23 research outputs found
MORTALITY TREND IN APULIA PROVINCES, 1949-2008.
To estimate mortality trends by total and respiratory causes in 1949-2008, to evaluate the possible loss in health of Southern Italy resident
Mortalità nei comuni della Provincia di Brindisi,1981-2001
Abstract Introduction: Brindisi is a town on the South coast of the Adriatic sea, where many sources of air pollutants are located nearby the urban area. A part from the airport and the harbour, mainly for passenger traffic to Greece, a wide industrial area is present (petrochemical, power plants, chemical, pharmaceutical, metallurgical, manufacturing). In seven municipalities, illegal dumps have been found. South west of Brindisi is the province of Taranto, whose industrial area includes steels factory, a refinery and a cement factory. In both provinces, an area at «high risk of environmental crisis » has been identified by the Italian Ministry of Environment. In the Brindisi area, mortality from all causes, cancers and respiratory diseases. in 1990-1994 was found to be in excess Objectives: to estimate mortality among residents in the twenty municipalities of the province aggregated in four geographic areas: the one at «high risk» including the main town, and the areas located North. West and South of the Brindisi «high risk» area. Design: descriptive geographical study. 50 e&panno 32 (1) gennaio-febbraio 2008 Setting: mortality analysis by gender, specific causes of death and two ten-year periods between 1981 and 2001. Standardised mortality ratios (Puglia region as referent population) and directly as well as age-standardized rates (ref. European population) have been computed. Main outcome measures: mortality from all causes and fromr forty selected causes. Results: about 3.200 annual deaths have occurred in the province. Results for the high risk area confirm previous analyses while excesses in the other areas have appeared. A few municipalities, requiring a deeper investigation have been identified. Such excesses refer to mortality due to all causes, all cancers, stomach and lung cancers, respiratory and ischemic diseases. Conclusions: this study confirms excesses in the high risk areas and found mortality excesses in other municipality both among males and females. The results suggest to further investigate mortality both in the main town and in the small municipalities where illegal dump have been found and also in those located on the border with Taranto province
Variabilità intraurbana dell'inquinamento in città industrializzate e potenziale impatto sulla esposizione della popolazione
Introduzione. Per valutare l'esposizione della popolazione, gli studi epidemiologici usano solitamente lamedia dei valori di inquinamento dell'aria registrati dalle stazioni urbane di monitoraggio. Ma, in aree industrializzate, questo approccio può presentare criticità perché porta a trascurare: _ le variazioni intraurbane di esposizione dovute alla dinamica tra emissioni e meteorologia; _ le informazioni che possono emergere dal confronto della disomogeneità spaziale fra traccianti locali come SO2 eNO2 e inquinanti più omogenei come la concentrazione di PM10, che potrebbe presentare però differente composizione chimica (non misurata) più sensibile alle sorgenti locali. Questo lavoro è incentrato su due città industrializzate (Brindisi e Taranto) caratterizzate dalla presenza di importanti emissioni industriali, e ad alto rischio ambientale. Obiettivi. Approfondire la valutazione dell'esposizione della popolazione, e conseguente associazione eventuale ai dati di esiti sanitari, attraverso lo studio della variabilità spazio-temporale degli inquinanti valutata nell'anno 2006 a Taranto e Brindisi. Metodi. Sono state analizzate serie di dati meteorologici (direzione e intensità del vento) e di inquinamento (concentrazioni medie giornaliere) misurate in diversi siti nelle due città . Le va riazioni di concentrazione sono state studiate permezzo di indici statistici: il coefficiente di correlazione di Pearson, il 90° percentile delle differenze tra le concentrazioni giornaliere, e un coefficiente di divergenza normalizzato. Risultati. La direzione prevalente del vento è fondamentale nel determinare le aree delle città interessate da esposizione differente. Gli esiti generali dell’analisi mostrano come in entrambe le città si possano individuare zone influenzate da siti industriali e portuali.Tale influenza può essere in primo luogo identificata con i dati di