37 research outputs found

    L’opera di Gaetano Koch architetto di Roma capitale

    Get PDF
    L’opera di G. Koch è stata affrontata non come si potrebbe riguardare alla monografia di un singolare architetto dall’opera eccezionale, osservandone la crescita professionale dagli inizi alla maturità, ma cercando di indagarne la produzione architettonica quale strumento essenziale alla comprensione della costruzione della città (Roma capitale), evidenziando il contributo portato dall’architetto alle diverse tematiche operative messe in atto per la sua realizzazione. A questo fine, la trattazione è stata articolata secondo le varie tipologie edilizie (distinguendo sempre le nuove costruzioni dagli interventi sul tessuto edilizio esistente nella città antica), ed è preceduta da una introduzione che approfondisce questi concetti mettendo in evidenza tutti i temi da affrontare, letti anche alla luce della fortuna critica di Koch. In base a quanto è stato premesso, gli argomenti trattati sono i seguenti: le tipologie residenziali, i palazzi nobiliari, l’architettura dello spazio urbano, l’edilizia specialistica. Ognuno di questi argomenti, naturalmente, è supportato da un’approfondita ricerca d’archivio che ha portato a conoscere l’intera opera di Gaetano Koch (senza trascurare la pubblicistica dell’epoca), riuscendo ad aggiungere altre opere a quelle già note, elaborando un apparato critico-filologico sviluppato in ordine strettamente cronologico, preceduto da una scheda biografica dell’architetto

    I magazzini Bocconi e l’Architettura di Giulio De Angelis a Roma

    No full text
    Il saggio affronta le opere di Giulio De Angelis (1845-1906) a Roma, esempi di architettura del ferro, con un approfondimento particolare della vicenda edilizia dei Magazzini Bocconi in via del Corso. L’analisi approfondita del grande magazzino parte dalla genesi progettuale, ampiamente documentata, e prosegue con la restituzione di tutte le fasi del suo processo di trasformazione, dall’esecuzione fino allo stato attuale, indagate attraverso i documenti d’archivio e la pubblicistica dell’epoca, restituite e verificate sulla base del rilievo architettonico effettuato dall’autrice nel 2004

    Povera, architettura

    No full text
    Per architettura povera si intendono tutte quelle esperienze edilizie nate dalla necessità di assolvere alle esigenze abitative di massa, dal primo dopoguerra, utilizzando forme semplici e materiali elementari, senza rinunciare a un’architettura di qualità. L’obiettivo viene perseguito dai pionieri del Movimento Razionalista tendendo a un’unità abitativa essenziale attraverso l’abolizione di elementi considerati superflui: limitando al massimo i vani abitativi e ricorrendo a tecniche strutturali elementari e materiali a basso costo, possibilmente prodotti in loco. Fondamentale il contributo progettuale di Le Corbusier, A. Loos, J. J. Pieter Oud, H. Haring, W. Gropius, mentre tra i contributi italiani, I. Diotallevi, F. Marescotti e G. Pagano e A. Libera

    Cronologia critica del duomo di Orvieto, 1280-2019

    No full text
    Il saggio consiste nella stesura di una cronologia che parte dal momento storico della fondazione del duomo di Orvieto e giunge fino al suo stato attuale. Il lunghissimo arco temporale è stato scandito in fasi costruttive e di trasformazione, ognuna delle quali esplicitata attraverso un testo storico-critico, illustrando il cantiere in tutte le sue sfaccettature (privilegiando gli aspetti architettonici del monumento), in modo da restituire in maniera sincronica la realizzazione delle varie parti di cui si compone l’organismo architettonico. Il lavoro si avvale da una parte, dei contributi filologici apportati dalla corposa storiografia esistente, a partire da quella più antica agli autori più recenti – quasi tutti tratti dall’Archivio dell’Opera del Duomo di Orvieto e dalle Riformagioni dell’Archivio comunale – dall’altra, di una consistente documentazione originale derivante dalla ricerca personale (presso gli archivi ACS, ASR, ASV, GNU) che ha permesso di integrare e definire le fasi costruttive e di estendere l’arco temporale trattato, delineando i restauri del XIX e del XX secolo, fino a giungere all’attualità

    Referenze bibliografiche

    No full text
    Raccolta dei testi afferenti alle basi navali e aeree della Regia Marina durante la grande guerra, con particolare attenzione agli studi e alle pubblicazioni, italiane e internazionali, inerenti la prima guerra mondiale e le strategie di fortificazione del territorio e delle coste del Regno d'Italia, fin dalla sua istituzione, alla storiografia marittima e navale italiana ed estera, all'architettura militare del XX secolo in Italia, in Europa e negli USA

