23 research outputs found

    Exploiting videos for science communication: the edulab experience

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    Nowadays, science communication and popularisation are part of a scientist’s everiday life because because divulgation disseminates scientific information to the general pubblic, helping himto under stand specific scientific subject and the advancements of research, as well as inspiring critical reflection, awareness and environmentally responsible behaviours. A team of scientists, researches and technicians of the IAS-CNR of Capo Granitola welcomed this challenge, founding the EDULab group. Its core activities are addressed in science divulgation and experimentation of innovative approaches using emerging digital technologies. Among a variety of science comunication products, videos have proved to be one of the best ways to litterally «immerse» the audience in scientific research and make the experience fun, in particular for non scientic audience and young people

    Bollettino on-line del progetto Ritmare

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    Il progetto all’interno del quale si è inserita l' attività "La scienza del Mare nelle scuole" è il Progetto Ritmare (La Ricerca Italiana per il Mare). Il progetto Ritmare è un progetto strategico per la ricerca sul mare in Italia, che vuole coniugare le risorse ambientali del mare con l’uso connesso alle attività produttive e allo sfruttamento energetico delle sue risorse, sviluppando tecnologie ed innovazione e, al tempo stesso, promuovendone la sua conoscenza e il rispetto. In tale contesto il progetto propone di sensibilizzare gli studenti delle scuole di primo e secondo grado alle scienze del mare, sperimentando un approccio multidisciplinare che unisca il mondo scientifico e tecnologico a quello didattico, attraverso l'uso di strumenti di comunicazione che vadano dalle forme artistiche ed espressive a quelle prettamente tecnologiche e multimediali

    The power of video in science communication: the EDUlab media production

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    Avvicinare la scienza e la ricerca alle persone, in ogni aspetto, significa avvicinare il pubblico a temi complicati, inspirando buone norme comportamentali di rispetto e tutela ambientale ma anche avvicinare la scienza a chi ogni giorno è in grado di decidere, attraverso i finanziamenti, quali lavori scientifici supportare. Proprio in coscienza di questo, negli ultimi decenni la scienza ha smesso di essere autoreferenziale, comprendendo che divulgare contenuti altamente scientifici a ad un pubblico non specialistico è fondamentale. Divulgare vuol dire creare quell’anello di congiunzione tra la ricerca scientifica più avanzata e il pubblico, significa saper capire il linguaggio spesso criptico dei ricercatori e di adattarlo senza stravolgimenti in qualcosa di comprensibile alle persone comuni. Con questa mission, nel 2015 nasce ufficialmente il gruppo “EDULab dell’IAS-CNR di Capo Granitola”, ovvero un laboratorio creativo di divulgazione scientifica in cui ricercatori, tecnologi e tecnici di varie discipline che condividono la passione di divulgare la scienza e i risultati da essa prodotti nei propri ambiti di competenza. Nel tempo, l’attività del gruppo si è consolidata, portando a numerosi risultati e ad un numero ragguardevole di progetti e programmi. Tra gli innumerevoli prodotti divulgativi sviluppati, l’uso dei media, ed in particolare dei video, si è rivelato uno strumento eccezionale di “comunicazione empatica” attraverso cui il pubblico riesce ad “immergersi” letteralmente nei contenuti proposti, recependo e facendo propri contenuti anche molto complessi. Nell’era del web e dei social-media, infatti, i video sono ormai lo strumento più veloce ed efficace per veicolare informazioni ad un’ampia fetta di popolazione

