5 research outputs found

    Evaluating the impact of distance learning on gender-affirming healthcare competence: knowledge acquisition and satisfaction among healthcare professionals in Italy

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    BackgroundTransgender and gender diverse (TGD) individuals face significant healthcare barriers, with one of the most critical being the inadequate knowledge and skills of healthcare professionals (HCPs) in TGD health. To address this issue, we undertook a project to develop a distance learning course for all healthcare professions, encompassing a comprehensive range of topics related to TGD health issues.ObjectivesThis study aimed to evaluate the impact of a course on gender-affirming healthcare competence, with a focus on knowledge acquisition and satisfaction levels. The hypothesis was that participating in the course would enhance the participants' knowledge on the covered topics.MethodsA distance learning course, designed for all Continuing Medical Education professions, was conducted between March and September 2023. The course was structured according to the Problem-Based Learning methodology. We implemented a pre-test vs. post-test study design to evaluate the enhancement of knowledge, based on a set of Multiple Choice Questions (MCQs), and investigated users' satisfaction through the administration of a semi-structured questionnaire. We examined the pre- and post-course proportions of correct responses to questions, along with the mean score difference, categorized by learners' sex, age, and geographical area. Eventually, a Satisfaction Training Index was created.ResultsThe maximum capacity was reached, with 29,998 out of 30,000 available spots filled. Of those enrolled, 18,282 HCPs successfully completed the training. Post-test results revealed an increase in correct answers across all MCQs, with overall mean score rising from 48.8 to 68.0 (p < 0.001). Stratified analysis indicated improvements across all participant categories. A higher average increase among female (19.87) compared to male enrollees (17.06) was detected (p < 0.001). Both “over 55” and “46–55” age groups showed the greatest score increases compared to “35–46” and “under 35” groups, despite no significant differences in pre-test scores. Course satisfaction was high, averaging 4.38 out of 5. Top-rated aspects included “learning new concepts” (4.49), “accessibility” (4.46), and “platform functionality” (4.46).ConclusionOur research hypothesis was confirmed by the significant increase in knowledge going from pre-test to post-test and by the high level of user satisfaction. The obtained results serve as a foundation for planning additional professional education in TGD health

    Atti della IV Conferenza Nazionale delle Dottorande e dei Dottorandi in Scienze Sociali, 5-6 Settembre 2019

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    Abstract: Sono noti come User-generated Content (UGC) i dati prodotti dall’integrazione tra tecnologia e vita quotidiana, contenuti attraverso cui gli utenti, in maniera volontaria, esprimono opinioni e condividono esperienze (Kaplan e Haenlein, 2010). Di particolare interesse, per finalità legate alla ricerca sociale e valutativa, appaiono le valutazioni, comunemente conosciute come recensioni. Per l’analisi di questi dati, particolarmente utile può rivelarsi l’analisi del sentiment, nota anche come opinion mining (Liu, 2012). Il contributo è finalizzato ad avanzare la proposta di una cassetta degli attrezzi per la raccolta e l’analisi di user-generated content, che, facendo leva su un approccio integrato lessicometrico-ermeneutico all’analisi di dati testuali, si propone come strategia alternativa all’analisi totalmente automatizzata del sentiment

    Genitori e insegnanti per una alleanza educativa: un approccio multilivello e integrato alla survey per studiare gli effetti della relazione genitori-insegnanti sullo sviluppo e sull’apprendimento dei bambini nelle scuole italiane dell’infanzia

