92 research outputs found
Le <i>Massae plumbae</i> di Adriano in Sardegna
Nello studio sulle Miniere sarde dei tempi antichi, apparso nell'ottavo volume del «Bullettino Archeologico Sardo» del 1862, Giovanni Spano rendeva nota la scoperta di una massa plumbea di Adriano nel sito di Carcinadas
(Sardegna sudoccidentale). Nel presente intervento, l’autore traccia una storia delle ricerche delle massae plumbeae in Sardegna e delinea la politica mineraria di Adriano in base alla documentazione epigrafica di Metalla
Macomades in Sardinia
Il tema della persistenza di componenti culturali preromane
nell'ambito di regioni romanizzate ha suscitato, in anni recenti, numerosi interventi.
In questa sede si intende esaminare la documentazione relativa a tre centri antichi della Sardegna caratterizzati da un medesimo toponimo: Magomadas, ricondotto, dalla quasi totalitĂ degli autori, all'area linguistica semitica.
Si tratterĂ di verificare se la persistenza del toponimo punico, posteriormente al termine del dominio cartaginese in Sardegna (238/37 a.C.) costituisca o meno un indizio di una particolare resistenza alla romanizzazione
<i>Navibus longis ad Carales subductis</i>
Il lavoro analizza le vicende del bellum sardum del 215 a.C., soffermandosi sul ruolo decisivo che le naves longae, approdate nel portus di Carales, svolsero sia nella pronta adduzione delle forze legionarie
e dei socii, sia nel contrasto in mare della flotta punica che aveva portato i rinforzi richiesti dai Sardi
La Corsica romana
Questo volume tende ad una rivalutazione della cultura antica della Corsica, ad un accertamento piĂą oggettivo delle forme millenarie di popolamento misto (dall'area ligure o iberica o africana) e del rapporto tra civiltĂ differenti, quella greca, quella etrusca, quella punica, quella romana, che si sono misurate con la cultura locale, espressione profonda di quella che le iscrizioni ricordano come la natio Corsicana, una vera e propria entitĂ nazionale autonoma nell'ambito dell'impero romano
Un Altare rupestre di <i>Iuppiter</i> nella <i>Barbaria</i> sarda
Nel mese di Agosto 1996 è stato individuato da un ricercatore locale, nell'agro di Bidonì, nella Sardegna centrale, un altare rupestre dotato di un'iscrizione latina, che lo qualifica consacrato ad Iuppiter, connesso ad un tempio raso al suolo. Si fornisce descrizione dettagliata dell'edificio monumentale e con l'ausilio dell'iscrizione latina si approfondisce il culto di Giove nell'area delle comunità organizzate dai Romani nella Barbaria sarda (civitates Barbariae)
<i>Olbia antiqua</i>
La riconsiderazione della storia degli studi su Ολβία- Olbia di Sardegna ha consentito l'enucleazione di tre filoni principali di ricerca, concernenti rispettivamente l'ambito storiografico, epigrafico e archeologico. In questa nota prenderemo in esame ciascuno di questi settori al fine di focalizzare le acquisizioni dell'indagine scientifica e le questioni tuttora in discussione
<i>Additamenta epigraphica</i> all'amministrazione della Sardegna da Augusto all'invasione vandalica
Si esaminano gli studi e le nuove scoperte epigrafiche sui proconsules che ressero la provincia Sardinia
Sardos, figlio di Makeris
La presente ricerca, limitata al problema della genealogia di Sardos, tende a porre in evidenza la complessità della narrazione relativa a Sardos e il suo inserimento nel filone mitico del rapporto tra l’Herakles fenicio e Delfi, la cui origine, lungi dall’essere inquadrabile nel periodo ellenistico, parrebbe rimontare assai in alto nel tempo
Trasformazione dei paesaggi del potere nell'Africa settentrionale fino alla fine del mondo antico: scontri, integrazioni, transizioni e dinamiche insediative
Il comitato scientifico de L’Africa romana ha scelto, due anni orsono, come tema e titolo del 19. Convegno Trasformazione dei paesaggi del potere nell’Africa settentrionale con un certo ardimento
semiologico.
Il sintagma “paesaggi del potere” va indubbiamente raccordato al concetto anglosassone dei landscapes of Power elaborato dalla scuola dell’University of California ad opera, in particolare, di Sharon
Zukin con il suo volume Landscapes of Power: From Detroit to Disney World del 1993: per landscapes of Power si intendono i segni del “paesaggio culturale” che svolgono funzioni politiche e che vengono percepiti dalla popolazione in termini di identità .
Tale strumento di indagine ha trovato applicazione in vari ambiti della scienza, dalla filosofia politica, all’antropologia, alla sociologia, alla geografia politica, all’architettura del paesaggio, alle scienze storiche
ed archeologiche
Greci ed Etruschi lungo la costa orientale della Sardegna
La costa orientale della Sardegna documenta in etĂ storica insediamenti non urbani (ad eccezione di Olbia) sia alle foci dei fiumi che hanno contribuito con i continui apporti fluviali alla creazione di lidi e di apparati lagunari, sia, per quel che concerne la Gallura (Sardegna nord orientale), nelle profonde "rias" che incidono il banco granitico.
Per intendere meglio lo sviluppo delle relazioni tra i Greci, gli Etruschi e i Sardi, fissati presso gli approdi delle rive orientali della Sardegna è necessario fare riferimento alle scarse informazioni che possediamo sulla geografia greca relativa alla Sardegna, in quanto le informazioni in possesso dei geografi Greci erano sostanzialmente quelle apprese grazie ai traffici con le isole del Tirreno
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