    Umbertina, architettura

    No full text
    Con architettura umbertina parte della critica del XX secolo ha inteso definire tutte quelle manifestazioni architettoniche, realizzate in Italia nell’arco temporale che va dal regno di Vittorio Emanuele II (1861-78) a quello di Umberto I (1878-1900), ascrivibili a un eclettismo storicistico volto alla scelta del linguaggio da adottare in base alla funzione (Lavagnino 1956). La denominazione di architettura "umbertina" scaturisce dalla principale linea di sviluppo individuata nella scelta del linguaggio del Neocinquecento romano e definita “Stile Umberto” (Meeks 1966). Malgrado le diverse esperienze di Neocinquecento, maturate in varie regioni italiane – C. Promis (1808-73) a Torino; E. Combi (1832-1906) in Lombardia; a Firenze G. Poggi (1811-1901); a Napoli E. Alvino (1810-1876) – tale linea figurativa ebbe il suo maggiore sviluppo a Roma capitale. Il modello tipologico di riferimento genericamente adottato è quello del palazzo sangallesco, acquisito nel suo impianto funzionale e nell’organizzazione delle fronti, sia per le emergenze architettoniche, che per il tessuto edilizio di base. Nell’architettura di teatri e biblioteche, spesso viene utilizzato un linguaggio internazionale, tratto dai secoli XV e XVI, mediato da modelli europei e statunitensi della prima metà dell’800, con prospetti ad arcate continue. Gli spazi urbani sono caratterizzati da una precisa scelta figurativa che vede nella tipologia porticata un elemento distintivo dell’architettura di questo periodo

    Reuso in chiave contemporanea a Roma: il Palazzo dell’Unione Militare nel rione Campo Marzio

    No full text

    Reuso in chiave contemporanea a Roma: il Palazzo dell’Unione Militare nel rione Campo Marzio

    No full text
    Nel 2008 lo studio di architettura di Massimiliano e Doriana Fuksas ha realizzato il progetto di ‘ristrutturazione e restauro’ del palazzo dell’Unione Militare (acquistato da Benetton Group S.P.A.). Il palazzo occupa un intero isolato del rione Campo Marzio e costituiva un’importante testimonianza delle trasformazioni urbane avvenute attraverso i secoli fino a Roma Capitale. L’intervento odierno ha portato alla demolizione completa di tutte le strutture murarie interne, per costruire ex novo un’architettura contemporanea all’interno di un involucro ormai privo di ogni significato architettonico. Il contributo tenta una ricostruzione del tessuto edilizio storico, formatosi all’interno dell’isolato attraverso i secoli fino alla realizzazione del palazzo nel 1906, attraverso la lettura e l’interpretazione dei documenti d’archivio (disegni di progetto, rilievi e foto d’epoca).In 2008 the Fuksas’ architecture study implemented the project of 'renovation and restoration' of the Union Military Palace (acquired by Benetton Group S.P.A.). The building occupies an entire block of the Campo Marzio district and was an important testimony of the urban transformations that occurred through the ages up to Roma Capitale. With today's action has led to the complete dismantling of all the interior wall structures, to build from ex novo a contemporary architecture inside a casing by now devoid of any architectural significance (purport). The architect took the opportunity to realize his 'Lantern' without bothering to relate either to the architecture on which it was made either with the very important Roman urban context. The historic building fabric, formed inside the block through the centuries until the creation of the building in 1906, is now irretrievably lost. The contribution (o grant?) attempts (o to essay?) a its reconstruction through the reading and interpretation of archival documents (design and survey drawings, vintage pictures) and construes the contemporary work

    Al contrario. Pianificazione ed effetti dei bombardamenti strategici della Germania e del Giappone nella Seconda guerra mondiale

    No full text
    Il contributo analizza, nella prima parte, le attività di studio, pianificazione e progettazione, indotte dal pericolo dei bombardamenti aerei, dopo la Prima guerra mondiale, in termini di difesa passiva, sia per quanto riguarda la progettazione di singoli edifici, bunker e rifugi antiaerei, sia per quel che concerne l’applicazione dei criteri della protezione antiaerea alle teorie dell’urbanistica moderna, compresi i progetti della Ville Radieuse di Le Corbusier. Nella seconda parte, “al contrario”, si affronta la questione della pianificazione e progettazione della distruzione di singoli edifici o di intere città, per cui, durante la Seconda guerra mondiale, furono coinvolti tecnici di ogni disciplina, in particolare architetti, ingegneri e storici dell’architettura (come Erich Mendelsohn, Konrad Wachsmann e Antonin Raymond), chiamati a mettere in atto le loro competenze, a supporto della pianificazione dei bombardamenti strategici su Germania e Giappone, in particolare nelle sperimentazioni chimiche sull’efficacia distruttiva degli ordigni (le bombe al napalm), in base ai diversi tipi di strutture architettoniche e urbane

    Permanenza e recupero delle strutture archeologiche nei nuovi spazi urbani e nel linguaggio architettonico di Roma capitale

    No full text
    The costruction of Rome, capital of Kingdom of Italy, had between protagonists G. Koch and G. De Angelis. This essay highlights influence of roman ancient architecture in the work of this architects, both in functional and decoratives aspects. Koch partecipated to architectural definition of piazza Exedra and piazza Vittorio Emanuele II too, where roman pre-existings were incorporated in the new urban space. De Angelis expressed a classic language, derived from ancient architecture in the iron structures
    corecore