45 research outputs found

    PLANNING PROCESS, BETWEEN EXPERT PROJECT AND COLLECTIVE ACTION

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    texte présenté au colloque annuel de l'AESOP Foundations, planning theory and method, planning and complexity - 24th AESOP Annual Conference, FinlandThe content of this paper concerns some recent evolutions of the planning process in France. Analyzing two study cases, we'll show that today, two types of process are coexisting and, in a way, confronting. The first one corresponds to the "classic" plan for which the project is the principal stage of a linear process. This linear plan is organized by two dominant actors, the contractor and the project manager. For the second, the project is not the main phase of a circular process which contains five main steps. This second emerging type questions the expert as the only authorized actor to establish the project. The project itself becomes second in regard to the definition of the term of the situation and the emergence of some "collectives of action" including all civil society. The described evolution is not yet the object of a precise knowledge which participates of the construction of project sciences. Our approach aims to contribute to project science

    L'ESPOIR D'UNE REPRISE ÉCONOMIQUE À PORT-SAÏD (ÉGYPTE) : UN RÔLE POUR LE TOURISME CULTUREL ET LE PATRIMOINE URBAIN

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    International audienceLa ville de Port-Saïd, fondée en 1859, fait partie de la série de villes qui rythment le parcours du canal de Suez et son nom dérive de Saïd Pacha, khédive qui autorisât le percement du canal. Sur la rive asiatique du canal, de l'autre côté par rapport à Port-Saïd, le quartier de Port-Fouad fut fondé plus tard comme zone résidentielle des employés de la Compagnie de gestion du canal et de ses trafics. La "Compagnie universelle du canal maritime de Suez" est créée en 1855 et les travaux de creusement du canal connectant la mer Rouge à la Méditerranée commencent en 1859, sous la direction de Ferdinand de Lesseps

    Social and spatial integration of the Guélizneighbourhood in the contemporary Marrakesh (Morocco)

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    International audienceNowadays, attention and interest in the development of ‘recent’ patrimonial spaces are rising. We are in a stage in which the statute of these assets is being reorganised, sometimes towards an awareness of the potential heritage value, sometimes not.In this article, we wish to take into consideration the complex regional approach to the spatialisation of the heritage, question which underlines the subjects of the appropriation of spaces by contemporary societies, the links between tourism and heritage, but also the interaction between spatial entities and collective imagination. We will try not to forget that, by its nature, the heritage we observe has direct links with urban policies – both those of heritage management and those of effective (sustainable) urban management – and the will of development. Beginning by picturing Marrakesh under its’ unconscious touristic light, we will progressively discover what the concept of historic urban landscape has given to enlarge the heritage panorama of that city. Using the example of the Guéliz neighbourhood, we aim to analyse the relationship and possible interactions between the specific spatiality of the so called ‘recent heritage’ and the one of the current city. The relationship, not yet fully assumed, between historicity and contemporaneity is the main topic of the existing quarters, which deal with the difference between the spatial order that produced them and the one they currently experience every day

    Il web, occasione di una nuova geo-grafia? Possibili interrelazioni tra virtuale e territoriale

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    International audienceIn questa sede ci permettiamo presentare una serie di brevi riflessioni che ci paiono collegate tra loro da una relazione imprescindibile e che si sviluppa, secondo modalità complesse ed a volte apparentemente difformi tra loro, intersecando lo spazio geografico reale - reale in quanto tangibile e materico - e quello dell'informazione legata ai sistemi informatici e quindi virtuale - spazio che comunque, essendo di fatto esistente anche se non tangibile e materico, è reale.Ci pare inoltre che quello che oggi viene propagandato, soprattutto da una stampa generica o semplicisticamente settoriale, come "rivoluzionario" spazio virtuale non sia altro che una mutazione, dovuta al supporto tecnologico, dello spazio comunicativo; mutazione in quello spazio ove si trovano e "viaggiano" - materialmente ma soprattutto immaterialmente - informazioni, sapere, competenze, visioni della realtà, riferimenti mitici, immaginario collettivo, credenze, fondamenta soggettive dei patti sociali. etc. - spazio che inoltre pare tenda a comporsi seguendo e riproponendo una struttura assai prossima a quella del sistema economico e geografico esistente e che quindi, pur introducendo delle assolute novità ed abbattendo i tempi ed i costi ci trasmissione dati, non appare come effettivamente rivoluzionario.Occorre qui segnalare immediatamente ai lettori che la nostra formulazione non deriva da lavori strutturati in corso bensì dal tentativo di mettere in relazione tra loro, e tra alcune delle nostre attività, delle sensazioni che frequentemente percepiamo e che, approfittando di questa occasione, cerchiamo di sistematizzare. Questo testo quindi propone delle letture che sono sostanzialmente delle aperture di interesse, degli spunti che desideriamo portare avanti, delle riflessioni che non sono ancora rigorosamente strutturate e quindi hanno delle basi un poco naif. Ci è sembrata opportuna questa sede - dove l'interazione diretta di tipo seminariale ci permette un'interscambio assai rapido ed un'eco immediata alle nostre ipotesi - per iniziare questo percorso di "lettura" integrata

    Patrimonio culturale e Mediterraneo, verso una definizione?

