33 research outputs found

    Fabrateria Nova (San Giovanni Incarico - FR)

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    Le indagini di scavo realizzate nel mese luglio 2022 sono state condotte nel settore centrale della città antica di Fabrateria Nova, in corrispondenza di una traccia di forma grosso modo quadrata, individuata in fotografia aerea immediatamente a sud della strada basolata (all'altezza dell'angolo SO dell'edificio termale), dove le prospezioni geofisiche hanno evidenziato un’ampia anomalia di forma circolare. In particolare è stato ampliato lo scavo archeologico condotto nel 2021, mettendo in luce: - la prosecuzione verso est del muro perimetrale nord, in cementizio con andamento E-O (USM 386; nel saggio 2021 questo muro è denominato USM 369), che corre parallelo alla strada basolata, da cui dista m 2; il muro USM 386 è conservato a livello di primo spiccato o in fondazione; - una pavimentazione in cementizio a base litica (US 390), di colore bianco; - la prosecuzione verso est della fondazione della capanna (US -382; US 383) agropastorale moderna (parzialmente già messa in luce nel saggio 2021), che ha intaccato il muro perimetrale nord USM 386; - il muro in cementizio (USM 392), con andamento N-S, che separa l'Ambiente D dall'Ambiente A, rasato al livello del piano pavimentale poiché ricadeva all'interno del perimetro della capanna moderna

    Fabrateria Nova, Loc. La Civita, San Giovanni Incarico (Frosinone)

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    Le indagini archeologiche (4 - 29 luglio 2016), hanno consentito di mettere in luce l'Edificio A in blocchi, già individuato nel 2015, di chiarire il rapporto tra l'edificio e l'asse urbano glareato nord-sud (già restituito mediante fotointerpretazione) e di esplorare l'area ad est di questa strada, dove le tracce da foto aerea suggeriscono la presenza di un'altra grande struttura. È stato riaperto e ampliato verso Nord il saggio 2015, rimettendo in luce la fronte meridionale dell'Edificio A e il tratto di strada basolata con andamento E-W; è stata inoltre realizzata una trincea in direzione Est (m 4x7). L'ampliamento del saggio ha consentito di individuare: la prosecuzione verso nord del muro orientale (USM 148), il tramezzo USM 178 (in crollo e spanciato verso sud) con andamento E-O che divide in due vani l'edificio e si appoggia al muro orientale USM 148, la crepidine occidentale in blocchi (USM 174) della strada glareata che corre ad est dell'Edificio A. Asportato lo strato di humus è stato messo in luce uno strato (US 175) che copre sia l'area dell'Edificio A a nord del tramezzo USM 178, che il muro orientale dell'edificio. Il notevole spessore di US 175 nel settore occidentale del saggio non ha consentito di individuare la prosecuzione verso nord del muro ovest (USM 149), visibile solo per circa m 5. Il lato Est (USM 148 di cui si conserva la fondazione in cementizio - larga ca. m 0,60 - rasata in modo regolare) è stato individuato per una lunghezza di m 12,50. Sulla base della traccia in fotografia aerea e degli elementi di crollo individuati nel Saggio 2 del 2015, è comunque possibile ipotizzare che l'Edificio A abbia una lunghezza di circa m 14. L'Edificio A, che presenta un orientamento di circa 13°ovest, coerente con l'impianto urbano della città antica, è stato costruito su un'area con leggera ma costante pendenza verso Sud; pertanto, l'alzato in blocchi è maggiormente conservato nel lato meridionale (USM 147), lungo m 6,20 e con un'apertura di m 1,55 con soglia in calcare. Si può ipotizzare la presenza di fondazioni continue in cementizio, realizzate a gradoni per consentire la posa dei blocchi su piani orizzontali. L'apertura della trincea in direzione Est, in corrispondenza del tratto di crepidine US 174, ha permesso di individuare la strada glareata N-S e due strutture murarie in cementizio e blocchi (USM 185 e 186) relative ad un secondo edificio (denominato Edificio B), orientato secondo l'impianto urbano. La carreggiata stradale presenta una larghezza di 3,90 m; il marciapiede est è largo m 0,90, quello ovest m 1,10. In questo tratto l’ingombro totale della strada, compresi i marciapiedi, è di m 5,90. La crepidine est presenta una quota superiore (10 cm) rispetto alla crepidine Ovest, determinando così una leggera pendenza verso ovest della carreggiata stradale. Della pavimentazione stradale sono stati individuati alcuni lacerti; un approfondimento lungo la crepidine Est, dove la pavimentazione non era conservata, ha consentito di individuarne la preparazione (US 195) in sabbia argillosa pressata

