10 research outputs found

    Galileo Galilei e Alessandro Volta, in An Italian History of Innovation,Ginevra, 23 maggio - 3 giugno 2011

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    Contributo alla mostra organizzata dall'ambasciata italiana alle Nazioni Unite di Ginevra in occasione delle celebrazione dei 150 anni dell'unitĂ  d'Itali

    Sito Web del Sistema Museale d'Ateneo

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    Sito Web del Sistema Museale d'Ateneo costituitosi nel 2005 con lo scopo di riunire tutti i musei e le collezioni dell'UniversitĂ  di Pavia e di promuoverne la conservazione e valorizzazion

    Albert Einstein Ingegnere dell'Universo. Museo della Tecnica elettrica 1 novembre 2005 - 31 gennaio 2006

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    In occasione dell'anno della fisica dedicato al centenario della teoria della relatività speciale, una delle più ampie collaborazioni internazionali (tra l’Istituto di storia della scienza del Max Planck di Berlino, l’Università Ebraica di Gerusalemme e il Gruppo di Storia della Scienza dell’Università di Pavia) ha prodotto una mostra a Berlino ed una mostra a Pavia di 1500 metri quadri che ha avuto 25000 visitatori. La mostra ha presentato documenti e strumenti originali, ricostruzioni storiche, exhibit interattivi, software multimediali e video. Pavia inoltre ha coordinato una mostra a rete (Bologna, Firenze, Bari). Sono stati prodotti volumi e cataloghi in tedesco, inglese e italiano con saggi e capitoli di ricercatori del Gruppo di Storia della Scienza di Pavia. I contenuti della mostra hanno riguardato l’origine dei concetti di spazio e tempo, la storia della meccanica, dell’elettromagnetismo, della termodinamica e poi il 1905 e lo sviluppo della relatività, della teoria quantistica e della cosmologia. Nelle attività della mostra hanno svolto una parte attiva gli studenti di numerose scuole di Pavia. Numerosi visitatori, prevalentemente studenti delle scuole, sono venuti dalla maggioranza delle regioni italiane e dall’estero

    Albert Einstein Ingegnere dell'Universo

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    Trasposizione multimediale in rete sui server dell'Istituto Max Planck di Storia della Scienza di Berlino della mostra Albert Einstein Ingegnere dell'Universo tenutasi a Pavia dal 1 novembre 2005 al 31 gennaio 200

    Energia, questa trasformista. Laboratorio storico interattivo. Pavia, Palazzo Botta 1 dicembre 2010 - 20 febbraio 2011

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    La mostra/laboratorio, dedicata soprattutto agli studenti delle scuole superiori, è stata inaugurata all’Università di Pavia il primo dicembre del 2010. Sono stati esposti strumenti antichi del Museo storico dell’Università, testi e immagini originali, video e animazioni esplicative e soprattutto sono state ricostruite (o costruite traducendo in pratica i progetti teorici degli scienziati) apparecchiature ed esperienze storiche che i visitatori hanno potuto provare e discutere. All’interno del laboratorio, di cui si allega il catalogo, sono state presentate in quattro sezioni alcune tappe storiche fondamentali del lungo e complicato processo che ha portato alla definizione del concetto di energia e alla formulazione del suo principio di conservazione. Dopo un accenno alla filosofia greca, in cui si ritrovano i primi esordi della ricerca di qualcosa di costante all’interno del continuo mutare dei fenomeni e i primi tentativi di spiegare la causa del mutamento, si è passati al mito del motore perpetuo, sottolineando come l’assunzione della sua impossibilità abbia portato a fecondi risultati. Nella I sezione, dedicata alla meccanica, sono state presentate le idee e riproposti gli esperimenti di Galileo, Huygens e Leibniz, con pendoli, pendolo “interrotto”, trampolini, pendoli composti, ed esempi di urto elastico e anelastico. Nella II sezione, dopo un accenno alle macchine a vapore, sono state presentate le ricostruzioni di elettroforo e pila, per i quali Volta usò l’aggettivo “perpetuo” e che vennero reinterpretati da Faraday, Mayer ed Helmholtz nell’ambito della conservazione dell’energia. Nella sezione sono stati proposti anche gli esperimenti di Oersted e Faraday e diverse catene di trasformazioni energetiche. Nella III sezione sono stati analizzati gli approcci di Mayer e di Joule, che hanno permesso la correlazione quantitativa tra i fenomeni naturali, ed è stata presentata la prima formulazione del principio di conservazione dell’energia, di Helmholtz. Nella IV sezione, dedicata all’energia solare, sono state preparate esperienze sull’effetto fotovoltaico e la fotoconducibilità ed esposti esempi di celle solari di silicio, con possibilità di misura dei principali parametri. Sono stati mostrati piccoli dispositivi alimentati da celle solari e altri in cui l’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico è stata utilizzata per realizzare l’elettrolisi dell’acqua e produrre idrogeno, impiegato nelle celle a combustibile di modellini di auto. La mostra/laboratorio è stata preceduta da vari incontri di aggiornamento degli insegnanti, cui sono stati forniti materiali testuali e multimediali. A presentare ai circa quattromila visitatori le varie esperienze sono stati studenti delle scuole superiori del territorio che, preparati ed entusiasti, hanno saputo avvicinare i loro coetanei alla fisica e alla storia della fisica in modo sicuramente più accattivante e gradito rispetto alle tradizionali visite guidate. Il coinvolgimento diretto si è rivelato particolarmente utile agli stessi studenti-explainer, sia come stimolo per ulteriori approfondimenti sia per il miglioramento delle capacità operative, comunicative, sociali. L’esperienza compiuta ha spesso migliorato il loro atteggiamento verso la scienza. Terminata la mostra, gli hands on relativi alle sezioni di Galileo e Volta sono stati inviati, integrati da alcuni altri e corredati da pannelli esplicativi, alla mostra internazionale “An Italian History of Innovation” tenutasi presso la sede del World Intellectual Property Organization, a Ginevra dal 23 maggio al 3 giugno 2011. L’esposizione è stata allestita in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia per ricordare alcuni “grandi” della scienza. Promossa dall’Ambasciata italiana di Ginevra con la partecipazione del nostro Dipartimento di Fisica, dell’Università di Perugia e dell’INFN di Roma, la mostra ha proposto alcuni esempi di eccellenza del pensiero scientifico italiano nel campo della fisica, da Galileo e Volta a Rubbia e ai contemporanei impegnati in ricerche di frontiera

    Golgi, architetto del cervello. Mostra curata da Paolo Mazzarello

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    La mostra, realizzata per celebrare il centenario dell'assegnazione del premio Nobel a c. Golgi, presenta temi che si svilupparono a partire dalle ricerche di Golgi negli anni di attività a Pavia presso l’Istituto di Patologia Generale dell’Università: le origini delle neuroscienze, la biologia strutturale della cellula, le ricerche sulla malaria e le prime fasi di sviluppo dell’infettivologia. Le scoperte dello scienziato in questi campi rappresentano dei capisaldi delle scienze mediche, tanto che ancora oggi portano il suo nome: l’apparato di Golgi, componente fondamentale della cellula; il ciclo di Golgi, che descrive lo sviluppo nel sangue del microrganismo che provoca la malaria; la reazione nera – o metodo di Golgi – tecnica istologica ideata dallo scienziato che permise di osservare la fine struttura del sistema nervoso centrale, presupposto indispensabile per i successivi sviluppi delle neuroscienze
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