313,785 research outputs found
Past and future detector arrays for complete event reconstruction in heavy-ion reactions
open38siopenCardella, G.; Acosta, L.; Auditore, L.; Boiano, C.; Castoldi, A.; D'Andrea, M.; De Filippo, E.; Dell' Aquila, D.; De Luca, S.; Fichera, F.; Giudice, N.; Gnoffo, B.; Grimaldi, A.; Guazzoni, C.; Lanzalone, G.; Librizzi, F.; Lombardo, I.; Maiolino, C.; Maffessanti, S.; Martorana, N. S.; Norella, S.; Pagano, A.; Pagano, E. V.; Papa, M.; Parsani, T.; Passaro, G.; Pirrone, S.; Politi, G.; Previdi, F.; Quattrocchi, L.; Rizzo, F.; Russotto, P.; Saccà , G.; Salemi, G.; Sciliberto, D.; Trifirò, A.; Trimarchi, M.; Vigilante, M.Cardella, GIUSEPPE MICHELE OSVALDO; Acosta, L.; Auditore, L.; Boiano, C.; Castoldi, Andrea; D'Andrea, M.; De Filippo, E.; Dell' Aquila, D.; De Luca, S.; Fichera, F.; Giudice, N.; Gnoffo, B.; Grimaldi, A.; Guazzoni, Chiara; Lanzalone, G.; Librizzi, F.; Lombardo, I.; Maiolino, C.; Maffessanti, Stefano; Martorana, N. S.; Norella, S.; Pagano, A.; Pagano, E. V.; Papa, M.; Parsani, Tommaso; Passaro, G.; Pirrone, S.; Politi, G.; Previdi, Fabio; Quattrocchi, L.; Rizzo, F.; Russotto, P.; Saccà , G.; Salemi, G.; Sciliberto, D.; Trifirò, A.; Trimarchi, M.; Vigilante, M
Reseña de Battistoni, Giulia, Azione e imputazione in G. W. F. Hegel alla luce dell´interpretazione di K. L. Michelet, Napoli: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2020, 237 pp., ISBN: 978-88-97820-37-6.
Review of Battistoni, Giulia, Azione e imputazione in G. W. F. Hegel alla luce dell´interpretazione di K. L. Michelet, Napoli: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2020, 237 pp., ISBN: 978-88-97820-37-6.Reseña de Battistoni, Giulia, Azione e imputazione in G. W. F. Hegel alla luce dell´interpretazione di K. L. Michelet, Napoli: Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, 2020, 237 pp., ISBN: 978-88-97820-37-6
Razón estética de las traducciones en verso
Traducción al español de dos textos de Mario Praz, Poeti inglesi dell?Ottocento, publicado en Florencia por Bemporad en 1925 (pp. 7-18) y Grandezza dei traduttori apareció incluido en La casa della fama. Saggi di letteratura e d?arte, publicado en Milán-Nápoles por Ricciardi (1952, pp. 50-53), con introducción tomada de Albanese, A. and Nasi, F. (eds.). (2015). L?artefice aggiunto: riflessioni sulla traduzione in Italia: 1900-1975. Ravenna, Longo, pp. 76-82
L\u2019applicabilit\ue0 della custodia cautelare al minorenne nei procedimenti per il reato di furto in abitazione o con strappo
La legge 26 marzo 2001, n. 128 (c.d. \u201cpacchetto sicurezza\u201d) \ue8 intervenuta sulla disciplina sostanziale e processuale del furto mediante l\u2019introduzione dell\u2019art. 624 bis c.p. e la modifica dell\u2019art. 380 c.p.p., riformulato nella sua lett. e) ed arricchito della lett. e bis) . La novella rendeva necessario, peraltro, l\u2019adeguamento della disciplina dell\u2019arresto in flagranza, dove le ipotesi \u201ctrasferite\u201d comparivano alla lettera e) dell\u2019art. 380 comma 2 c.p.p.: esso veniva realizzato eliminando dalla predetta lettera i riferimenti alle vecchie previsioni ed introducendo un apposito richiamo all\u2019art. 624 bis c.p. nella nuova lettera e) bis.