    Archeologia nel paesaggio: la città di Rudiae

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    L’abitato messapico di Rudiae, uno dei più estesi della Puglia meridionale (ca. 100 ettari), si colloca circa 3 km a sud-ovest di Lecce, nell'area della così detta "Valle della Cupa", all'interno di un paesaggio agrario fortemente caratterizzato dalla presenza di muretti a secco che delimitano i vari fondi e che talvolta hanno anche funzione di terrazzamento. Il Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento conduce da oltre tre decenni una serie di ricerche volte alla conoscenza dello sviluppo storico-urbanistico dell'insediamento di Rudiae e ha redatto una restituzione aerofotogrammetrica finalizzata del centro antico e degli immediati dintorni. I saggi di scavo condotti nel settore nord-ovest del perimetro urbano, dove era evidente una anomalia orografica determinata da una buona conservazione in elevato della struttura difensiva, hanno fornito nuovi interessanti dati sulla struttura delle mura, su una torre angolare e sul fossato esterno

    Fabrateria Nova (San Giovanni Incarico - Frosinone)

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    Le indagini (luglio 2021) sono state condotte nel settore centrale della città antica, in corrispondenza di una traccia di forma grosso modo quadrata, individuata in fotografia aerea immediatamente a sud della strada basolata (all'altezza dell'angolo SO dell'edificio termale), dove le prospezioni geofisiche dell'Istituto Archeologico Germanico hanno evidenziato un’ampia anomalia di forma circolare. È stato messo in luce l’angolo nord-occidentale dell'ambiente visibile in traccia in fotografia aerea (ambiente A) e parte di altri due ambienti (B e C), pertinenti ad una domus tardo-repubblicana orientata secondo l’impianto urbano, e la fondazione di una capanna di forma circolare di età moderna. In particolare è stato individuato, per circa m 7, il muro perimetrale nord (USM 369) con andamento est-ovest parallelo alla strada basolata; all'interno del muro, realizzato in cementizio e conservato a livello di fondazione (spessore m 0,45), si nota la presenza di una apertura definita da stipiti in blocchi di travertino locale, che consente di accedere all'ambiente B. Individuati anche il muro ovest (USM 379) dell'Ambiente A ed il tramezzo (USM 373) con andamento est-ovest, che separa l'ambiente B, a nord, dall'ambiente C, a sud. L’ambiente A è caratterizzato da un pavimento a base fittile con motivo decorativo in tessere di mosaico bianche, costituito da meandri di svastiche alternati a quadrati con rosetta centrale; presente anche un emblema centrale, di cui si conserva soltanto il lato settentrionale. Il settore meridionale del pavimento è molto rovinato da una larga buca riempita di pietrame (US 362)

    Fabrateria Nova (San Giovanni Incarico - Frosinone)

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    Le indagini archeologiche (3–28 luglio 2017) - condotte nel settore centrale della città in corrispondenza di un incrocio stradale individuato in fotografia aerea - hanno consentito di mettere in luce la parte meridionale del cosiddetto Edificio B, già parzialmente riconosciuto nella campagna di scavo 2016. (Concessione di ricerche e scavi archeologici - D.L. 22.01.2004, n. 42, Artt.88-89

