20 research outputs found

    Modalit\ue0 di attaccamento in adolescenti residenti in comunit\ue0 alloggio

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    Il legame di attaccamento tra il bambino e le figure adulte di riferimento \ue8 un costrutto che negli ultimi anni ha ricevuto sempre maggiore attenzione da parte degli studiosi in quanto, secondo molti, \ue8 particolarmente importante nel favorire l\u2019adattamento e lo sviluppo socioemotivo del bambino (cfr. Bretherton, 1985). Numerose ricerche hanno mostrato come i bambini che dispongono di un ambiente di cura svantaggiato o poco stabile sviluppano pi\uf9 spesso relazioni di attaccamento insicuro con i genitori, durante la prima infanzia. Una maggiore incidenza dell\u2019attaccamento insicuro \ue8 stata osservata in molti campioni a \u201crischio\u201d (situazioni in cui l\u2019ambiente di cura presenta caratteristiche particolarmente sfavorevoli): ad esempio, nei bambini con genitori maltrattanti o abusanti (Crittenden, 1988), nei figli di madri tossicodipendenti (Rodning et al., 1989) o depresse (Teti et al., 1995) oppure, ma con meno evidenza, nei bambini prematuri (Butcher et al., 1993). Poich\ue9 la letteratura (cfr. Bretherton, 1985) sottolinea come le relazioni di attaccamento tendano a mantenersi stabili nel tempo (soprattutto rispetto ai modelli operativi interni delle relazioni di attaccamento), ci si attende di trovare, nei bambini nati in situazioni ambientali sfavorevoli, una maggiore incidenza dell\u2019attaccamento insicuro anche in et\ue0 successive alla prima infanzia. D\u2019altro canto, per\uf2, l\u2019ipotesi di una sostanziale stabilit\ue0 dell\u2019attaccamento inizia ad essere messa in discussione da ricerche recenti (Belsky et al. 1996). Alcuni teorici, inoltre, sostengono che l\u2019adolescenza, con le importanti acquisizioni cognitive che l\u2019accompagnano, offre una significativa possibilit\ue0 di riorganizzazione dei modelli interni del soggetto, anche in favore di forme pi\uf9 adattive e sicure (Crittenden, 1997). In altre parole, le ricerche sullo sviluppo dell\u2019attaccamento nei campioni a rischio in adolescenza offrono possibili elementi chiarificatori rispetto all\u2019importante dibattito relativo alla continuit\ue0 vs. discontinuit\ue0 dell\u2019attaccamento. La ricerca empirica, tuttavia, solo di recente ha iniziato lo studio di tale tematica nella prima adolescenza, anche grazie alla diffusione di metodi per la valutazione dell\u2019attaccamento adatti a tale periodo di sviluppo, quali l\u2019Adult Attachment Interview (George, Kaplan & Main, 1985). Lo studio delle modalit\ue0 di attaccamento in adolescenti provenienti da situazioni di rischio, inoltre, riveste importanti implicazioni cliniche, anche in vista di interventi terapeutici miranti al sostegno dello sviluppo affettivo-relazionale del soggetto. In questo senso, particolarmente rilevante appare lo studio della percezione che il soggetto stesso ha riguardo alle proprie esperienze passate con le figure di attaccamento. Inserendosi all\u2019interno di tale prospettiva, questo lavoro si rivolge allo studio delle modalit\ue0 di attaccamento di adolescenti residenti in comunit\ue0. L\u2019obiettivo \ue8 duplice: (1) Verificare l\u2019ipotesi, suggerita dalla letteratura, che tali soggetti anche in adolescenza manifestino un\u2019incidenza dei pattern di attaccamento insicuro superiore alla popolazione normale; (2) Studiare le caratteristiche distintive delle relazioni di attaccamento in tali soggetti, cos\uec come emergono dalla rievocazione delle tematiche toccate dall\u2019A.A.I. A tal fine \ue8 stata somministrata l\u2019Adult Attachment Interview (George, Kaplan & Main) ad un gruppo di 21 adolescenti (et\ue0 media = 16.2 anni) residenti da almeno un anno in comunit\ue0 alloggio, a causa di difficolt\ue0 familiari preesistenti, e ad un corrispondente gruppo di confronto di adolescenti residenti in famiglia, appaiati per sesso ed et\ue0. L\u2019intervista \ue8 stata codificata da due giudici indipendenti, secondo lo schema per la valutazione dello \u201cstato della mente rispetto all\u2019attaccamento\u201d proposto da Main & Goldwyn (1994); successivamente i due gruppi di adolescenti sono stati confrontati rispetto alle scale che valutano l\u2019esperienza del soggetto con le figure di attaccamento, gli stati della mente rispetto all\u2019attaccamento, e rispetto alle distribuzioni complessive dei pattern di attaccamento.I risultati indicano, in sintesi, che la grande maggioranza di questi ragazzi presenta una modalit\ue0 di attaccamento di tipo insicuro (85%), riportando punteggi relativi ad esperienze di rifiuto, di abuso e vissuti di rabbia non risolta nei confronti dei genitori, significativamente superiori a quelli del gruppo di controllo. Due modalit\ue0 di attaccamento insicuro sembrano caratteristiche, in particolare, degli adolescenti residenti in comunit\ue0: l\u2019attaccamento insicuro distanziante-svalutante (DS2) e l\u2019attaccamento insicuro coinvolto-arrabbiato (E2). Anche la coerenza complessiva della descrizione delle proprie esperienze di attaccamento appare inferiore rispetto agli altri adolescenti, testimoniando cos\uec la difficolt\ue0 nell\u2019elaborazione di una rappresentazione coerente delle modalit\ue0 di attaccamento. Infine, verranno discusse alcune implicazioni cliniche legate ai risultati della ricerca