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    Il coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica dei figli assume particolare importanza dal momento che relazioni positive tra la scuola e le famiglie favoriscono l’apprendimento e fanno registrare effetti positivi sui risultati scolastici degli allievi (Koskinen et al. 2000; Fan & Chen, 200; Hoover-Dempsey et al. 2001; Epstein & Sanders, 2002; Pomerantz et al., 2007; Houtenville & Convey, 2008; McBride et al. 2009; Powell et al. 2010; Jeon et al., 2020). Il presente lavoro è stato svolto con la finalità di approfondire il tema del coinvolgimento scolastico delle famiglie e di studiare gli effetti che può generare sullo sviluppo e sull’apprendimento dei bambini nelle scuole dell’infanzia. Nella rassegna dei principali approcci di studio e ricerca del Parental Involvement, è stato assunto come principale riferimento teorico il modello proposto dalla sociologa Joyce Epstein (Epstein, 1987; Epstein & Sanders, 2002; Epstein, 2011; Epstein, Sanders & Sheldon, 2019) che enfatizza la cooperazione, la comunicazione e la condivisione di obiettivi tra insegnanti e genitori. Per rispondere alle domande di ricerca sono stati condotti due approfondimenti. Il primo è stato realizzato mediante analisi secondarie su dati raccolti dall’INVALSI nell’ambito della sperimentazione RAV Infanzia, che ha coinvolto circa 1.500 scuole italiane dell’infanzia (e 18.000 insegnanti circa) nella compilazione di appositi strumenti tra il 2019 e il 2020. Avvalorando i contributi di Lazarsfeld e della Columbia University, nello studio delle relazioni scuola-famiglia si è tenuto conto di più livelli di analisi. In particolare, è stato adottato un Approccio Multilivello e Integrato alla Survey (AMIS) (Mauceri, 2012). I risultati degli approfondimenti sui dati raccolti mediante il Questionario Docente si sono mostrati in linea con le evidenze empiriche disponibili, mettendo in luce una relazione positiva, sebbene di lieve intensità, tra la qualità dei rapporti con le famiglie e la percezione dei risultati dei bambini nello sviluppo e nell’apprendimento. Inoltre, adottare una prospettiva multilivello ha consentito di dare visibilità non soltanto alle opinioni al livello di singolo insegnante ma ha contribuito a fare luce sulla prospettiva del gruppo degli attori coinvolti e a misurare il peso di proprietà contestuali nell’analisi del fenomeno. Il secondo approfondimento è stato articolato in due fasi: in un primo step sono stati analizzati i testi prodotti da tutte le scuole partecipanti al fine di indagare i punti di forza nel coinvolgimento delle famiglie, classificando i principali temi a partire dal modello di Parental Involvement proposto da Joyce Epstein. In un secondo momento, ricorrendo alla strategia della survey in profondità, la base empirica è stata arricchita con una esplorazione in profondità delle esperienze delle scuole. Nello specifico, a partire dai risultati delle analisi di tipo quantitativo, è stato prima individuato un numero contenuto di scuole che si sono distinte per opinioni particolarmente positive da parte del gruppo insegnanti in merito ai rapporti con le famiglie e agli esiti dei bambini nell’apprendimento e nello sviluppo; successivamente, utilizzando un approccio interamente qualitativo all’analisi dei testi del RAV Infanzia, è stato possibile entrare nel vivo delle esperienze delle scuole ed elaborare un decalogo di buone pratiche per il coinvolgimento delle famiglie

    In between tra notizia e rivista. Valutazione e innovazione: un anno di divulgazione scientifica per la ricerca educativa

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    I processi di divulgazione scientifica hanno assunto negli ultimi anni un rilievo sempre maggiore nell’ambito della ricerca progettuale europea. La divulgazione è percepita come strumento prezioso per ridurre la distanza tra i luoghi in cui la ricerca scientifica prende vita e l’opinione pubblica. Il Progetto PON Valu.E – coordinato dall’INVALSI – è finalizzato a elaborare traiettorie sperimentali di sviluppo e innovazione per la ricerca valutativa ed educativa e, negli anni, ha rappresentato una dimensione di ricerca del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) del sistema scolastico italiano. Questo volume raccoglie in un’unica sede gli articoli e le riflessioni pubblicate su Valu.Enews (2017-2018), un esperimento divulgativo nato come newsletter telematica e, via via, evolutosi in un Research Magazine che offre contenuti Open Access sulle notizie e gli eventi caratterizzanti lo stesso progetto di ricerca e pubblica riflessioni e proposte scientifiche. I curatori e i collaboratori di questo volume si sono confrontati con costanza sui temi della valutazione delle politiche educative, con l’obiettivo di condividere le proprie riflessioni anche con le diverse audience che Valu.Enews ha saputo coinvolgere. Le tante “firme” di questo libro non provengono soltanto dal mondo della ricerca INVALSI e da quello della scuola, ma anche dall’università, dal terzo settore, dal settore cooperativo e dall’impresa, offrendo una rappresentazione articolata dei molti soggetti interessati alle politiche educative e alla loro relazione con una valutazione scolastica dal carattere pluralista
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