28 research outputs found

    Favole del reincanto.

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    The current rise of neo-fascism in the Western world calls for an historical analysis linking modern monist ontology, disenchantment, colonialism and totalitarianism

    Gli altri romantici

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    Starting from Walter Benjamin\u2019s consternation faced with the works of the Coll\ue8ge de Sociologie, and from the apparent political \u201cdouble life\u201d of some important thinkers of the 20th century, the paper explores a subtle genealogical affinity between fascism and the libertarianutopian-communist revolution. Troublesome as it feels, this affinity stems from a common background in Romanticism, and needs be deeply researched if we refuse to abandon the possibility of an anti-modern critic of the contemporary world. More specifically, the paper enquires different attitudes towards the possibility, and the means, to re-enchant the world

    Favole del reincanto. Molteplicit\ue0, immaginario, rivoluzione.

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    Sogni, ninfe, demoni, fantasmi, miti, percorsi non ordinari di esperienza, conversazioni con animali e montagne, insegnamenti impartiti da piante, efficacia simbolica: l\u2019incanto \ue8 scomparso dalle nostre vite. Chi si azzarda a menzionarlo viola i pi\uf9 basilari canoni epistemologici che reggono il nostro mondo ed \ue8 subito squalificato come ignorante o folle. Suscita sospetto, per\uf2, che il tab\uf9 dell\u2019incanto entri in azione proprio quando il processo storico della modernit\ue0 comincia a produrre spettri e incubi su scala industriale: il mondo si popola di fantasmi e nessuno ne pu\uf2 pi\uf9 parlare. Perfino il pensiero rivoluzionario si \ue8 conformato a questo precetto, abbandonando l\u2019immaginario alla violenza e alle ubbie del fascismo: un errore storico enorme, perch\ue9 ha comportato la smobilitazione di intelligenza e sensibilit\ue0 dal terreno pi\uf9 cruciale per qualsiasi forma di cambiamento. Unendo archeologia della modernit\ue0, antropologia e yearning, questo libro analizza il nesso che lega disincanto e totalitarismo; osserva gli effetti rovinosi che esso ha prodotto sulla vita di umani e non umani; e tratteggia un modo altro di pensare la rivoluzione, la molteplicit\ue0 e il rapporto con l\u2019immaginario, il preindividuale e l\u2019invisibile

    Primo e i suoi fratelli: Il sistema nominale konzo fra due modi d’individuazione

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    Among the Bakonzo of the Rwenzori, Uganda, each new-born is granted a name indicating his or her birth order, following the siblings previously born of the same mother. Such a name does not serve as a label attached to someone’s specificity and uniqueness, that is, to someone’s individuality. Rather, it is a description of the person’s relative position within the uterine descent group, a position which is – therefore – common to many persons. Other names are attached to each Mukonzo, either at birth or later in life, according to biographical circumstances, new relational positions, personal characteristics and religious affiliation. The konzo naming system contributes therefore to a «relational individuation» and nowadays reflects the new tensions that arise at the intersection between different anthropo-poietic systems.Fra i Bakonzo del Rwenzori, Uganda, a ogni nuovo nato viene attribuito un nome che ne indica la posizione di nascita in relazione agli altri fratelli o sorelle già presenti nella discendenza materna. Il nome non è quindi l’etichetta della specificità e dell’unicità dell’individuo ma la descrizione di una posizione relazionale all'interno di un gruppo di discendenza uterina ed è dunque comune a molte persone. Altri nomi vengono poi aggiunti, nel corso della vita, in base agli eventi biografici, alle nuove configurazioni relazionali, alle qualità individuali e all’appartenenza religiosa. Il sistema nominale konzo contribuisce dunque a una «individuazione relazionale» e in esso si riflettono, in questi anni, le nuove tensioni che emergono nell’incrocio fra differenti logiche antropopoietiche

    We shall live again: i fantasmi, la violenza, l’utopia. A proposito dei fantasmi di Avery Gordon.

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    Recesione di "Cose di fantasmi. Haunting e immaginazione sociologica" di Avery Gordon (DeriveApprodi, Roma 2022

    La forma di sensi.

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    Le diverse costruzioni culturali dei "cinque sensi" e le loro implicazioni

    Atmosfear.

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    Effetti della comunicazione mediatica e dell'uso del terrore sull'andamento della sindemia da covid-19 in Italia

    Recensione di L\u2019architettura dell\u2019umano. Aristotele e l\u2019etica come filosofia prima, di Claudia Baracchi (Vita e Pensiero, Milano 2014).

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    Presentazione critica del volume e analisi delle affinit\ue0 fra l'interpretazione di Aristotele proposta da Claudia Baracchi e alcune delle zone di riflessione dell'antropologia contemporanea
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