    OltreMare - Un progetto per il futuro della BiodiversitĂ  del Mediterraneo

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    Osservatorio e comunicazione. Questo progetto narra dello sguardo degli artisti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo sul lavoro di ricerca portato avanti dall’IAS - CNR (ex IAMC) riguardo all’osservazione e alla tutela della Biodiversità e costituisce uno strumento eccellente di comunicazione per un pubblico quanto mai ampio. La divulgazione della scienza è un’attività complessa e sicuramente necessita di competenze e attitudini multidisciplinari oltreché di motivazione ed entusiasmo. La comunicazione delle tematiche scientifiche, di per sè ostiche nella traduzione al grande pubblico, grazie alla forza e all’immediatezza tipica dell’espressione artistica diventa prodigioso spunto di riflessione e di osservazione, sia per i giovani che per la comunità intera. Grazie al progetto Osservatorio della Biodiversità Siciliana, sono state realizzate da partners con competenze istituzionali complementari , quali l’Accademia di Belle Arti di Palermo e l’IAS - CNR di Capo Granitola, delle azioni didattiche e creative di valore scientifico espresse con straordinaria forza e bellezza. La sinergia creata, nata da un rapporto consolidato ormai da tempo, ha portato ad uno scambio tra ricercatori e professori che si sono messi in gioco in uno sforzo congiunto per avvicinare le proprie competenze. In seguito ad un’intensa attività di coordinamento e pianificazione dei lavori, si è riusciti a portare avanti un progetto ambizioso e imponente, coinvolgendo moltissimi ambiti scientifici e altrettante cattedre, sensibilizzando così gli artisti ai temi della Biodiversità. Le opere prodotte, accompagnate da schede scientifiche, hanno dunque acquisito un valore, oltreché artistico, didattico, e restano come testimonianze oggettive, nel percorso culturale, per i visitatori dell’Osservatorio. Questa collaborazione conferma l’importanza e l’opportunità di unire arte e scienza per esaltare la percezione della ricerca scientifica da parte della comunità e ,ancora una volta, si conferma come, per fare “cose straordinarie”, siano più importanti i rapporti umani piuttosto che le competenze tecniche. A tal proposito, un ringraziamento sentito al Prof. Calogero Piro che, con passione e dedizione, ha reso possibile questa esperienza, e al gruppo di Comunicazione EDU Lab dell’IAS - CNR, che è stato, per me, un supporto indispensabile per la realizzazione di questo complesso progetto

    La Scienza e l'immaginario

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    L’attività di divulgazione della cultura scientifica ha un ruolo fondamentale sulla società, sia in termini di applicazioni innovative che di pianificazione dell’ambiente. I ricercatori dell’IAS-CNR di Capo Granitola operano da anni nell’ambito della diffusione della cultura scientifica, attraverso processi complessi e percorsi di divulgazione in partnership con istituti scolastici del territorio, realizzando attività seminariali, convegni direttamente nelle scuole, nonché visite didattiche guidate degli alunni nei laboratori dell’Istituto ed esperimenti interdisciplinari sull’ambiente marino. Tali processi divulgativi si sono sviluppati creando numerosi percorsi, in maniera per certi aspetti analoga a quella per cui dalla mescolanza dei tre colori fondamentali si è in grado di ottenere un numero pressoché illimitato di tinte diverse. Lo scopo di questa “mescolanza” è stato quello di ottenere un ventaglio di competenze e strumentazioni che consentissero di indagare i differenti aspetti dell’ecosistema marino da diversi punti di vista ed in maniera sinergica, tale da restituire un quadro il più ricco possibile di “tinte” e particolari. (Scienza e arte di Salvatore Mazzola) La Scienza e l'immaginario di Angela Cuttitta. Il progetto “La Scienza e l’Immaginario” nasce dalla collaborazione tra l’IAS - CNR di Capo Granitola e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, che attraverso un approccio multidisciplinare ha voluto sperimentare l’unione tra il mondo scientifico e quello artistico, mettendo i giovani artisti, attraverso proiezioni e seminari scientifici, nelle condizioni di scoprire il mondo dell’ambiente marino e degli ecosistemi in esso presenti. Il progetto è nato dalla consapevolezza di come sia necessario operare sul piano della diffusione e divulgazione della cultura scientifica nei più vasti contesti sociali, a partire dall’ambito scolastico. Le azioni divulgative mirano, infatti, a diffondere la conoscenza dei processi geologici, chimico-fisici, climatici e biologici in modo pervasivo, non limitato a singole categorie/settori. La funzione strategica di tali azioni è quella di stimolare idee ed iniziative nonché di sviluppare una maggiore sensibilità nei confronti dei fenomeni che ci circondano, quale presupposto essenziale per una corretta programmazione politico-gestionale. Lo spirito che ha mosso tutte gli attori del progetto è stato quello di sensibilizzare gli studenti nei confronti della tutela delle risorse marine proprie del loro territorio e di sviluppare e promuovere la cultura come volano dello sviluppo sostenibile, della pace e dell’integrazione sociale, in armonia con quanto indicato dal Consiglio Europeo di Lisbona 2000. Grazie al lavoro di docenti e di ricercatori, l’arte come forma espressiva si è rivelata uno strumento valido e innovativo di divulgazione della cultura scientifica e ha portato alla creazione di suggestioni sui ragazzi che hanno percepito e realizzato forme e armonie espresse in questa mostra. L’impegno per questa manifestazione rappresenta, quindi, un appuntamento importante con le forze vive siciliane nel campo delle scienze del mare segnatamente ad esperti di biologia, chimica, fisica ed al mondo fantastico dell’arte, al fine di esprimere con le varie tecniche pittoriche un momento di riflessione culturale

