9 research outputs found

    COSTRUIRE SOSTENIBILE: IL CASO STUDIO DEL COMPLESSO “VILLE LE DUE QUERCE”

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    Il presente contributo intende illustrare l’intero processo progettuale impiegato al fine della realizzazione di uno dei primi complessi residenziali sostenibili in legno nella provincia di Pavia. A seguito di una ricognizione sullo stato dell’arte per la progettazione in legno, verranno quindi delineate le fase principali del processo a partire da quella ideativa, progettuale e relativa all’iter burocratico, fino alla progettazione esecutiva e alla fase realizzativa finale. Proprio le esigenze espresse dalla committenza, tese a proporre un progetto innovativo e altamente performante, hanno portato allo studio di soluzioni progettuali con sistemi prefabbricati in legno ai fini del controllo prestazionale, del comportamento strutturale e di quello energetico del complesso edilizio in questione. Esito del lavoro è stato l’ottenimento di unità immobiliari in Classe A4, ad oggi, unico caso rilevato di edificio con certificazione Casaclima dell’intera città. È stato possibile raggiungere tale risultato solo a seguito del complesso lavoro di equipe interdisciplinare che ha portato al controllo dei singoli requisiti a partire dalla fase iniziale di progetto fino al controllo e al monitoraggio delle prestazioni in esercizio anche attraverso prove dirette in cantiere, come ad esempio l’utilizzo del BDT (Blower Door Test)

    Concorso Internazionale di Idee per il recupero, con la riconversione ad altra destinazione, di un complesso di padiglioni ospedalieri del Policlinico San Matteo di Pavia

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    La proposta del progetto si fonda sul recupero dei valori esistenti e sulla riqualificazione urbanistica e funzionale in modo da rinsaldare maggiormente le intense relazioni tra Policlinico, Università e Città, in relazione alla posizione di cerniera dell'area stessa. Si intende quindi riavvicinare l’area ospedaliera e quella universitaria, decisamente affini a livello di utenza; nei riguardi della città, si propone di creare un fronte pubblico che, attraverso le nuove funzioni, si relazioni con l’intorno e in genere con il tessuto urbano, eliminando i confini di un ambito chiuso in se stesso. Questo impostazione progettuale pertanto porta concretamente a migliorare le possibilità di attribuire agli edifici funzioni nuove e integrate con quelle dell’intorno. L’Ospedale si apre quindi alla Città permettendo la fruizione dei propri spazi, razionalizzando nel contempo i percorsi attraverso una suddivisione ordinata dei flussi pedonali, ciclabili e veicolari. L’idea progettuale proposta porta quindi a rileggere l’assetto originario del Policlinico con una nuova organizzazione del verde differenziato a seconda dell’utilizzo: in verde pubblico, nell’area di confine tra la Città e l’Università, in verde privato, in corrispondenza delle corti interne create dalla morfologia a pettine dei padiglioni esistenti. Il progetto del verde è basato sul rispetto delle essenze preesistenti, caratterizzate da un alto valore qualitativo. L’elemento unificatore del progetto diventa quindi la definizione dello spazio pubblico, delle zone verdi e della distinzione dei diversi percorsi, rapportati alle diverse funzioni che verranno ospitate nei padiglioni, in modo da conferire loro riconoscibilità, razionalità ed ordine

    Progetto di Restauro del Collegio Universitario Cardinal Agostino Riboldi e della Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo in Pavia

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    Il progetto di ricerca applicata riguarda l’analisi e il progetto di restauro architettonico per la riqualificazione del complesso storico monumentale denominato Collegio Cardinale Agostino Riboldi e Chiesa Vescovile dei Santi Giacomo e Filippo sito nel centro storico della città di Pavia. Il progetto prevede interventi di restauro, come pratica disciplinare architettonica in considerazione di una procedura di ripristino e messa a norma dell’intero complesso differenziando la parte attualmente destinata a collegio, che confermerà la sua funzione originaria, dall’edificio della chiesa, che verrà restaurato come aula conferenze. Il progetto di ricerca si colloca nell’ambito di indagine della valorizzazione del tipo e del carattere, coerentizzando con questo ogni intervento architettonico (dal diffuso recupero della chiesa e dei piani residenziali al puntuale inserimento di un piccolo nuovo corpo, alla ridefinizione dei collegamenti verticali). Il complesso architettonico, per quanto identificato da un unico corpo quadrato a corte è costituito al suo interno da corpi di fabbrica non omogenei, mentre sull’angolo nord-est dell’isolato (angolo via Luigi Porta, via Mantovani) insiste il corpo della chiesa. Obiettivo primario dell’intervento proposto è il restauro generale del complesso architettonico, attualmente destinato in parte a collegio universitario e in parte a edifico di culto. Mirando a restituire la piena funzionalità di tutti gli ambienti che altrimenti soffrirebbero di ulteriore degrado. Risultano prevalenti, ove possibile, gli interventi di restauro, dal momento che la trasformazione del complesso architettonico avviene nel più rigoroso mantenimento delle caratteristiche tipologiche, materiche e formali dei singoli corpi di fabbrica interessati. Estraneo ai corpi di fabbrica esistenti appare il piccolo manufatto presente sul lato sud, organizzato su un unico piano e disomogeneo al contesto. L’intervento su tale porzione prescinde da un attento inserimento ambientale, esso dovrà conciliare nuove esigenze di spazi destinati a servizi e a locali tecnologici (necessari per un adeguamento impiantistico, rispondente ai requisiti di legge e di comfort), con un corretto riscontro planimetrico, compositivo e costruttivo. Proprio al fine di enfatizzare l’estraneità di tale elemento dal contesto caratterizzante l’intero complesso si mira all’utilizzo di materiali che non mascherino l’intervento con un’operazione di mimesi ma bensì rendano chiaramente leggibile la natura di questo nuovo corpo di fabbrica denunciandone anche la nuova funzione tenologica. Complessivamente quindi, la ricerca si pone l’obiettivo di analisi,verifica e controllo, sia per le scelte generali che per quelle più puntuali, di ogni processo costruttivo rendendolo conforme ed intelligibile non solo alle esigenze formali ma anche con le necessità tipiche del restauro, interpretando tutti gli edifici come un tutt’uno, come un sistema di elementi tra loro connessi così che tutte le strutture rappresentino un unico impianto
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