5 research outputs found

    Traumi del rene, della vescica, delle vie urinarie

    No full text
    Classificazione dei traumi del rene e delle vie urinarie e algoritmi diagnostico-terapeutic

    Emergenze-urgenze urologiche e dell'apparato genitale maschile

    No full text
    EMATURIA - Il termine “ematuria” indica la presenza di globuli rossi (GR) nelle urine. Può essere visibile a occhio nudo (macroematuria o ematuria macroscopica) o solo al microscopio (microematuria)5 LA COLICA RENALE - La colica reno-ureterale, nella sua manifestazione tipica, è un dolore acuto che dalla regione lombare s’irradia, anteriormente, al fianco e alla regione inguinale omolaterale (fino al testicolo nell’uomo, alle grandi labbra nelle donne). Talvolta si associa a nausea e vomito, ematuria e sintomi disurici (similcistitici). Ha una durata variabile da alcuni minuti ad alcune ore. L’alvo può essere temporaneamente chiuso ai gas. Eventuali brividi e febbre indicano un’infezione secondaria. IDROCELE - L’idrocele è una condizione clinica caratterizzata da un versamento di liquido sieroso tra gli strati viscerale e parietale della tunica vaginale del testicolo. LA RITENZIONE URINARIA- La ritenzione urinaria è l’incapacità a svuotare completamente la vescica. Quando ciò accade improvvisamente e si accompagna a dolore e a globo vescicale si definisce ritenzione urinaria acuta. Si definisce epididimite una condizione patologica caratterizzata da dolore e tumefazione monolaterale dello scroto conseguente a un’infiammazione dell’epididimo. Quando si associa all’infiammazione del testicolo, come spesso accade, si definisce “orchiepididimite”. L’infiammazione può estendersi al dotto deferente (deferentite) o all’intero funicolo spermatico (funicolite). L’ulteriore evoluzione (complicanza) dell’infezione può esitare in: ascesso epididimario, ascesso scrotale extraepididimario e piocele (presenza di pus all’interno della tunica vaginale). EMOSPERMIA - L’emospermia consiste nella presenza di sangue nello sperma. Nella maggior parte dei casi (in particolare nei soggetti giovani) è idiopatica, benigna e si risolve spontaneamente entro pochi giorni o pochi mesi; con l’avanzare dell’età può rappresentare un sintomo di neoplasia. Spesso è un sintomo che non si associa a dolore. Quando è la conseguenza di un’infezione, può accompagnarsi, invece, a dolore e ad altri sintomi come febbre, disuria o ematuria. PRIAPISMO - Il priapismo consiste in una sindrome clinica, a carattere intermittente o persistente, caratterizzata da erezione dolorosa del pene, di lunga durata, non provocata dal meccanismo di normale reazione agli stimoli sessuali (e quindi non accompagnata da eccitamento sessuale) e non seguita da eiaculazione. Non è pertanto diretta allo scopo della copula e non si risolve al compimento di questa (spesso difficile e sempre dolorosa)

    Emergenze e urgenze medico-chirurgiche. Sintomo diagnosi terapia

    No full text
    Chi esercita la propria attività in area di emergenza, sia ospedaliera sia territoriale, necessita di un continuo aggiornamento e di un supporto nelle scelte cliniche e organizzative. Oggi è sempre maggiore la richiesta di interventi non solo efficaci, ma anche appropriati ed efficienti; il tema dell'organizzazione, dei tempi, delle modalità e della sicurezza di erogazione delle cure, è quindi cruciale anche per i risvolti medico-legali e alla luce delle più recenti disposizioni normative. Il volume concilia l'autorevolezza della letteratura internazionale più recente - le ultime linee guida, le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni basate sulle evidenze scientifiche - con la praticità dei manuali professionali. Numerose procedure vengono infatti spiegante nel dettaglio tra cui i blocchi nervosi regionali, le tecniche di sutura e gli accessi venosi centrale e periferici. Grande spazio è dedicato alla gestione avanzata delle vie aeree, con la toracentesi, la rachicentesi e la pericardiocentesi. Tutti i medici che lavorano nell'area dell'emergenza e urgenza avranno in questo testo un riferimento per l'approccio diagnostico-terapeutico e la gestione clinica del paziente acuto

    Remote Management of Patients after Total Joint Arthroplasty via a Web-Based Registry during the COVID-19 Pandemic

    No full text
    Background: In 2020, due to the outbreak of the COVID-19 (Coronavirus Disease 2019) pandemic, patients who underwent total joint arthroplasty were not able to undergo the proper postoperative surgical and rehabilitative care. This study aims to evaluate the potential of a web-cloud-based database on patients’ follow-up in extraordinary situations, when a traditional in-person follow-up cannot be warranted. Methods: Patients who underwent joint arthroplasty at our Institute between 21 February and 16 March 2020 were included in the study group and were matched to a similar population undergoing joint arthroplasty in February/March 2019. All patients routinely complete questionnaires before and after treatment, including patient-reported outcome measures such as the Visual Analogues Scale (VAS), Knee/Hip Injury and Osteoarthritis Outcome Score Physical Function Short Form (KOOS-PS/HOOS-PS) and Short-Form Health Survey (SF-12) for the monitoring of clinical improvements. Results: 56 (study group) and 144 (control group) patients were included in the study. Both groups demonstrated significant improvements at 3 months. HOOS-PS improvement was significantly reduced in the 2020 group compared to 2019 (21.7 vs. 33.9, p < 0.001). This reduction was related to intense physical activities. Similarly, the functional score improvement related to these activities was reduced for patients undergoing knee replacement (8 vs. 10, p < 0.05). Conclusions: The web-based Institute Registry emerged as a meaningful and sensitive tool during an extraordinary situation such as the COVID-19 pandemic to monitor patients’ progression after total joint arthroplasties. Thanks to this tool, it was possible to observe that the prevention of usual postoperative care due to pandemic-related restrictions did not alter the benefits observed after joint replacement surgeries, even if this condition reduced the postoperative improvements in the most burdensome physical activities. A broader use of this kind of tool would improve and potentially reduce the burden and costs of postoperative patients’ monitoring in standard and extraordinary conditions. In addition, the systematic remote collection of data would allow for the identification of relevant differences in clinical outcomes in specific conditions or following the modification of treatment and rehabilitation protocols
    corecore