    Visita all'Osservatorio della BiodiversitĂ  marina e terrestre della Regione Sicilia - ORBS

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    Con il taglio inaugurale del nastro il 16 dicembre 2015, prende vita la struttura museale permanente dell'Osservatorio della Biodiversità marina e terrestre della Regione Sicilia che porta lo stesso nome del Progetto di Ricerca "ORBS – Sistema di comunicazione, informazione e diffusione dell'Osservatorio Regionale della Sicilia", intitolata il 21 dicembre 2018 al Dott. Sandro Fiorelli. Ad oggi, la struttura, è operativa presso la Sede Secondaria dell'Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAS – CNR) di Capo Granitola. Il progetto ORBS, finanziato da Regione Siciliana - Assessorato alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca - Dipartimento Pesca, con periodo di attività 2013 - 2015, si è concluso proprio con la realizzazione della struttura museale; l'Osservatorio è stato istituito dall'Assessorato del Territorio e dell'Ambiente della Regione Siciliana nell'ambito di un accordo quadro con ARPA, ISPRA e CNR. Grazie al progetto ORBS, docenti e allievi dell'Accademia di Belle Arti di Palermo e il personale CNR – IAS (ex IAMC) S. S. di Capo Granitola, hanno collaborato sinergicamente permettendo di realizzare delle azioni didattiche e creative di valore scientifico espresse con straordinaria forza e bellezza. Ricercatori e professori si sono confrontati al fine di combinare le proprie competenze riuscendo nel progetto ambizioso di coinvolgere e fondere i diversi ambiti scientifici sensibilizzando gli artisti ai temi della Biodiversità. Le opere prodotte, corredate da schede scientifiche, hanno oltre al valore artistico un aggiunto valore didattico. L'apertura della sezione espositiva dedicata alla diffusione e alla comunicazione della biodiversità rappresenta da un lato l'importante tappa conclusiva del progetto, dall'altro l'inizio di un percorso mirato alla diffusione della biodiversità verso il mondo giovanile, le scuole e per tutto il territorio. Questa strepitosa collaborazione "CNR – Accademia di Belle Arti di Palermo" conferma l'importanza e l'opportunità di unire arte e scienza per esaltare la percezione della ricerca scientifica da parte della comunità. La divulgazione della scienza è un'attività complessa e sicuramente necessita di competenze e attitudini multidisciplinari oltreché di motivazione ed entusiasmo. La comunicazione delle tematiche scientifiche, di per sé ardua nella traduzione al grande pubblico, grazie alla forza esplicativa dell'arte, diviene opportunità di riflessione, osservazione, confronto per le comunità di visitatori. Il coordinamento delle visite delle scuole di ogni ordine e grado, Enti Pubblici, Comunità Scientifica, Cariche Istituzionali, Delegazioni di Politici Italiani e Stranieri, Associazioni Culturali, Associazioni No-Profit di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Organizzazioni di Volontariato, Onlus, pubblico in generale, presso ORBS, è affidato al qualificato personale (tecnici, tecnologi e ricercatori) dell'IAS – CNR S. S. di Capo Granitola, che gestisce in prima persona i visitatori nel percorso didattico e promuove il valore della divulgazione scientifica perseguendo la terza missione degli Enti di Ricerca, attraverso l'applicazione diretta, la valorizzazione e l'impiego della conoscenza

