794 research outputs found

    Rivoluzione digitale versus evoluzione del branding

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    Il lavoro si inserisce nel nascente filone di ricerca sugli effetti che la digitalizzazione del marketing e delle pratiche di consumo determina sulla marca e il brand management. In particolare, il nostro articolo intende colmare un rilevante gap nella letteratura esistente, offrendo un ampio framework interpretativo dell’evoluzione del branding nel lungo periodo, sulla base di un’analisi sistematica della letteratura accademica dal 1960 al 2016. Quale risultato, vengono delineate tre fondamentali chiavi di lettura delle dinamiche evolutive del branding: concettuale, strategica e organizzativa. Tali prospettive sono utilizzate per interpretare i principali aspetti innovativi e le direttrici del cambiamento del branding legati in modo più diretto alla rivoluzione digital

    La sentenza 269/2017: la Corte costituzionale di fronte alla questione dell’efficacia diretta della Carta di Nizza e la prima risposta del giudice comune (Cass. ord. 3831/2018)

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    : The decision n. 269/17 of the Italian Constitutional Court should be seen as a historic stance on the relations between the national and Eu law, more precisely regarding the scope of the Charter of Fundamental Rights of the European Union. In particular, the Constitutional Court maintains that the Chart does not have direct effect and, therefore, every time that a contrast between national law and the Chart emerges, the national judge shall not set aside the national rule, but he must raise a question of constitutionality before the Constitutional Court that will decide “in the light of the national parameters and, if needed, of the European ones”, ensuring that the rights laid down in the Charter are interpreted in accordance with the common constitutional traditions. The decision of the Constitutional Court is not isolated as other constitutional courts in the European Union have taken similar positions and, occasionally, even more extreme ones. The ruling can be regarded as an attempt from the Constitutional Court to reassert the centrality of its role in the protection of fundamental rights. However, it is not certain whether the judgment will stand since the European Court of Justice has not expressed itself yet and some national judges have already cast doubts on it, raising a question of constitutionality, that will give the Constitutional Court the occasion to either confirm or amend its decision

    LA GIUSTIZIA TRIBUTARIA TRA SPECIALITÀ ED ORDINARIETÀ

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    Il contenzioso tributario negli ultimi anni è stato in costante crescita ,sia dal punto di vista del valore economico, che del numero dei procedimenti; d'altronde la rilevante percentuale di ricorsi per Cassazione evidenzia con chiarezza come tale tipo di contenzioso , che nella sua specificità non è soggetto ad alcun limite di competenza, abbia ormai un suo ruolo autonomo da tutti riconosciuto. Alla vigilia dell’annunciata riforma della Giustizia Tributaria può pertanto essere opportuna una valutazione della problematica nell'ambito di una analisi sia economica, per ciò che attiene ai problemi di efficienza e di produttività del sistema (al fine di evitare o almeno di limitare i cd "fallimenti di mercato"), sia giuridica , in considerazione degli aspetti procedurali propri del sistema stesso; inoltre una comparazione con l'esperienza di altri Paesi che hanno giurisdizioni vicine alla nostra può facilitare la individuazione di best practices da utilizzare. In tale ottica complessiva si cercherà di evidenziare quali modifiche e nuovi meccanismi procedurali possono concorrere a migliorare la qualità del sistema, con particolare attenzione alla fase che precede il giudizio, la quale a nostro avviso riveste una rilevanza significativa

    Consumer-brand engagement: imprese ed agenzie a confronto

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    Il paper si inserisce nel filone di studi sul consumer-brand engagement (CBE) con l\u2019obiettivo di analizzare e confrontare le percezioni e le prospettive manageriali di due attori chiave del network della comunicazione di marketing: le agenzie di comunicazione e le imprese di marca. Attraverso interviste ad esperti, consulenti e manager (n=44), elaborate con il metodo della thematic analysis, la ricerca contribuisce a colmare un gap tuttora presente nella letteratura, che sino ad oggi si \ue8 maggiormente concentrata sull\u2019analisi del punto di vista del consumatore

    Strategie di consumer-brand engagement. Il punto di vista delle imprese e delle agenzie di comunicazione

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    Obiettivi del paper: Il lavoro si propone di studiare le strategie di consumerbrand engagement (CBE), sviluppando un originale framework integrato, basato sui punti di vista dei player appartenenti a due categorie chiave del communication network: le imprese inserzioniste (‘clicks-and-mortar’ e ‘pure play’) e le agenzie di comunicazione (tradizionali e digitali). Metodologia: Seguendo un approccio esplorativo ed induttivo di tipo qualitativo abbiamo condotto 44 interviste in profondità a esperti di marketing e di comunicazione (consulenti e manager). I dati qualitativi sono stati analizzati attraverso un’analisi tematica del contenuto. Risultati: I risultati mostrano similarità e specificità nelle prospettive manageriali rispetto al CBE in relazione alla categoria di appartenenza e all’orientamento al digital degli intervistati. Limiti della ricerca: Questo paper non è esente da limiti, soprattutto legati alla natura qualitativa ed esplorativa del lavoro. I risultati non possono essere generalizzati. Implicazioni pratiche: I risultati offrono utili suggerimenti ai diversi attori studiati (imprese ‘clicks-and-mortar’ e ‘pure play’, agenzie tradizionali e digitali) per migliorare l’efficacia delle strategie di CBE. Originalità del paper: Le precedenti ricerche sul CBE si sono concentrate soprattutto sull’analisi del punto di vista del consumatore. Focalizzando l’attenzione sui differenti tipi di imprese e agenzie, il nostro studio rappresenta il primo contributo accademico che mira ad approfondire il punto di vista manageriale all’interno di un framework concettuale che integra i diversi temi chiave relativi allo sviluppo delle strategie di CBE

