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    GLI EFFETTI DELL’ACAMPROSATO SULLA RIMODULAZIONE DELLA TRASMISSIONE GLUTAMMATERGICA ECCITATORIA ED IL SUO IMPIEGO NEL TRATTAMENTO DEL CRAVING DA ALCOLISMO NEL TERRITORIO DELL’A.S.P. 1 AG

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    Secondo l’OMS definiamo l’alcolismo quel disturbo a genesi multifattoriale (bio-psico-sociale) associato all’assunzione episodica e/o cronica di bevande alcoliche con presenza o meno di dipendenza capace di determinare una sofferenza multidimensionale che si manifesta in maniera diversa da Soggetto a Soggetto. L’assunzione cronica di alcol modifica la normale attività neuronale attraverso il potenziamento dell’attività inibitoria del GABA e l’inibizione dell’effetto eccitatorio del Glutammato che induce il neuro-adattamento attraverso una over-espressione dei recettori del glutammato in modo da ripristinare l’equilibrio del sistema in presenza di alcol. Quando l’assunzione di alcol viene interrotta l’attività neuronale è caratterizzata sia da un aumento dell’eccitabilità dei recettori del glutammato sia dall’attività dei recettori NMDA che rappresenta invece la causa dei caratteristici sintomi dell’astinenza: le convulsioni. L’Acamprosato è un neuro modulatore specifico per il trattamento della dipendenza da alcol determinando il ripristino dell’equilibrio della trasmissione glutammatergica e l’inibizione dell’attività del glutammato agendo su due recettori: NMDA e mGluR5 rispettivamente ionotropico e metabotropico. Contrastando l’iperattività glutammatergica l’Acamprosato riduce il craving negativo e conseguenzialmente diminuisce l’incidenza, la severità e la frequenza delle ricadute. Nello studio clinico effettuato sono stati osservati 30 Pazienti reclutati nel territorio dell’A.S.P.1 di Agrigento suddivisi rispettivamente : > 9 Pazienti di cui 2 donne e 7 uomini presso il Ser.T di Sciacca, > 6 Pazienti di cui 1 donna e 5 uomini presso il Ser.T di Ribera, > 7 Pazienti di cui 2 donne e 5 uomini presso il Ser.T di Agrigento, > 8 Pazienti di cui 4 donne e 4 uomini presso il Ser.T di Canicattì. Riportiamo i dati di alcuni Pazienti reclutati e seguiti ambulatorialmente presso i Ser.T che erano già stati sottoposti a precedenti trattamenti farmacologici con GHB: * 4 Pazienti sui 30 – pari al 13,33% - esito negativo, * 9 Pazienti sui 30 – pari al 30 % - esito positivo, *17 Pazienti sui 30 – pari al 56,67 % - si sottoponevano per la prima volta alla terapia con Acamprosato. Ciascun Paziente è stato valutato mediante 2 questionari: OCDS (Obsessive Compulsive Drinking Scale) costituito da 14 item e SHORT SLEEP INDEX composto da 4 item. Tutti sono stati sottoposti a controlli seriati nel tempo che così abbiamo identificato: – T0 – prima dell’assunzione di Acamprosato; il primo follow –up al 4° mese – T1 - ed all’8 mese – T2 - il secondo. Per quanto riguarda la valutazione del craving si è osservato al T0 una percentuale dell’86,67% ricovero ed una del 13,33% ambulatoriale. Dove per ricovero si intende la percentuale di Pazienti che, rispondendo alle domande del test, ha totalizzato un punteggio relativo al craving >22, valore che richiede un monitoraggio costante da parte del Medico Responsabile del Ser.T e contemporaneamente anche di un maggiore supporto psicologico. Con il termine ambulatoriale si indicano tutti quei Pazienti il cui grado di craving risulta al di sotto dei valori considerati a “rischio ricadute” e tali da permettere al Paziente di proseguire un trattamento esclusivamente diurno ma che prevede comunque l’adeguato supporto psicologico all’interno del Ser.T. Al termine dell’odierno lavoro ed alla luce dei risultati ottenuti è innegabile l’efficacia dell’Acamprosato nel mantenimento dell’astinenza nei Soggetti dipendenti dall’alcol. Efficacia che si è manifestata riducendo il rischio di ricadute da un lato e, dall’altro per i ridotti effetti indesiderati registrati (la diarrea – il prurito) e per la notevole riduzione del craving negativo. Possiamo pertanto concludere dicendo che l’Acamprosato, associato ad un opportuno supporto psicologico, può senza dubbio rappresentare la terapia d’elezione che, certamente, in un futuro prossimo, sarà completata da altri supporti farmacologici-psicologici o altro per la riduzione/annientamento del problema: dipendenza dall’alcol