concentrazione di SO2: sottovento a siti industriali, si registrano valori di concentrazione superiori, e correlazione positiva con l'intensità del vento. Maggiore omogeneità spaziale emerge per il particolato, del quale però non si registra una probabile differente composizione chimica in relazione alla presenza di grosse sorgenti locali. Conclusioni.Questi risultati indicano la necessità di cambiare lo schema usuale con cui si sperimenta la relazione tra l'esposizione all'inquinamento dell'aria e gli esiti sanitari, suggerendo di considerare la variabilità intraurbana per gli inquinanti monitorati direttamente, senzamediare assieme valori rappresentativi di differenti esposizioni. Inoltremettono in evidenza come il c.d. tracciante industriale SO2 può surrogare la presenza di sostanze non misurate routinariamente ed emesse da fonti locali, trasportate dal vento locale, adese al particolato. Mentre i risultati specifici hanno diretta applicazione nelle due aree considerate, l'approccio e la metodologia sono potenzialmente applicabili ad altre città industrializzat
Analisi della mortalità nelle province pugliesi dal 1949 al 2008
Introduzione. Dalla fine degli anni ‘60, la Puglia è teatro di una vasta industrializzazione. Le città diManfredonia, Brindisi,Taranto e Bari hanno visto la nascita di insediamenti industriali, di enormi dimensioni, nei settori della chimica di base, della siderurgia, dell’energia e della farmaceutica, spesso costruiti in stretta prossimità degli abitati. Dalla fine degli anni ‘80 la Puglia annovera tre aree a elevato rischio di crisi ambientale:Manfredonia, Brindisi e l’area di Taranto, e cinque siti di interesse nazionale per le bonifiche localizzati nei comuni di Manfredonia, Bari, Taranto e Brindisi. Obiettivi. Stimare l’andamento della mortalità generale e dei tumori respiratori in quinquenni che coprono la finestra temporale 1949-2008. Metodi. Sono stati calcolati gli SMR% (Standardized Mortality Ratio) per le 5 province, adottando come riferimento la popolazione italiana di fonte censuaria fino al 1971; negli altri periodi la popolazione di fonte Istat stimata dalla rilevazione sulla popolazione residente comunale. I dati sanitari sono stati estratti dai volumi Istat sulle cause di morte. Le analisi non sono disaggregate per sesso. Risultati. I risultati sulla mortalità per tutte le cause indicano valori che oscillano intorno alla media nazionale con un range tra -20%e +20%. La mortalità risulta più elevata di quella nazionale in tutte le province a esclusione di Lecce, agli inizi degli anni ‘50 e degli anni ‘90. A Lecce gli SMR% sono sempre inferiori ai valori di riferimento, mentre nel periodo più recente (2006-08) l’unico valore superiore, ai limiti della significatività , si osserva nella provincia diTaranto (5.143 deceduti per anno, SMR% 101,5; LC95% 99,9-103,1). Per tutti i tumori dell’apparato respiratorio gli SMR% si discostano dai valori nazionali con un range tra -50%e +26%. Lamortalità risulta ovunque inferiore fino agli anni ‘80,mentre valori in eccesso statisticamente significativo si osservano agli inizi degli anni ‘90 nella provincia diTaranto (283 deceduti annuali, SMR% 126,5; LC95%119,9-133,2) e in quella di Lecce (425 deceduti annuali, SMR% 106,4; LC95% 102,0-111,1) e ancora a Lecce nei primi anni 2000 (475 deceduti annuali, SMR% 104,4; LC95% 100,2-108,7). Nelle province di Foggia, Bari e Brindisi la mortalità per questi tumori è sempre inferiore a quella nazionale; a Foggia e Lecce l’andamento è crescente negli anni. Conclusioni. Si conferma quanto già noto, che la mortalità totale nelle province pugliesi, dopo i valori elevati degli inizi anni ‘50, risultamediamente inferiore ai valori nazionali, con valori più elevati essenzialmente agli inizi degli anni ‘90.Nello stesso periodo si rilevano a Taranto e Lecce i primi valori in eccesso di mortalità per i tumori del respiratorio. Il lavoro continuerà ampliando le analisi a tutti i tumori e allemalattie respiratorie, e disaggregandole per sesso dal 1969
Spatial variability of air pollutants in the city of Taranto, Italy and its potential impact on exposure assessment