Tutto ci\uf2 aveva luogo senza alcuna modifica delle disposizioni minorili riguardanti custodia cautelare in carcere ed arresto in flagranza. In particolare, l\u2019art. 16 d.P.R. 448/88 continua ad individuare i reati per cui l'arresto \ue8 consentito mediante il riferimento ai delitti per i quali \ue8 ammessa la custodia cautelare a norma dell\u2019art. 23 d.P.R. 448/88. Quest\u2019ultimo prevede ancora il rinvio alle sole lettere e), f), g), h) dell\u2019art. 380 comma 2 c.p.p., senza operare alcun richiamo alla nuova lettera e) bis che ora contiene il riferimento al furto in abitazione e con strappo.
Il mancato intervento sulla disciplina minorile ha sollevato il problema interpretativo del valore che deve essere attribuito al rinvio alla disciplina codicistica da parte dell'art. 23. Parte della giurisprudenza ha optato per la soluzione secondo cui lo spostamento delle fattispecie di furto inserite nell'art. 624 bis c.p. dalla lettera e dell'art. 380 c.p.p. avrebbe determinato l'impossibilit\ue0 di ritenere l'arresto ammissibile anche per i minorenni. Tuttavia, un orientamento divenuto prevalente, ha scelto la soluzione contraria attribuendo una natura formale al rinvio che l'art. 23 opera nei confronti dell'art. 380 c.p.p.
L'articolo critica gli argomenti della Cassazione cercando invece di giustificare con basi argomentative pi\uf9 solide la soluzione da essa adottata. In ogni caso, si segnala la necessit\ue0 di un intervento legislativo chiarificatore
Utah Science Vol. 29 No. 1, March 1968
Seasonal forage use by pronghorn antelope in western Utah, Donald M. Beale and George W. Scotter 3
The fugue expands - bioclimatology - a practical science, Gaylen L. Ashcroft, E. Arlo Richardson, and Lois M. Cox 7
Meat consumption in Cache and Box Elder counties, 1965-66, Ellis W. Lamborn and W. Duane Evans 14
Wild oats may be foundation for high protein oats 16
Tall bluebell - an important forage plant on aspen range - in Utah, Veri B. Matthews 17
Combating rangeland cripplers, Wayne Binns, Richard F. Keeler, Lynn F. James, A. Earl Johnson, Kent R. Van Kampen, and Lew Dell Balls 20
How to write a model life history of a fish, William F. Sigler 24
Microbes help digest grass 2
Verso una \u201cvalutazione sostenibile\u201d all\u2019universit\ue0: percezioni di efficacia dei processi di dare e ricevere feedback fra pari
Gi\ue0 da tempo la letteratura internazionale ha rilevato l\u2019importante ruolo del feedback nei pro c e s s i di v a l u t a z i o n e a s uppo r t o dell\u2019apprendimento. Recentemente si \ue8 osservato che non sempre il feedback fornito dal docente risulta cos\uec efficace, quanto quello
at t ivato nel processo di peer review. Quest\u2019ultimo \ue8 inteso come processo in cui gli studenti, svolgendo revisione su un prodotto dei pari, ne forniscono i feedback di miglioramento, ricevendo, a loro volta, i suggerimenti dai compagni. La ricerca ha gi\ue0 rilevato l\u2019esistenza di alcuni benefici insiti in questi processi, ma non ha ancora esplorato con attenzione i diversi e specifici effetti che il dare e il ricevere feedback hanno sull\u2019apprendimento. Utilizzando le risposte degli studenti a una serie di domande aperte poste in diverse fasi dell\u2019attivit\ue0 di peer review, il presente contributo presenta le percezioni degli studenti sui diversi p r o c e s s i c o g n i t i v i e s u i b e n e f i c i d\u2019apprendimento nel dare e ricevere feedback
Suggestioni per un archeologo: in margine a Fellini-Satyricon. L’immaginario dell’antico
A reflection on Fellini’s creativity and his archaeological knowledge of the Vesuvian sites (Pompeii, and, especially, Herculaneum); the text was inspired by the reading of the book Fellini-Satyricon. L’immaginario dell’antico (a cura di F. Slavazzi, E. Gagetti, R. De Berti), which was presented in Milan on May 10, 2010.Una riflessione sul cinema di Fellini e la sua conoscenza dei siti vesuviani (Pompei e, soprattutto, Ercolano); il testo nasce da una serie di riflessioni stimolate dalla lettura del volume Fellini-Satyricon. L’immaginario dell’antico (a cura di F. Slavazzi, E. Gagetti, R. De Berti), presentato a Milano il 10 Maggio 2010.  
ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-GONADI
La riproduzione sessuale permette la generazione di prole tramite fusione di due gameti (ovocita e spermatozoo) a formare uno zigote diploide; essa d\ue0 l\u2019ineguagliabile vantaggio di dare origine ad organismi che possiedono un corredo di geni ereditato da genitori diversi, portando ad una enorme variabilit\ue0 del patrimonio genico dei figli, che sfocia in una maggiore capacit\ue0 di adattamento al mutare delle condizioni ambientali e che ha caratterizzato l\u2019evoluzione di molte specie. Tale tipo di riproduzione richiede per\uf2 un elevato costo biologico; infatti, richiede due genitori diversi (differenziamento sessuale), altera la genetica costruita dai genitori stessi e richiede la specializzazione dei genitori a produrre gameti diversi. Allo scopo sono necessari sofisticati meccanismi di controllo sia del differenziamento sessuale degli individui che del controllo della produzione dei gameti. Non meraviglia quindi che la funzione riproduttiva sia controllata da complessi meccanismi che caratterizzano un asse funzionale, cervello-gonadi. Il principale mediatore dell\u2019attivit\ue0 cerebrale sui controlli omeostatici dell\u2019organismo \ue8 l\u2019ipotalamo; qui vengono confrontati ed elaborati i segnali provenienti dall\u2019ambiente esterno con quelli provenienti dall\u2019interno dell\u2019organismo e generate le risposte comportamentali adeguate.
Mediante fattori di rilascio (releasing hormones, RH), prodotti e secreti da neuroni neuroendocrini, l\u2019ipotalamo \ue8 in grado di controllare l\u2019attivit\ue0 dell\u2019ipofisi che a sua volta produrr\ue0 ormoni che agiranno sulle ghiandole endocrine periferiche. Questa stretta interconnessione funzionale \ue8 alla base del controllo dell\u2019attivit\ue0 riproduttiva da parte dell\u2019asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
Alterazioni dello sviluppo e della funzione dell'asse sono pertanto responsabili di diverse forme di infertilit\ue0. La profonda conoscenza dei meccanismi che regolano l\u2019attivit\ue0 dell\u2019asse ipotalamo-ipofisi-gonadi permette da una parte di chiarire l\u2019eziopatogenesi di molte patologie della riproduzione e dall\u2019altra offre la possibilit\ue0 di identificare i bersagli per eventuali interventi terapeutici. Tale visione integrata \ue8 proposta nella figura 1 dove vengono anche indicati alcuni fattori o patologie di rilievo.
Il GnRH (Gonadotropin-Releasing Hormone) rappresenta l\u2019ormone chiave della funzione riproduttiva attraverso il controllo della sintesi e del rilascio delle gonadotropine ipofisariche (Gn). Il GnRH \ue8 un decapeptide prodotto da neuroni distribuiti in una regione ipotalamica che comprende la zona del setto, il nucleo arcuato e l\u2019area preottica. Questi neuroni derivano dall\u2019epitelio olfattivo embrionale e durante lo sviluppo fetale mostrano una peculiare migrazione lungo i nervi olfattivi per raggiungere la loro localizzazione ipotalamica finale, prendendo poi contatto con i vasi portali ipofisarici per il rilascio del peptide.
E\u2019 stato proposto che un\u2019alterata migrazione dei neuroni GnRH sia responsabile della sindrome di Kallmann legata al cromosoma X (X-KS) (1) e possibilmente di altre forme di ipogonadismo ipogonadotropo (HH). Recenti studi hanno dimostrato che l'evento migratorio di tali neuroni \ue8 sottoposto ad un controllo multifattoriale (2) la cui caratterizzazione permetter\ue0 di far luce sull\u2019eziopatogenesi di forme idiopatiche di HH.