    Trasmissione intergenerazionale dell\u2019attaccamento e tossicodipendenza: madri e bambini

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    Il presente lavoro si basa sugli assunti teorici e metodologici della teoria dell'attaccamento (Bowlby, 1969-82, 1973, 1980) i quali forniscono una utile chiave di lettura delle caratteristiche della relazione tra l'individuo e la/le persone significative che si prendono cura di lui nel corso dei primi anni di vita. La qualit\ue0 del legame di attaccamento, inoltre, sembra rimanere stabile durante lo sviluppo del bambino anche in epoche successive all'infanzia, influenzando a sua volta le relazioni significative nel corso della vita, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della genitorialit\ue0. Ad un gruppo di 30 madri tossicodipendenti residenti in Comunit\ue0 Terapeutica con i propri bambini \ue8 stata somministrata l'Adult Attachment Interview (George, Kaplan & Main, 1985) allo scopo di valutare il loro "attuale stato della mente relativo all'attaccamento" e la specifica qualit\ue0 di esso rispetto alla loro storia passata. Solo su un sottogruppo di 20 madri con bambini di et\ue0 compresa tra i 12 ed i 24 mesi \ue8 stato possibile utilizzare anche la Strange Situation (Ainsworth et al. 1978) per una valutazione della qualit\ue0 del legame di attaccamento nei confronti della madre. Gli aspetti di maggiore interesse emersi sono: - la presenza di qualit\ue0 di attaccamento non sicuro sia nelle madri che nei bambini, che differenzia il campione da diadi madre-bambino appartenenti alla popolazione generale (Fava Vizziello et al. 1996). - la presenza di modelli multipli e di disorganizzazione dell'attaccamento sia nelle madri che nei bambini, che la teoria ipotizza come fattori di rischio evolutivo per il bambino (Main & Solomon, 1986, 1990; Main, 1991). - la presenza di fattori della storia personale e familiare delle madri tossicodipendenti che sembrano ripetersi nella relazione con il bambino
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