    Rilevazione statistica della diffusione e della conoscenza di sostanze dopanti, integratori e dell' Exercise Addiction

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    I benefici derivanti dalla pratica dell'esercizio fisico sono stati ampiamente documentati. Tuttavia, l’eccessivo ricorso alla attività fisica può condurre alla messa in atto di pattern compulsivi di allenamento che possono evolversi in una vera e propria patologia: l' exercise addiction. Studi recenti suggeriscono l'espansione di due fenomeni: il doping amatoriale e l'abuso di integratori per lo sport. Sono stati somministrati 686 test. I partecipanti allo studio sono stati scelti tra studenti di scuola media superiore, studenti universitari e frequentatori di ambienti sportivi. Il 42,5% degli intervistati dichiara di assumere sostanze per migliorare le prestazioni sportive e quindi di doparsi. Il 30,23% assume integratori. Una percentuale compresa tra il 35 e l'88,35 % dichiara di non conoscere le sostanze proposte.Il 15,8% dei rispondenti è a “rischio” di exercise addiction, il 71,7% è classificato come “sintomatico”. E' stata infine indagata quale possibile correlazione potesse esserci tra le variabili in esame. La statistica test X2 evidenzia che non vi è alcuna associazione , in altre parole non sembra esserci relazione tra il rischio di dipendenza dall' esercizio fisico e l'assunzione di sostanze. L'analisi dei dati raccolti suggerisce invece che vi sia un'espansione del fenomeno del doping in ambiente amatoriale e che vi sia una scriteriata e incongrua assunzione di integratori per lo sport. La presente ricerca suggerisce che occorre compiere interventi immediati sia a livello di informazione che di prevenzione , in cui al farmacista sia affidato un ruolo di primo piano

    Benefici e svantaggi delle eparine a basso peso molecolare

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    Premesse e Scopo dello studio: Le eparine a basso peso molecolare vengono utilizzate per la prevenzione e il trattamento della coagula- zione del sangue, l’obiettivo è quello di ridurre al minimo gli effetti collaterali in seguito alla somministrazione delle varie molecole. Metodi e Risultati: L’analisi stata effettuata presso il Dipartimento di Chirurgia Generale e di Urgenza dell’A.O. Ospedali riuniti Villa Sofia - Cervello, su un campione di circa 80 pazienti con età compresa tra i 35-80 anni, 50 sono di sesso femminile e 30 sono di sesso maschile, sono stati riscontrati dall'osservazione effettuata i seguenti effetti collaterali: per quanto riguarda la Parnaparina e la Bemiparina sanguinamento delle gengive durante il lavaggio dei denti maggiormente in soggetti anziani (3 donne); mestruazioni particolarmente abbondanti (7 donne); eccessiva perdita di sangue per tagli o piccole ferite (5 donne e 5 uomini); ematomi in sede d'inezione (in tutti i pazienti osservati). Conclusioni: Dalle analisi finali possiamo dedurre che la Parnaparina e la Bemiparina svolgono un’intensa e rapida dissoluzione di trombi che possono essersi formati nelle arterie o nelle vene mentre con la Nadroparina e con l’Enoxaparina non abbiamo mai osservato variazioni dell'A.P. E della P.T.T