    Oltre il Segno/OltreMare

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    La realizzazione di un volume contenente le incisioni scelte all’interno della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, coordinata dai Proff. Giovanni D’Alessandro e Riccardo Mazzarino rappresenta motivo di orgoglio e di soddisfazione per la nostra Istituzione che costruisce i percorsi didattici dei propri corsi a partire dall’esperienza laboratoriale. L’incisione grafica è tra le tecniche artistiche più antiche ma nel contempo più contemporanee. La gestualità intrinseca al segno, che si manifesta nella carta, svela universi della visione inaspettati.(Mario Zito - Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo) Il segno è il risultato di un gesto a volte deciso, a volte contorto, a volte leggero, i cui risultati spesso sono inattesi e sorprendenti. Il volume contiene esemplari di incisioni fortemente caratterizzanti della scuola di Grafica d’Arte che vanta all’interno del proprio corso di studi docenti-artisti che consapevoli della ricchezza del loro bagaglio esperienziale offrono agli studenti gli strumenti necessari per far sì che l’arte del saper fare artigianale, si trasformi in mera poetica artistica

    Sistema informativo e gestione di contenuti e servizi dell’Osservatorio della Biodiversità della Regione Sicilia in seno al progetto “Sistema di Comunicazione, Informazione e Diffusione della Osservatorio Regionale della Biodiversità della Sicilia”

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    In seguito ai preoccupanti dati relativi al tasso globale di perdita di biodiversità, che comporta il collasso di molti ecosistemi, le Nazioni Unite hanno proclamato il “Decennio della Biodiversità” il periodo compreso tra il 2010 e il 2020, allo scopo di promuovere l’implementazione di un piano strategico che sia in grado di promuovere la biodiversità a diversi livelli, anche alla luce del prossimo EXPO 2015 che ha tra i temi principali proprio il concetto di biodiversità nei suoi vari aspetti. Il Decennio della Biodiversità ha come focus il raggiungimento di 5 obiettivi principali, tra cui “Migliorare l’implementazione del Piano attraverso la progettazione partecipativa, la gestione delle conoscenze e la costruzione di capacità”. Proprio in considerazione di suddette priorità, l'educazione e la comunicazione ambientale sono considerate un volano per una maggiore consapevolezza del valore ecologico dell'ambiente e della società. In Europa, già con la direttiva 90/313/CEE (oggi 2003/4/CE) e il Trattato di Maastricht (1992), ed in seguito a livello internazionale con la Convenzione di Aarhus del 1998, si sancisce il diritto di informazione e partecipazione delle comunità alle tematiche di carattere ambientale. L’importanza dell’educazione e dell’informazione ambientale, quale strumento per coinvolgere la società civile nella tutela e valorizzazione dell’ambiente, è stata affermata per la prima volta con la Dichiarazione di Stoccolma (1972) e successivamente, nel rapporto Brundtland (CMAS, 1987). Durante la Conferenza di Rio de Janeiro (1992) e il Vertice Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile a Johannesburg (2002), si afferma che l’educazione e l’informazione ambientale possono accrescere la consapevolezza sui problemi dell’ambiente e della natura, promuovendo comportamenti eco-compatibili e cambiamenti nello stile di vita dei singoli individui e delle comunità