    Notizie archeologiche su Frosinone da una tesi di laurea degli anni Quaranta

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    Nell'articolo viene analizzata la tesi di laurea (inedita) della prof.ssa Luigia Valle, laureatasi nel 1947 all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una ricerca di argomento archeologico dal titolo "Il paese degli Ernici", relatore il prof. Roberto Paribeni. Nel lavoro di tesi, dopo un capitolo riguardante le fonti antiche sugli Ernici, viene affrontato il problema della viabilità; in particolare viene analizzato il percorso dell'antica via Latina a partire dal Compitum Anagninum, con uno studio approfondito degli Itinerari (Itinerarium Antonini, Tabula Peutingeriana), delle fonti medievali, dei cippi miliari conservati e pubblicati dal Mommsen nel CIL e dei resti ancora esistenti. In questo articolo è stata presa in considerazione quella parte della tesi di laurea riguardante Frosinone, andando a pubblicare il testo e commentare le informazioni – talvolta di prima mano – riguardanti la topografia della città. Un lavoro di comparazione tra il catasto Gregoriano dello Stato Pontificio (prima metà dell'Ottocento) e la versione dei primi anni del Novecento del catasto di Frosinone, ha permesso di posizionare con buona approssimazione una serie di rinvenimenti archeologici segnalati nel territorio immediatamente circostante la città

    Fabrateria Nova - Loc. La Civita, San Giovanni Incarico (Frosinone)

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    XI campagna di scavo archeologico didattico, su concessione (Ministero della Cultura, Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Servizio II, Prot. N. DG-ABAP|27/06/2023|DECRETO 854), 28 agosto-30 settembre 2023. A partire dalla campagna di scavo 2021 si è deciso di indagare una traccia di forma grosso modo quadrata, individuata in fotografia aerea in corrispondenza dell'angolo SO dell'edificio termale; in questa zona le prospezioni geofisiche hanno evidenziato un’ampia anomalia di forma circolare. Gli scavi hanno messo in luce la fondazione di una capanna agropastorale a pianta circolare, costruita probabilmente nel corso dell’Ottocento, in corrispondenza di alcuni ambienti pertinenti ad una domus tardo-repubblicana. Nella campagna di scavo 2023 è stato individuato un ampio ambiente di circa m 8x7, caratterizzato da un pavimento in cementizio a base calcarea, con file di inserti quadrati di colore nero. La superficie del pavimento si conserva solo a tratti perché intaccata dalle arature

    Fabrateria Nova

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    Le indagini archeologiche (4 - 29 luglio 2016), hanno consentito di mettere in luce l'Edificio A in blocchi, già individuato nel 2015, di chiarire il rapporto tra l'edificio e l'asse urbano glareato nord-sud (già restituito mediante fotointerpretazione) e di esplorare l'area ad est di questa strada, dove le tracce da foto aerea suggeriscono la presenza di un'altra grande struttura. L'apertura di una trincea in direzione Est, in corrispondenza del tratto di crepidine US 174, ha permesso di individuare la strada glareata N-S e due strutture murarie in cementizio e blocchi (USM 185 e 186) relative ad un secondo edificio (denominato Edificio B), orientato secondo l'impianto urbano. La carreggiata stradale presenta una larghezza di 3,90 m; il marciapiede est è largo m 0,90, quello ovest m 1,10. In questo tratto l’ingombro totale della strada, compresi i marciapiedi, è di m 5,90. La crepidine est presenta una quota superiore (10 cm) rispetto alla crepidine Ovest, determinando così una leggera pendenza verso ovest della carreggiata stradale. Della pavimentazione stradale sono stati individuati alcuni lacerti; un approfondimento lungo la crepidine Est, dove la pavimentazione non era conservata, ha consentito di individuarne la preparazione (US 195) in sabbia argillosa pressata
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