Epidemiological studies typically use monitored air pollution data from a single station or as averaged data from several stations to estimate population exposure. In industrialized urban areas, this approach may present critical issues due to the spatial complexities of air pollutants which are emitted by different sources. This study focused on the city of Taranto, which is one of the most highly industrialized cities in southern Italy. Epidemiological studies have revealed several critical situations in this area, in terms of mortality excess and short-term health effects of air pollution. The aims of this paper are to study the variability of air pollutants in the city of Taranto and to interpret the results in relation to the applicability of the data in assessing population exposure. Meteorological and pollution data (SO2, NO2, PM10), measured simultaneously and continuously during the period 2006-2010 in five air quality stations, were analyzed. Relative and absolute spatial concentration variations were investigated by means of statistical indexes. Results show significant differences among stations. The highest correlation between stations was observed for PM10 concentrations, while critical values were found for NO2. The worst values were observed for the SO2 series. The high values of 90th percentile of differences between pairs of monitoring sites for the three pollutants index suggest that mean concentrations differ by large amounts from site to site. The overall analysis supports the hypothesis that various parts of the city are differently affected by the different emission sources, depending on meteorological conditions. In particular, analysis revealed that the influence of the industrial site may be primarily identified with the series of SO2 data which exhibit higher mean concentration values and positive correlations with wind intensity when the monitoring station is downwind from the industrial site. Results suggest evaluating the population exposure to air pollutants in industrialized cities by taking into account the possible zones of influence of different emission sources. More research is needed to identify an indicator, which ought to be a synthesis of several pollutants, and take into account the meteorological variables
Stima della prevalenza di broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) nella provincia di Brindisi. studio longitudinale
Introduzione. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia caratterizzata da una progressiva ostruzione delle vie respiratorie non completamente reversibile e da una particolare risposta infiammatoria dei polmoni agli agenti infettivi, ai gas e alle particelle sospese in atmosfera. Obiettivi. Stimare la prevalenza della BPCO nella provincia di Brindisi nel 2005 attraverso le schede di dimissione ospedaliera (SDO) e il registro nominativo della cause dimorte (RENCAM) seguendo un approccio longitudinale. Metodi. La popolazione in studio è rappresentata dai residenti nella provincia di Brindisi suddivisa in tre aree: Comune di Brindisi, Comuni dell’area a rischio di crisi ambientale (considerata senza il capoluogo) e resto della provincia. Casi prevalenti sono stati definiti i residenti nella provincia di Brindisi ricoverati dimessi con diagnosi principale di BPCO e i deceduti per BPCO, selezionati dai registri delle SDO e dai registri del RENCAMmediante i codici 490, 491, 492, 494 e 496 della classificazione internazionale delle malattie 9° revisione (ICD9-CM). In caso di ricoveri multipli riferiti allo stesso soggetto, si è selezionato il primo. Per il calcolo della prevalenza, ai casi SDOosservati nell’anno di stima e nei quattro anni precedenti, se ancora vivi all’1 gennaio dell’anno di stima, sono stati aggiunti i deceduti nell’anno di stima che non abbiano avuto nessun ricovero nei 5 anni. Sono stati calcolati per area e sesso: i tassi grezzi e standardizzati per 100 residenti con intervallo di confidenza al 95%di significatività e il rapportoUomini/Donne (U/D) delTS di prevalenza. Risultati. Per la provincia di Brindisi, per l’anno 2005, ilTS per i maschi è 8,44 per 100 residenti (IC95% 8,29-8,60) e per le donne 5,24 (IC95% 5,12-5,36). Sia per gli uomini sia per le donne, la prevalenzamaggiore è stata osservata nell’area a rischio (TS 9,87; IC95% 9,31-10,42 per i maschi; TS 6,43; IC95% 5,98-6,87 per le donne). A Brindisi si è osservato il rapportoU/Dpiù basso (1,34) rispetto alle restanti aree della provincia. Conclusioni. I risultati di questo studiomostrano una prevalenza di BPCO più elevata tra i residenti in provincia di Brindisi rispetto a quanto osservato in altre aree italiane e in letteratura. Anche per la provincia di Brindisi si osservano tassi maggiori tra gli uomini. E’ da approfondire il rapportoU/Dosservato a Brindisi. Lo studio longitudinale è un approccio efficace per la stima di BPCO, ancor di più quando sono disponibili anche i dati sul consumo di farmaci.Questo è il limite principale dello studio che è, tuttavia, il primo lavoro che presenta, per la provincia di Brindisi, la stima della prevalenza di BPCObasata su dati sanitari correnti