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    National audienceParlando di patrimonio, di siti naturali e culturali da preservare, da salvaguardare, da proteggere, ci si trova spesso di fronte all'idea – senza dubbio preconcetta-dell'esistenza di un mitico ed immutabile " luogo tecnico neutro " che includerebbe l'eredità culturale globale. Questa visione, diffusa con la migliore delle intenzioni, si scontra con una realtà assai più complessa, realtà che ci mette di fronte ad un'evidenza: uno spazio tecnico assoluto, obiettivo, super partes, non esiste né nel governo delle Nazioni né in quello del patrimonio culturale. Si tratta di luoghi inscindibili dal loro riferimento politico. I processi di patrimonializzazione e i sistemi di protezione del patrimonio sono espressione di un corpus sociale (quello che attribuisce un valore culturale ad un oggetto materico, sufficiente ad ultrapassare il suo valore funzionale e renderlo dunque degno d'essere volontariamente conservato e tramandato) e del potere politico in carica nello stesso momento (che assicura la gestione dei beni). Le nozioni di patrimonio culturale e di salvaguardia dell'eredità – indipendenti tra loro ma estremamente interconnesse-prendono vita, nelle loro configurazioni moderne, nell'Europa del XIX secolo e sono impregnate di positivismo che si risente anche nei loro svilupp

    I siti patrimoniali. Un’emergenza per gli insediamenti umani

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    International audienceQuesto lavoro intende prendere coscienza e, contemporaneamente, dimostrare conoscenza dei problemi posti dagli insediamenti umani contemporanei e dalle loro prospettive.Questo nella convinzione che sia urgente visto il deterioramento delle condizioni generali di habitat.Tra i vari problemi di habitat questo lavoro intende riflettere specificamente sul problema di conservazione degli insediamenti umani contemporanei e futuri. Ogni insediamento futuro avrà infatti un insediamento precedente cui fare riferimento, spesso fisico, con cui avrà sempre un legame simbolico "affettivo".In questa riflessione si assume che la progettazione/pianificazione degli insediamenti umani abbia come ruolo fondamentale il prendersi in carico le variabili che devono soddisfare le necessità reali, accettando anche di allontanarsi dalle frequenti ed abitudinarie azioni progettuali di risposta che sino ad oggi sono state fornite.L'assunto base di questo lavoro è il seguente: l'insediamento umano come tale è anche luogo patrimoniale. Si esclude, volutamente, ogni lettura del centro storico dato che non si ritiene possibile ne' utile considerare la parte storica rappresentativa dell'intero fenomeno urbano contemporaneo.Gli insediamenti umani cui ci rivolgiamo principalmente, per interessi e competenze, sono siti significativamente abitati. Per significativamente abitati si intendono siti ove si compiono abitualmente attività umane di relazione, non strettamente connessi a residenza, attorno alle quali si svolge un'azione sociale

    Tècniques modernes per a l’entelat transparent de pintures

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    En aquest article es descriu el procediment per realitzar un entelat transparent en dues pintures sobre tela del segle XVIII amb l’adhesiu sintètic Beva-film®. Per obtenir transparència i una correcta adhesió de les teles s’ha construït un aparell que permet un control molt precís i computeritzat tant de la pressió del buit com de la temperatura, substituint de manera efectiva la taula calenta i permetent un entelat perfectament transparent. Es tracta també el tema del muntatge de quadres sobre bastidors expansibles

    : Matériaux de cours issus des formations Mutual Heritage

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    Cet ouvrage fait partie du projet Mutual Heritage : from historical integration to contemporary active participation, un projet sur la patrimoine architectural et urbain récent dans le monde méditerranéen. Il rassemble des matériaux de cours issus d'une de ses formations

    Introduction

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    Introduction Établie en 2014 auprès de l’Université François-Rabelais de Tours, en partenariat avec l’Université d’Angers et la Mission Val de Loire, la Chaire Unesco « Fleuves et patrimoine/River Culture », est un dispositif académique qui vise à favoriser les collaborations scientifiques et pédagogiques autour de la thématique des espaces fluviaux, de leur diversité biologique, culturelle et paysagère (www.unesco-chair-river-culture.eu..

    A European intensive seminar to learn both spatial quality and the cooperation process

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    Town planning is closely linked with the national geographic and institutional context. Europeanization and globalisation are influencing planning but also planning education. The paper discusses how six universities from six different countries go into partnership to take into account this trend and elaborate a common pedagogic module through an intensive programme. The intensive programme achieves these objectives of the Europeanization of planning but also some specific ones which each university would not be able to achieve separately. The process of the intensive program itself pushes students to increase the quality of their proposals. It obliges students to work on unprecedented cases and to collaborat
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