La regolazione della secrezione del GnRH nei vasi portali ipofisarici richiede il contributo interattivo di una rete complessa di neurotrasmettitori e di neuro modulatori. I neuroni GnRH ricevono infatti afferenze di tipo dopaminergico, serotoninergico, noradrenergico, e neuropeptidiche (CRH, TRH ecc) suggerendo che un\u2019ampia gamma di fattori e/o situazioni fisiopatologiche a carico del sistema nervoso, le loro terapie, o anche semplici condizioni di stress, possano alterare la secrezione di questo ormone (3). Per una corretta attivit\ue0 dell\u2019asse \ue8 necessario che la secrezione del GnRH avvenga in modo pulsatile ed \ue8 il presupposto per una efficace terapia con analoghi del decapeptide; al contrario, la somministrazione continua di analoghi del GnRH viene utilizzata per ottenere il blocco dell\u2019asse riproduttivo e quindi la riduzione dei livelli circolanti di ormoni steroidei gonadici. L\u2019azione del GnRH sulle cellule gonadotrope ipofisariche \ue8 mediata dal legame a specifici recettori di membrana (GnRH-R) e mutazioni di essi sono responsabili di alcune forme di HH. Il GnRH controlla la secrezione di ambedue le gonadotropine ipofisarie quali l\u2019ormone follicolo stimolante (FSH) e l\u2019ormone luteinizzante (LH), glicoproteine costitute ciascuna da una subunit\ue0 comune alfa (la stessa che forma anche il TSH e l\u2019hCG) e da una subunit\ue0 beta differente tra i due ormoni, (che ne permette l\u2019identificazione specifica a scopo diagnostico), tuttavia il rilascio di LH \ue8 particolarmente sensibile all\u2019azione del decapeptide.
Anche la regolazione della secrezione delle gonadotropine \ue8 complessa in quanto dipende non solo dalla quantit\ue0 di GnRH nel circolo portale, ma, come accennato, dalla sua pulsatilit\ue0 secretoria. Variazioni della frequenza e dell\u2019ampiezza della secrezione del GnRH sono ad esempio alla base dell\u2019induzione della pubert\ue0 e del meccanismo che porta all\u2019 ovulazione nella donna. La conseguente frequenza anche del rilascio delle Gn \ue8 diversa nell\u2019uomo e nella donna, e in quest\u2019ultima varia durante le varie fasi del ciclo ovulatorio caratterizzando un vero e proprio ciclo \u2018ormonale\u2019.
Le Gn svolgono le loro azioni mediante il legame a specifici recettori accoppiati alle proteine G e mutazioni dei geni che codificano per essi portano a diverse forme di insufficienza gonadica. Nel maschio l\u2019FSH stimola le cellule di Sertoli, mentre nella femmina \ue8 responsabile dell\u2019attivit\ue0 delle cellule della granulosa e sostiene le prime fasi della crescita dei follicoli ovarici. L\u2019LH ha un effetto trofico sulle cellule di Leydig e della teca ed \ue8 responsabile, nella femmina, delle fasi finali di maturazione dei follicoli ovarici. Esso inoltre stimola la steroidogenesi testicolare e ovarica, con produzione di testosterone nell\u2019uomo e di estrogeni e progesterone nella donna. Le Gn di origine estrattiva (hCG o hMG) o ricombinante (rFSH) vengono utilizzate nella terapia dell\u2019infertilit\ue0.
L\u2019asse quindi funge da vero e proprio sistema di amplificazione a cascata dove il segnale neuronale di controllo produrr\ue0 effetti quasi sull\u2019intero organismo attraverso le azioni sistemiche esercitate proprio degli steroidi sessuali. Questo sistema offre il vantaggio di essere altamente controllabile ad ogni livello della cascata ormonale. Infatti esso \ue8 caratterizzato da una serie di sistemi di feedbacks (positivi o negativi). Gli steroidi sessuali giocano ad esempio un ruolo importante di modulazione dell\u2019attivit\ue0 dell\u2019asse riproduttivo stesso proprio attraverso la loro azione di feedback sul sistema ipotalamo-ipofisario, regolando la liberazione di LH che di GnRH a livello ipotalamico. La capacit\ue0 degli steroidi sessuali di esercitare un feedback negativo sull\u2019asse ipotalamo-ipofisi-gonadi \ue8 alla base dell\u2019efficacia della contraccezione ormonale con estro-progestinici sviluppata da Gregory Pincus negli anni \u201950. Data la loro natura chimica gli steroidi sessuali sono da tempo utilizzati nella terapia per molte patologie legate a insufficienza gonadica.