    VARIAZIONE DELLA CARICA VIRALE HCV DURANTE IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CON BOCEPREVIR. STUDIO CONDOTTO PRESSO L’U.O.C. MALATTIE INFETTIVE DEL P.O. SANT’ANTONIO ABATE DI TRAPANI

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    Definiamo l’Epatite C come una patologia cronico-degenerativa a carico del fegato con esordio prevalentemente asintomatico, solo pochi pazienti infatti sono consapevoli di essere infetti per il manifestarsi di un episodio acuto (tra l’altro non molto frequente) caratterizzato dalla comparsa di ittero, dolore al fianco destro, sensazione di malessere e stanchezza e, segno predominante, un notevole aumento delle Transaminasi. I sintomi si possono presentare dopo due o tre mesi dall’infezione in corrispondenza del picco delle Transaminasi e della comparsa dell’HCV RNA in circolo. L’agente eziologico responsabile è un virus a singolo filamento di RNA e che presenta 6 diversi genotipi denominato HCV,trasmesso principalmente per contatto diretto attraverso il sangue infetto. Se il precedente approccio terapeutico prevedeva la somministrazione di agenti stimolanti il Sistema Immunitario quali il PEG- Interferone alfa associato alla Ribavirina, nuove frontiere terapeutiche hanno previsto l’introduzione di 2 farmaci che hanno un’azione diretta nei confronti dell’HCV; Boceprevir e Telaprevir. Questi “Agenti Antivirali Diretti” (DAA), inibendo la proteasi NS3/4A del virus, bloccano il ciclo replicativo virale

    Uso delle eparine a basso peso molecolare in chirurgia generale e d'urgenza

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    L’Eparina è un mucopolisaccaride estratto da alcuni organi quali il polmone, fegato e mucosa intestinale e si lega alla superficie delle cellule endoteliali. La sua attività biologica richiede la presenza di un cofattore plasmatico ad attività inibitrice proteasica [Antitrombina III], che inibisce i fattori proteasici della coagulazione formando con essi complessi stabili equimolari. In assenza di eparina, tali reazioni sono lente, mentre al contrario sono accelerate di quasi 1000 volte. Le molecole di Eparina sono altamente attive e si legano fortemente all’Antitrombina, determinando alterazioni conformazionali dell’inibitore: tali modifiche espongono il suo sito attivo per una più rapida interazione con le proteasi (i fattori attivati dalla coagulazione).L’eparina catalizza la reazione antitrombina-proteasi senza essere consumata e dopo la formazione del complesso, viene resa di nuovo disponibile per legarsi a nuova Antitrombina. Per comprenderne meglio l’azione occorre conoscere la genesi del trombo. Le eparine a basso peso molecolare vengono utilizzate per la prevenzione e la cura della malattia tromboembolica,si somministrano per inezione sottocutanea in specifiche aree del corpo in posizione distesa preferibilmente.Tutte le eparine a basso molecolare non sono comunque uguali ,presso l'Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello per una questione aziendale e di manegevolezza sono state acquistate le seguenti molecole:nadroparina,enoxaparina,parnaparina,bemiparina.(fig .2) Considerato il parere espresso dalla Commissione Tecnico - Scientifica (CTS) dell'AIFA nella seduta del 14 - 15 maggio 2013, che, dopo aver rivalutato le caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche delle eparine, limita l'applicazione del PHT per le eparine a basso peso molecolare e per l'eparina calcica alle sole indicazioni: "Profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) e continuazione della terapia iniziata in ospedale sia dopo intervento ortopedico maggiore che dopo intervento di chirurgia generale maggiore", escludendo dal PHT tutte le altre indicazioni; Le eparine a basso peso molecolare vengono utilizzate per la prevenzione e la cura della malattia tromboembolica,si somministrano per inezione sottocutanea in specifiche aree del corpo in posizione distesa preferibilmente. Su un campione di circa 80 pazienti ; con età compresa tra i 35-80anni, 50 sono di sesso femminile e 30 sono di sesso maschile; è stata somministrata l'eparina a basso peso molecolare a scopo profilattico alle ore 22.00 del giorno antecedente l'intervento allo scopo di allestire la migliore modalità di trattamento con minori effetti collaterali possibili. Qui di seguito viene riportata la media annuale di fiale utilizzate per molecola da cui si evince che due di esse sono le più utilizzate: la nadro e la enoxaparina; mediante l'osservazione diretta dei pazienti sono stati evidenziati i seguenti effetti collaterali per quanto riguarda la parnaparina e la bemiparina ;sanguinamento delle gengive durante il lavaggio dei denti maggiormente in soggetti anziani;mestruazioni particolarmente abbondanti; eccessiva perdita di sangue per tagli o piccole ferite ; ematomi in sede d'inezione. Non sono stati registrati effetti collaterali per le altre due molecole (Tab.1). Le evidenze rilevate da questo studio mostrano come con la somministrazione della nadroparina e della enoxaparina non si sono mai registrate alterazioni dell'attività A.P. e della P.T.T, con la somministrazione invece di parnaparina e di bemiparina osserviamo un comportamento di tipo fibrinolitico da parte di queste eparine ,diminuzione dell'A.P e un aumento della P.T.