    Le scienze del Mare nelle Scuole nell’ambito del progetto Ritmare: la divulgazione

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    Il progetto all’interno del quale si è inserita l' attività "La scienza del Mare nelle scuole" è il Progetto Ritmare (La Ricerca Italiana per il Mare). Il progetto Ritmare è un progetto strategico per la ricerca sul mare in Italia, che vuole coniugare le risorse ambientali del mare con l’uso connesso alle attività produttive e allo sfruttamento energetico delle sue risorse, sviluppando tecnologie ed innovazione e, al tempo stesso, promuovendone la sua conoscenza e il rispetto. In tale contesto il progetto propone di sensibilizzare gli studenti delle scuole di primo e secondo grado alle scienze del mare, sperimentando un approccio multidisciplinare che unisca il mondo scientifico e tecnologico a quello didattico, attraverso l'uso di strumenti di comunicazione che vadano dalle forme artistiche ed espressive a quelle prettamente tecnologiche e multimediali

    Behavioral perception and brain mechanism for processing Affective Touch appear to be altered in Disorganized compared to Organized attachment.

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    Introduction : The emotional aspect of touch has been called “Affective Touch” (AT), a term capturing tactile processing with a hedonic, motivational and social significance (e.g. affiliative behaviors or mother-infant bonding). AT is driven by C-Tactile (CT) fibers that are present in hairy skin and respond specifically to slow, gentle touch (McGlone et al., 2014). CT fibers project to a neural network including the insular cortex and other areas involved in the social domain (Morrison, 2016). The perception and the neural processing of AT appear to be modulated by psychological factors such as attachment patterns (Krahé et al., 2018); despite this, nothing is known about the Disorganized attachment dimension. Our study aims to compare the perception and brain esponses to AT in a sample of adults classified as having a Organized (OA) or a Disorganized attachment (DA). Methods : 46 OA and 17 DA individuals (as coded via Adult Attachment Interview) underwent a behavioral tactile procedure for basic somatosensation (comprising Von Frey Monofilaments, 2PD, and thermal sensitivity) and a psychological assessment (including SCL-90-R and PID-5). AT perception was measured applying Affective (AS) and Neutral Stimulations (NS) with a watercolor brush on the forearm, respectively at 3 or 30 cm/s; pleasantness ratings for AS and NS and a index of preference (AT index) were collected. A randomly selected subset of 12 OA and 8 DA underwent also a fMRI block design, during affective and neutral tactile stimulations (four run of 5 repetitions of AS and 5 repetitions of NS each), in addition of two resting-state sessions for a functional connectivity analysis (fc-fMRI). Results : No differences emerged for somatosensation and psychological scales. A MANOVA on AS and NS ratings showed that DA vs OA reported lower ratings for AS and no difference for NS. A t-test on AT index showed that DA vs OA preferred NS. A fMRI F omnibus contrast revealed the involvement of posterior insula (PI), somatosensory primary cortex (S1), supramarginal gyrus (SMG) and amygdala during AS and NS. A 2 (OA vs DA) x 2 (AS vs NS) mixed factorial ANOVA on hemodynamic responses showed an effect of stimulation, with higher activation for NS in PI, S1 and amygdala, and an effect of group, with DA showing higher activation in amygdala. An interaction in amygdala showed higher activation for NS vs AS in DA, but not in OA. fc-fMRI showed connectivity between PI and SMG and PI and S1. Discussion : Results showed that DA perceived AT as less pleasant and preferred NS compared to OA, suggesting that adults who experience difficulties in the ways to relate to others in the affectivity domain, and, in particular, referring to attachment history, are specifically impaired in AT perception, but not in other basic functions of somatosensation. Altered AT perception appeared to be also mirrored by differences in brain mechanism for processing AT. In fact, we found a higher activation in amygdala for AS and NS in DA compared to OA, suggesting different mechanisms for coding motivational and hedonic aspect of AT. Further studies are needed to understand whether this atypical response to AT refers to attribution of a negative or positive value to these stimuli
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