Fattori di origine gonadica, quali inibina, attivina e follistatina sono anch\u2019essi in grado di modulare la secrezione delle Gn. Da qui appare come anche alterazioni primarie della funzionalit\ue0 gonadica (PCOS, POF ecc) possano portare ad alterazioni della funzionalit\ue0 dell\u2019asse riproduttivo e ipergonadotropinemia.
La funzionalit\ue0 dell\u2019asse pu\uf2 essere alterata anche dalla eccessiva secrezione di prolattina, in grado di inibire la liberazione di GnRH.
L\u2019asse ipotalamo-ipofisi-gonadi mostra inoltre marcate variazioni funzionali nelle diverse fasi della vita. Infatti, sia la secrezione di GnRH che di Gn subisce modificazioni sia nel periodo fetale che durante la pubert\ue0, ma anche durante l\u2019invecchiamento, quando la funzione riproduttiva si riduce significativamente. Durante il periodo riproduttivo le modificazioni dei livelli ormonali dell\u2019asse riproduttivo nell\u2019uomo sono molto limitate, mentre nella donna seguono delle importanti fluttuazioni periodiche che caratterizzano il vero e proprio \u2018ciclo ormonale\u2019. Esso \ue8 guidato dall\u2019alternarsi della secrezione dei diversi ormoni dell\u2019asse ipotalamo-ipofisi-gonadi ed \ue8 mirato al controllo ciclico della maturazione dell\u2019ovocita e alla preparazione dell\u2019apparato riproduttivo all\u2019eventuale fecondazione e quindi all\u2019instaurarsi della gravidanza.
Pertanto, i vantaggi di una efficiente riproduzione sessuale vengono garantiti attraverso il complesso e integrato controllo ormonale tra il sistema nervoso e l\u2019apparato riproduttivo.
1. Schwanzel-Fukuda M, Bick D, Pfaff DW (1989) Mol Brain Res. 6:311-326.
2. Cariboni A, Maggi R, Parnavelas JG.Trends Neurosci. 2007 30:638-44; Cariboni A, Maggi R 2006 Cell Mol Life Sci 63:2512-2526; Cariboni A, Pimpinelli F, Colamarino S, Zaninetti R, Piccolella M, Rumio C, Piva F, Rugarli E, Maggi R 2004 Hum Mol Gen 13:2781-2791; Maggi R, Pimpinelli F, Molteni L, Milani M, Martini L, Piva F 2000 Endocrinology 141:2105-2112
3. Maggi R, Pimpinelli F, Martini L, Piva F 1995 Endocrinology 136:5177-518
PRIMI DATI SUGLI INNESTI DI ABIES NEBRODENSIS (LOJAC.) MATTEI ESEGUITI SU ABETI ESOTICI NELL\u2019AREA DI INDIGENATO (MADONIE)
C2 = PRIMI DATI SUGLI INNESTI DI ABIES NEBRODENSIS (LOJAC.) MATTEI
ESEGUITI SU ABETI ESOTICI NELL\u2019AREA DI INDIGENATO (MADONIE)
R. SCHICCHI, P. BONOMO, M. CANDORE, G. DI NOTO, A. PUCCI, F. TRAPANI, P. MARINO
Dipartimento di Biologia Ambientale e Biodiversit\ue0 dell'Universit\ue0, via Archirafi 38, 90123 Palermo (I)
[email protected]
Abies nebrodensis \ue8 una specie endemica relitta, gravemente minacciata di estinzione, la cui popolazione naturale \ue8 costituita da 30 individui distribuiti discontinuamente in una piccola area del territorio di Polizzi Generosa, all\u2019interno del Parco naturale delle Madonie in Sicilia. La minaccia di estinzione \ue8 dovuta, oltre all'esiguit\ue0 della popolazione, al ridotto numero di piante mature (ventiquattro) e al pericolo di inquinamento genetico incombente. A partire dall\u2019inizio degli anni \u201880 del secolo scorso, infatti, sono stati introdotti nella vicinanze dell\u2019area di indignato individui di abeti esotici (Abies alba Mill., A. cephalonica Loudon, e A. nordmanniana (Stefen) Spach) che, avendo raggiunto la maturit\ue0 sessuale, potrebbero mettere a rischio l\u2019integrit\ue0 genetica della progenie dell\u2019abete locale (Raimondo & Schicchi, 2005). Nell\u2019ambito del progetto \u201cConservazione di Abies nebrodensis e ripristino delle torbiere di Geraci Siculo\u201d, in corso di attuazione da parte dell\u2019Ente Parco delle Madonie, del Dipartimento di Biologia ambientale e Biodiversit\ue0 di Palermo e di altri partners