    Online and offline integration in marketing communication. Delving into the business perspective

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    Literature about Integrated Marketing Communication (IMC) is still evolving, but lacks a systematic focus on online and offline integration approaches. This research aims to identify the key managerial issues related to online and offline integration within IMC and explore the existence of clusters of firms with consistent conducts and results. We carried out a survey with 124 large firms operating in Italy, running first exploratory factor analyses and then a non-hierarchical cluster analysis. The former highlight the nature of the implementation modalities of online and offline integration in IMC, the main types of advantages, and the different categories of barriers to such implementation. The latter results in two clusters of firms. Academic and managerial implications are presented along with future research directions

    Strategie di consumer-brand engagement. Il punto di vista delle imprese e delle agenzie di comunicazione

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    Il lavoro si propone di studiare le strategie di consumer-brand engagement (CBE), sviluppando un originale framework integrato, basato sui punti di vista dei player appartenenti a due categorie chiave del communication network: le imprese inserzioniste (\u2018clicks-and-mortar\u2019 e \u2018pure play\u2019) e le agenzie di comunicazione (tradizionali e digitali). Seguendo un approccio esplorativo ed induttivo di tipo qualitativo abbiamo condotto 44 interviste in profondit\ue0 a esperti di marketing e di comunicazione (consulenti e manager). I dati qualitativi sono stati analizzati attraverso un\u2019analisi tematica del contenuto. I risultati mostrano similarit\ue0 e specificit\ue0 nelle prospettive manageriali rispetto al CBE in relazione alla categoria di appartenenza e all\u2019orientamento al digital degli intervistati. Le precedenti ricerche sul CBE sono state concentrate soprattutto sull\u2019analisi del punto di vista del consumatore. Focalizzando l\u2019attenzione sui differenti tipi di imprese e agenzie, il nostro studio rappresenta il primo contributo accademico che mira ad approfondire le dimensioni del punto di vista manageriale all\u2019interno di un framework concettuale che integra i diversi temi chiave relativi allo sviluppo delle strategie di CB

    MR Imaging of Perianal Crohn Disease: The Role of Contrast-enhanced Sequences

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    The MR imaging protocol described by the authors includes contrast-enhanced T1-weighted imaging with fat saturation in all patients except those with poor renal function. Horsthuis et al demonstrated in 2009 the usefulness of contrast-enhanced MR imaging for determining disease activity. Contrast agent administration is also required in case of suspicion of neoplastic tissue complicating fistulas. The joint European Crohn\u2019s and Colitis Organisation\u2013European Society of Gastointestinal and Abdominal Radiology guidelines report that T2-weighted images and contrast-enhanced T1-weighted images are included in the MR imaging protocol for the evaluation of perianal CD. However, as we have demonstrated, an axial T2-weighted fast spinecho sequence with fat saturation, in particular the short inversion time inversion-recovery (STIR) sequence, is a valid alternative to postcontrast T1- weighted fat-saturated imaging, allowing the identification of the primary fistula and any secondary ramification

    Cardiorenal syndrome: the role of new biochemical markers

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    Cardiorenal syndrome is a pathophysiological heart and kidney disorder, in which acute or chronic dysfunction of one organ induces a damage in the other. It's a syndrome more and more often encountered in clinical practice and this implies the need to recognize the syndrome through biochemical markers with a good sensitivity and specificity, since its earliest stages in order to optimize therapy. In addition to widely validated biomarkers, such as BNP, pro BNP, creatinine, GFR and cystatin C, other promising molecules are available, like NGAL (neutrophil gelatinase-associated lipocalin, KIM-1 (kidney injury molecule-1), MCP-1 (monocyte chemotactic peptide), Netrin-1, interleuchin 18 and NAG (N-acetyl-β-glucosa-minidase). The role of these emerging biomarkers is still not completely clarified: hence the need of new clinical trials

    ETHICS AND AGING: FOCUS ON LIVING WILL FOR PATIENTS WITH DEMENTIA

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    Today dementia certainly represents a public health priority with a huge global impact on wordwide population. However, clinical and social issues related to demen-tia have long been marginalized. The actual high prevalence of dementias requires also to face issues from a bioethical perspective, regarding how to deal with demented patient\u2019s disposition. There are currently no specific guide-lines on the national territory regarding whether to draw up a living will by a patient with dementia, neither about the informa-tive role of physicians during the progres-sive story of the disease
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