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    Analisi della massa volumica del legno di faggio in una particella monoplana della Foresta del Cansiglio

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    In questo lavoro \ue8 stata analizzata la variabilit\ue0 della massa volumica del legno di faggio in funzione della localizzazione all\u2019interno del fusto, cercando di individuare l\u2019esistenza di una sua relazione con le dinamiche di competizione subite dalla pianta. L\u2019obietivo principale era comprendere se la gestione selvicolturale potesse influire e quanto su questa carateristica del materiale retraibile. Nella particella considerata la gestione selvicolturale non sembra avere condizionato la qualit\ue0 fisica del legno di faggio, ma solo contribuito all\u2019incremento diametrico del fusto

    WHAT KIND OF SILVICULTURE?

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    ACCADEMIA ITALIANA DI SCIENZE FORESTAL

    Sulla attualit\ue0\ua0 dell'assestamento forestale

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    Si ricordano compiti e scopi tradizionali dell'assestamento forestale e si evidenzia l'attualit\ue0 dei principi ispiratori di questa disciplina che,pur nel mutato scenario di esperienze ed aspettative che caratterizzano il rapporto tra uomo e bosco, resta ancor oggi lo strumento essenziale per garantire la sostenibilit\ue0 della gestione forestale

    Quale selvicoltura?

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    Prove di diradamento selettivo in un ceduo di faggio in conversione sull'Altopiano dei Sette Comuni (VI). Free thinning in a Beech coppice in conversion to high forest on The Seven Municipalities Plateau (North-Eastern Italy)

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    Vengono riferiti i risultati ottenuti in due trienni di osservazione in alcune parcelle sperimentali in un ceduo di faggio, gi\ue0 sottoposte a taglio di avviamento a fustaia una trentina di anni fa. L\u2019area sperimentale comprende 20 parcelle di 30 x 30 m, di cui 17 sottoposte al taglio e 3 lasciate ad evoluzione spontanea. Nel 2006, in occasione del secondo diradamento, si \ue8 voluto provare, accanto al tradizionale diradamento basso (B), anche un diradamento libero selettivo (S), per un totale rispettivamente di 9 + 8 ripetizioni. Le 3 aree lasciate ad evoluzione spontanea anche in questo caso non sono state trattate (NT). Vengono monitorati periodicamente in tutte le parcelle i parametri dendrometrici del popolamento e lo stato della rinnovazione, sia gamica che agamica. Gli incrementi correnti attuali di area basimetrica e di volume sono uguali tra le due tesi; nelle aree S tuttavia la buona risposta incrementale delle piante candidate spiega il pi\uf9 elevato incremento percentuale. La rinnovazione da seme, presente nelle aree trattate fin dai primi anni dopo l\u2019avviamento, \ue8 attualmente pi\uf9 abbondante nelle aree S, dove pi\uf9 numerose sono state anche le nascite dopo l\u2019ultima pasciona. La densit\ue0 delle piantine \ue8 invece pi\uf9 bassa nelle aree B, pur se di dimensioni mediamente maggiori. L\u2019applicazione del diradamento selettivo, in alternativa al tradizionale diradamento basso, sembra dunque per ora rispondere bene agli obiettivi: ottenere buoni incrementi legnosi nelle piante candidate e consentire una scalarit\ue0 temporale del processo di conversione, evitando di mettere contemporaneamente in rinnovazione estese superfici, con indubbi vantaggi in termini di tutela del territorio

    Reperti sull'entomofauna epigea di popolamenti di "Alnus viridis " (Chaix)D.C. nel Parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino (Dolomiti Trentine) (Insecta)

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    About a hundred epigean insects (most of which are defoliators) have been studied in some Alnus viridis (Chaix)D.C. stands of south-eastern Alps. New biological data have been obtained for several species. A few insects feed exclusively on the European green alder. The faunistic affinities to the tundra are scarce. There are some connections with the dwarf shrub vegetation belt. Relationships between European green alder insects and other plants or host plant groups (i.e., other Alnus or Betula or Alnus-Betula or Alnus-Betula-Salix or Alnus-Betula-Salix- Rosaceae gen.pl.) have been considered. In general, the insect community observed on A. viridis shows biocoenotical characteristics of frost-hardly forests and seems to mantain a well-balanced structure in alder stands

    Foreste, Carbonio e Assestamento forestale. Alcune meditazioni in tema.

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    Vengono accostati concetti propri del bilancio del carbonio nel sistema foresta-legno e dell'assestamento forestale. In ottica comprensiva, vengono considerati tre diversi scenari forestali: la foresta vergine, la foresta assestata e la foresta in corso di assestamento. Tra le similitudini, si evidenziano particolarmente quelle tra gli stock di carbonio e di provvigione legnosa, tra i flussi di carbonio ed incremento e ripresa. Tra le differenze pi\uf9 evidenti, spicca la necessit\ue0 di includere, nel bilancio del carbonio, il complesso terreno-necromassa-suolo. Un ruolo decisivo ai fini dell'utilit\ue0 carbonico-atmosferica del sistema foresta-legno \ue8 rivestito inoltre, nel caso di foreste gestite, dallo stock dei prodotti legnosi nell'extrabosco. Si vuole sottolineare con ci\uf2 l'importanza della cultura assestamentale anche in una gestione forestale moderna, attenta a garantire le nuove utilit\ue0 che via via si aggiungono ad ampliare la dimensione funzionale del bosco
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