Intraurban air pollution variability in industrialised towns and its potential impact on population exposure assessment
Epidemiological studies often use air pollution monitored data from a single station or as averaged data from a few stations to estimate exposure (Serinelli et al., 2010). Indeed, in industrialised urban areas, this approach may present critical issues, e.g. i) missing intraurban exposure variability (Wilson et al., 2005) due to relationship among emissions and meteorology with respect to different intraurban areas; ii) loosing information about different health effects due to (mix of) not measured chemicals, "hidden" in even homogeneous concentration spatial distribution of measured pollutants, as may be the case for toxics adhering on particulate, originated from different sources (Amodio et al., 2010). Such issues seem to occur in two coastal industrialised towns (Brindisi and Taranto, Southern Italy) characterized by huge industrial emissions and high environmental risk. The aims of this work are to refine population exposure assessment and consequent health effects by studying time-space variability of pollutants. Time series of meteorological and pollution data (SO2, NO2, TSP and PM10) measured simultaneously in different sites are analysed. Concentration spatial variations were investigated by means of statistical indexes. Some meteorological variables, in particular the prevailing wind direction and speed are crucial in determining the areas with different exposure. Overall analysis evidence how various parts of both towns are affected by the industrial and harbour sites. Such influence may be primarily identified with SO2 concentration data, showing higher concentration values and positive correlation with wind intensity downwind the industrial site. These results suggest the model that links air pollution exposure to health effects may take into account both intraurban variability for directly monitored pollutants, and the consequent "wind effect" for harmful substances emitted by local sources, transported in atmosphere but not routinely measured. The approach and methodology is potentially applicable to other industrialised cities
Mortality trend In Apulia Provinces, Italy, 1949-2008
Background Since the late 60s, in Apulia, in South-East of Italy, huge (in size and harmfulness) industrial sites have settled in close proximity to some cities. InLecce province, less heavily industrialized, male lung cancer mortality is a serious problem Aims To estimate mortality trends by total and specific causes covering the time frame 1949-2008, to evaluate the possible loss in health advantage of Southern Italy residents . Methods. Data come from historical publications of National Institute of Statistics: total number of deaths, by province, by specific causes but not by sex; national data instead disaggregated by sex, age and cause since 1927. Causes chosen after a careful evaluation of theICD codes ranging from ICD-5 up to ICD-10. SMR% (Standardized Mortality Ratio) have been computed. At the moment only mortality by all causes, respiratory cancers and pneumonia have been investigated since 1949. Results General mortality is on average lower than national levels, except in Taranto. In Lecce respiratory cancer mortalityshows higher values (+ 3 up to +6% ) since early seventies and Relative- SMR% (ratio to SMR by all causes) is growing with time (from +5% up to +10%) , while in Taranto it declines rapidly. Pneumonia mortality is clearly declining with time. The ratio with Apulia SMR% shows in Taranto high mortality (since 1981 for total and pneumonia mortality, since 1961 for respiratory cancer), in Lecce higher respiratory cancer mortality since 1971, while Bari shows higher mortality by pneumonia in all period. Conclusions As already known mortality in Apulia province is still lower than the national levels, but inside the region Taranto province shows higher mortality for the causes investigated. Bari emerges for high values of pneumonia deaths, while high respiratory cancers mortality is confirmed in Lecce since 40 years, and this corroborate the hypothesis of a local risk factor, as e.g. tobacco cultivation and manufactures