    Efficacia del Suboxone nel trattamento delle tossicodipendenze: monitoraggio dei pazienti in terapia presso il Ser.T. di Marsala ASL N.9 (TP).

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    I SerT sono i servizi pubblici del SSN dedicati alla cura, alla prevenzione e alla riabilitazione dei soggetti con problemi conseguenti all'uso di sostanze stupefacenti che generano dipendenza.Presso il SerT di Marsala dove è stato effettuato lo studio, accertato lo stato di salute psicofisica dei soggetti, è stato attuato un monitoraggio delle patologie collegate agli stati di dipendenza dei pazienti.Successivamente sono stai definiti i programmi terapeutici individuali da realizzare direttamente, o in convenzione con strutture di recupero sociale, valutando periodicamente l'andamento e i risultati del trattamento con Suboxone sui singoli tossicodipendenti

    L'INTERVENTO DEL FARMACISTA NELL’EDUCAZIONE SANITARIA

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    Il fenomeno della diffusione delle sostanze di abuso tra i giovani ha assunto aspetti preoccupanti. Lo spaccio di droga avviene in tutte le strutture a cui accedono i giovani, nessuna esclusa e oggi anche nel web, una delle nuove frontiere del traffico illecito. All’interno di questo scenario la figura del farmacista ha dato contributi validi nella divulgazione, per tentare di salvaguardare la salute dei giovani anche attraverso la promozione diretta di campagne di educazione/sensibilizzazione che forniscano all’utente le informazioni necessarie a difendere la propria salute. Materiali e metodi: Abbiamo realizzato due conferenze inerenti l’informazione sulle sostanze di abuso e la nuova diffusione su Internet, presso le Scuole di Cefalù: Liceo Classico Mandralisca, e I.P.S.S.E.O.A Alberghiero. Nel questionario pre-conferenza sono state rivolte domande per indagare su quali fossero le reali conoscenze sulle sostanze di abuso da parte dei ragazzi e delle figure con cui normalmente si relazionano. Per il post-conferenza si puntava a capire,attraverso un altro questionario, se la visione nei confronti delle sostanze di abuso fosse cambiata dopo avere ascoltato i pericoli che si corrono. Risultati: Alla ricerca hanno partecipato 26 maschi di età compresa tra 16-24 anni con una prevalenza di età di 17 e 51 femmine di età compresa tra 16-20 anni con prevalenza di 17-18 anni. In pre-conferenza il 95% ha risposto negativamente alla domanda se ritenessero di avere una buona conoscenza sulle sostanze di abuso. Al quesito se avessero assunto sostanze di abuso, hanno risposto tutti no, tranne un ragazzo che però non ha specificato quale sostanza. Per quanto riguarda il post conferenza è stato chiesto se ritenessero positiva l’esperienza, hanno risposto tutti di si .Alla domanda se avessero adesso una maggiore conoscenza delle sostanze e dei loro pericoli, hanno risposto tutti di si, aggiungendo di essere più spaventati, dopo l’ascolto, all’idea di provarle. Conclusioni: Questo fa capire come i ragazzi agiscano da soli, cercando autonomamente informazioni su internet, proprio perché quasi sempre nessuno affronta con loro questi argomenti. Le differenze tra pre/post-conferenza, il 95% era all’oscuro sugli effetti delle droghe, sottolineano quanto sia importante la divulgazione della conoscenza in materia di sostanze d’abuso attraverso l’intervento del farmacista anello di congiunzione diretta con il cittadino verso una corretta educazione sanitaria. Questo sottolinea l’importanza della prevenzione sotto forma di informazione, specie se portata agli adolescenti, oggi sempre più vittime di falsi miti e della nuova frontiera dell’illegalità che si chiama Internet