locali, un\u2019azione di salvaguardia prevede l\u2019innesto degli abeti esotici con marze di A. nebrodensis, valorizzando la positiva esperienza effettuata con il progetto Life Natura (1). A tal fine, nel periodo compreso tra la terza decade di aprile e la seconda decade di maggio sono stati effettuati circa 350 innesti in contrada Comunello, nel territorio di Isnello. Le marze sono state prelevate da individui maturi di A. nebrodensis di oltre 30 anni di et\ue0, introdotti nelle opere di ripopolamento che, in seguito ai risultati delle analisi genetiche, sono geneticamente correlati agli esemplari della popolazione naturale. Gli innesti sono stati eseguiti a spacco ma soprattutto a corona, previa capitozzatura dei soggetti di A. alba e A. cephalonica, a un\u2019altezza di circa 2 m per evitare possibili danneggiamenti da parte del bestiame. Nei soggetti sono stati, comunque, rilasciati temporaneamente alcuni palchi che, continuando a svolgere le normali funzioni vitali, agevoleranno l\u2019attecchimento delle marze. Queste ultime sono state opportunamente sagomate e inserite tra la corteccia e il legno sia nel fusto capitozzato che in alcuni rami laterali. Esse sono state tenute strettamente aderenti ai soggetti tramite nastro adesivo e protette da due sacchetti, rispettivamente di polietilene e di carta, per creare condizioni micro-climatiche ottimali alla sopravvivenza delle marze. Dalla terza decade di maggio \ue8 iniziato, con cadenza settimanale, il monitoraggio degli innesti e la foratura, ove necessario, del sacchetto di plastica per eliminare l\u2019umidit\ue0 in eccesso. Dopo 40 giorni \ue8 stato possibile constatare che oltre il 90% degli innesti \ue8 attecchito. Anche alcuni innesti eseguiti a scopo sperimentale su Pseudotsuga menziesii Franco sono vitali. Durante la fine di luglio e agosto si prevede una graduale scopertura delle marze. Gli esiti di questa azione, tuttavia, potranno essere valutati compiutamente all\u2019inizio della prossima primavera. La tecnica dell\u2019innesto riveste notevole importanza poich\ue9 permette di eliminare o ridurre una delle minacce pi\uf9 consistenti a carico della popolazione naturale di A. nebrodensis, trasformando la stessa in un punto di forza nell\u2019ambito della strategia di conservazione della specie. Essa, infatti, potr\ue0 contribuire a incrementare la popolazione dell\u2019endemico A. nebrodensis, valorizzando come portainnesti piante che se non abbattute costituirebbero un serio pericolo per la conservazione dell\u2019abete delle Madonie.
Raimondo F. M., Schicchi R., 2005. Rendiconto sul progetto LIFE Natura n\ub0 LIFE2000NAT/IT/7228 \u201cConservazione in situ ed ex situ di Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei\u201d. Tipolitografia Luxograph, Palermo
Media, Erotics, and Transnational Asia
Drawing on methods and approaches from anthropology, media studies, film theory, and cultural studies, the contributors to Media, Erotics, and Transnational Asia examine how mediated eroticism and sexuality circulating across Asia and Asian diasporas both reflect and shape the social practices of their producers and consumers. The essays in this volume cover a wide geographic and thematic range, and combine rigorous textual analysis with empirical research into the production, circulation, and consumption of various forms of media. Taken together, the essays offer fresh insights into research on gender, erotics, media, and Asia transnationally conceived.
Contributors. Anne Allison, Tom Boellstorff, Nicole Constable, Heather Dell, Judith Farquhar, Sarah L. Friedman, Martin F. Manalansan IV, Purnima Mankekar, Louisa Schein, Everett Yuehong Zhang
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