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Un Infrequente caso di "spindle cell tumor" a localizzazione splenica primaria in un cane: rilievi citologici ed istopatologici, osservazioni istochimiche ed immunoistochimiche
Tutti i tumori fusocellulari derivano
verosimilmente da una unica cellula staminale
mesenchimale pluripotente. Macroscopicamente e
microscopicamente i tumori delle cellule
muscolari lisce e i tumori del tessuto connettivo
fibroso, si presentano morfologicamente simili.
Abbiamo ritenuto
interessante riferire su un cane meticcio, maschio,
di quattro anni sottoposto ad eutanasia dopo aver
mostrato letargia, anoressia e perdita di peso. Alla
necroscopia si osservava una voluminosa
neoformazione splenica di colore biancastro, dura
e di consistenza fibrosa. Il fegato si presentava
notevolmente aumentato di volume con numerose
neoformazioni di piccole e medie dimensioni.
Diversi campioni appartenenti agli organi
sopramenzionati, venivano sottoposti ad una
prima osservazione citologica. Parte di questi,
dopo fissazione in formalina venivano inclusi in
paraffina. Sezioni di 3-5 ÎĽ erano sottoposte a
colorazioni ordinarie e speciali (H. E., tricromica
di Mallory Azan e Van Gieson). Si eseguivano
prove immunoistochimiche utilizzando il seguente
algoritmo anticorpale: anti pan-citocheratine, anti
vimentina, anti fattore VIII, anti-αactina L, anti
desmina, anti CD 15, anti S-100.
La
neoplasia, altamente infiltrante, era costituita da
ampi fasci intrecciati di cellule allungate
fusiformi, fibroblastosimili, a moderato indice
mitotico, disposte in maniera ordinata, a spina di
pesce. Esse risultavano positive alla vimentina e
alla αactina L e negative alla desmina. Dette
caratteristiche ci consentivano di formulare
diagnosi di fibrosarcoma, neoplasia a infrequente
localizzazione splenica primaria, e di identificare
come metastasi della stessa, le neoformazioni
riscontrare a livello epatico
Associazione adenocarcinoma polmonare ovino-maedi in polmoni ovini naturalmente infetti: topologia di Jaagsiekte sheep retrovirus
L'Adenocarcinoma Polmonare Ovino (OPAC) o Adenomatosi Polmonare, è un
tumore contagioso dei piccoli ruminanti a lento sviluppo e basso indice di
metastatizzazione, il cui agente eziologico è un retrovirus tipo-D denominato
Jaagsiekte Sheep Retrovirus (JSRV). Nel il 10% circa dei casi, la patologia
risulta associata a pneumopatie interstiziali croniche causate da Maedi Visna
Virus (MVV), lentivirus tipo-B responsabile anche di lesioni encefaliche,
mammarie e articolari (1). L'esistenza e la qualitĂ di eventuali sinergie fra i due
virus è stata più volte sospettata ma non ha ancora trovato convincenti
conferme sperimentali.
Con l'obiettivo di verificare la distribuzione cellulare di JSRV in corso di OPAC
associato a Maedi, abbiamo condotto prove ibridocitochimiche ed
immunoistochimiche su polmoni ovini naturalmente infetti dai due virus e su
controlli negativi e di reagente. Sono stati utilizzati a tal scopo: i) un protocollo di
PCR-in situ specifico per DNA provirale di JSRV esogeno (Sanna et al, 2001);
ii) un anticorpo policlonale sviluppato contro il major capsid antigen (MCA) di
JSRV e gentilmente messo a disposizione dal Dr. Chris Cousens del Moredun
Research Institute, Edinburgh (UK)
Indagini istologiche, immunoistochimiche e immunobiochimiche in capre clinicamente sane provenienti da un focolaio di scrapie
Nel corso del 2003, nell’ambito del piano di
sorveglianza passiva sulle Encefalopatie
Spongiformi Trasmissibili (TSEs), per la prima
volta in Sardegna, è stata diagnosticata
istologicamente ed immunoistochimicamente la
scrapie in una capra. Il soggetto proveniva da un
gregge nel quale da 2 anni si manifestava una
patologia polimorfa caratterizzata talvolta da
sintomi neurologici e da una mortalitĂ intorno al
20%. Sulla base della legge attualmente in vigore
in Italia si è proceduto all’abbattimento di tutte le
capre presenti in allevamento (n = 93). Durante
l’abbattimento venivano prelevati da ciascun
capo obex, linfonodi retrofaringei e tonsille.
L’esame istologico dell’obex non evidenziava
quadri lesivi di tipo spongiforme mentre l’esame
immunoistochimico del tessuto nervoso e linfatico
evidenziava la presenza di cinque soggetti nello
stato pre-clinico della malattia
PrP<sup>Sc</sup> deposition in mammary gland of sheep experimentally coinfected with scrapie and Maedi-Visna virus
Scrapie, a fatal neurodegenerative disorder of sheep, is characterized by deposition of an abnormal isoform of
prion protein (PrPSc) in the central nervous system (CNS) and within the lymphoreticular system (LRS). Recent
studies in mice transgenically engineered to develop organ specific inflammation demonstrated the cooccurrence
of PrPSc in the inflamed organs (kidney, pancreas and liver)
Neuropsychological Correlates of Pre-Frailty in Neurocognitive Disorders: A Possible Role for Metacognitive Dysfunction and Mood Changes
BackgroundRecent studies have suggested that cognitive functions in patients with neurocognitive disorders have a significant role in the pathogenic mechanisms of frailty. Although pre-frailty is considered an intermediate, preclinical state, epidemiological research has begun to dislodge cognition and frailty into their specific subcomponents to understand the relationship among them. We aim to analyse the possible association between pre-frailty and neuropsychological variables to outline which factors can contribute to minor and major neurocognitive disorders.Methods60 subjects complaining of different cognitive deficits underwent a deep-in-wide frailty and neuropsychological assessment. We conducted three multiple linear regression analyses adjusted for a combination of demographic measures and involving several neuropsychological–behavioural parameters selected by the literature on physical frailty.ResultsWe found a significant association between frailty—as measured by the multidimensional prognostic index (MPI)—and action monitoring and monetary gain (cognitive domain), depression and disinhibition (behavioural domain). Moreover, an association between MPI and impaired awareness for instrumental activities disabilities exists.ConclusionWe propose a novel framework for understanding frailty associated with metacognitive–executive dysfunction