    Statistical analysis of a survey about diffusion of binge drinking and drunkorexia among students in Palermo

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    Youth alcohol consumption is a major global public health concern. Previous reviews have concluded that exposure to alcohol marketing was associated with drinking initiation and higher alcohol consumption among youth. From January to May 2017, a survey has been conducted through administration of questionnaires about the diffusion of Binge Drinking and Drunkorexia among the students of Palermo. Test was administered, during school time, to 2331 students between the ages of 13 and 20. Regarding the analysis of the questionnaires, 97,8% of student declares to have drunk at least once: their first taste of alcoholic drink happens at the age of thirteen/fourteen. They prefer to drink at the disco or pub (48% disco; 22% pub) on Friday and Saturday evening (92%). 52% of students also declare to associate alcohol to cigarette smoking. Another important statistic is that 736 girls and 61 boys declare to prefer to restrict food intake in order to consume greater quantities of alcohol and to avoid weight gain. In order to evaluate youth alcohol consumption in a different contest, it was created an online survey thanks to Google forms. This study involved 500 young people from Palermo between the ages of 19 and 30. The extrapolation of data confirmed the same results of the questionnaires on paper. In this test, however, it was also evaluated the spreading of drink-driving (68,5%). The present survey suggests that there is an expansion of such practices in young population. In conclusion, it appears necessary to adopt measures of information and prevention to reduce territorial diffusion

    Gambling: spreading among students in Palermo

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    Adolescents represent a particularly high-risk group and they are also vulnerable to the development of gambling related problems. Thanks to technological advances in gaming industry (slot machines, video lottery terminals, casino-types games) new form of gambling are continuously appearing. With the purpose of having an idea about the spreading of gambling among the students of Palermo, a survey has been conducted through administration of questionnaires during the period from January to May 2017: this study involved 1622 students (686 boys and 936 girls) between the age of 14 and 19. In this survey it has been demonstrated that only 15% of students have never played; 36% declare they have played cards with money at least once in their life and 19% of them play lotteries and scratchers; some others have played sport betting (14%), bingo (7%), slot machines (5%), horse betting (4%). The money spent on a single day is between 1 and 10 euros (584 students); 530 teenagers spend 1 euro or less; 132 between 1 o and 100 euros; 16 students more than 100 euros/die. Moreover, most alarming is evidence indicating that there is a considerable number of students who have gambling players parents (father 18,65%; mother 16,4%; both of them 4,52%): this is considered an important vulnerability factor. The analysis of the picked data suggests that there is a widespread diffusion of gambling among the adolescent population. So, to conclude, the present research points out the need to complete immediate interventions on both levels of information and prevention
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