfaction dei volontari con disabilità. Il caso dell’Italia
Il volontariato è parte integrante di un sistema di welfare fondato sui valori della solidarietà, della
coesione sociale e del bene comune, che può consentire la ri-attribuzione di un ruolo attivo alla persona
con disabilità. Ciò può avvenire, abbandonando la logica esclusivamente assistenzialistica (legata al
modello medico della disabilità), in favore di un approccio che coinvolge anche attivamente la persona
con disabilità all’interno dell’organizzazione. La letteratura empirica mostra un effetto positivo
dell’attività di volontariato sulle variabili socio-economiche dei volontari, come: la salute auto-percepita,
il benessere soggettivo, la felicità. Nessuno dei precedenti lavori (a nostra conoscenza) indaga
sull’impatto del volontariato per i volontari con disabilità in Italia e attraverso analisi quantitative.
Obiettivo della ricerca è comprendere se il volontariato “inclusivo” possa rappresentare un mezzo per
l’accrescimento della life satisfaction delle persone con disabilità, oltre che per la rimozione delle cause
che impediscono o limitano loro l’accesso alla piena inclusione sociale.
L’analisi utilizza i micro-dati dell’indagine Isfol-Plus “Partecipation, Labour, Unemployment, Survey”2014,
forniti dall’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori). L’approccio
econometrico utilizzato per la valutazione dell’effetto causale è il Propensity Score Matching. I risultati
mostrano che l’attività di volontariato ha un impatto positivo sul benessere soggettivo delle persone con
disabilità. Policy implications vengono discusse
L’efficienza regionale nell’applicazione della legge 68/99: il ruolo della formazione e del capitale sociale
Il lavoro analizza l’efficienza delle regioni italiane nella creazione di occupazione per le persone con disabilità che ricorrono alla legge n. 68 del 1999, “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. L’analisi utilizza, a tal fine, le informazioni fornite dall’Istituto Nazionale di Statistica e dall’Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, relative agli anni 2006-2011, e implementa la Data Envelopment Analysis.
I risultati mostrano l’esistenza di un dualismo territoriale di high e low performance nel processo di matching occupazionale, che persiste negli anni. Segnalano, inoltre, l’importanza del capitale sociale e della capacità regionale di fornire programmi di istruzione e formazione per il raggiungimento
di livelli più elevati di efficienza nell’applicazione della legge
Valutare l’impatto del volontariato è possibile?
È bene precisare, come chiarito dal DM 23/2019, che “la valutazione dell’impatto sociale degli Enti di Terzo settore ha per oggetto gli effetti conseguiti dalle attività di interesse generale da essi svolte”. Tuttavia, non esisteste un modus operandi univoco per la misurazione degli effetti sociali conseguiti, ma, al contrario, il DM 23/2019 riconosce l’esistenza (nonché la facoltà di scelta per ciascun Ente) di diversi approcci per misurare l’impatto sociale, che potrebbero (e/o dovrebbero) variare in base al tipo di attività e/o progetto svolto da ciascun ente del Terzo Settore. Il DM 23/2019 fissa, però, principi e contenuti minimi comuni ai sistemi di valutazione. Avute le indicazioni ministeriali, gli Enti del Terzo settore dovrebbero iniziare a interrogarsi su quali strumenti possono essere loro utili per auto (ed etero) valutarsi nell’ottica della creazione del valore sociale, patrimonio collettivo e capitale della collettivit
Does volunteer work affect life satisfaction of participants with chronic functional limitations? An empirical investigation
As highlighted in the field of the social determinants of health, welfare programmes need to address psychosocialand material needs, since both are drivers of health conditions. This study is based on the assumption thatvolunteer work (unpaid activity defined here as ‘social treatment’- policy) may foster a higher life satisfaction ofpeople with a chronic disability (resulting from long-term functional limitations). In particular, the analysisempirically tests a causal effect of an active participation in volunteer work on the life satisfaction of the par-ticipants, taking into consideration the role of self-reported quality of the public services provided (transport,emergency health and education services) and the big five individual personality traits (extraversion, agree-ableness, conscientiousness, neuroticism and openness).For this propose, data provided by ISFOL (Institute for the Professional Training of Workers) for the year 2014is used. Firstly, a propensity score matching strategy is implemented. This strategy allows to account for po-tential confounding factors that can affect both a propensity towards being a volunteer and being very satisfiedwith life. Secondly, a control function approach is also implemented to check the possible presence of a bi-directionality between participation in volunteering and subjective well-being.The results show that life satisfaction is significantly affected by being actively involved in social unpaidactivity. A decisive role to carrying out this ‘social treatment’- policy is however attributed to the overcoming ofeconomic and environmental constraints (e.g. low quality of health-care services) especially in Southern Italy
The effects of employment promotion measures on labour market participation of disabled people: the case of Italy
In this article, we evaluate the influence that employment promotion measures
designed for people with disabilities have on the latter’s labour market participation
through the use of Propensity Score Matching analysis. In particular, we consider an Italian
law—Law 68 of March 12, 1999—whose aim is to regulate and promote the employment
of disabled people. For our analysis we use the information contained in the ISFOL
Participation, Labour, Unemployment, Survey 2008 and 2010. The results show that the
Law 68/99 has a positive but very low impact on the participation of disabled people in the
labour market. Policy considerations are discusse