83 research outputs found

    Raccontare altri spazi: anelli narrativi e disturbi psichici nella narrativa di Simona Vinci = Telling of Other Spaces: Narrative Rings and psychic illness in Simona Vinci's Narrative

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    Questo studio sostiene la tesi che gli spazi manicomiali rappresentano un percorso attiguo a quello dei lager perché le proprietà assimilative della costruzione narrativa e del cronotopo del lager rispetto a quelle che definiscono lo spazio d'isolamento e abbrutimento non sono, pace Primo Levi, così diverse. La disamina del romanzo La prima verità di Simona Vinci segue quindi le coordinate teoriche disegnate da Michel Foucault in Espaces autres e termina con delle considerazioni riguardanti la struttura empatica del personaggio non-fictional. Le conclusioni confermano una interiorizzazione vinciana della lezione foucaultiana, evidente nell'utilizzazione di spazi consegnati a chi legge dopo un processo di iper-costruzione straniante.This study supports the thesis that spatial notions connected to mental hospital spaces represent a path adjacent to that of the concentration camps. By virtue of the assimilative properties of the narrative construction and the chronotope of the concentration camp we can compare such space to that of isolation and brutalization in the mental asylum which are not, pace Primo Levi, so different. The examination of Simona Vinci's novel La prima verità follows the theoretical coordinates drawn by Michel Foucault in Espaces autres and ends with considerations regarding the empathetic structure of Vinci's non-fictional character. The conclusions confirm the author's internalization of Foucault's lesson, evident in the use of spaces provided to the reader after a process of alienating hyper-construction

    “Non Sono Una Madre Come Si Deve”: Fabrizia Ramondino’s Terremoto Con Madre E Figlia

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    Using the interruption of menstruations in the mother and still absent in the daughter as physical evidence of the broken relationship between the two women protagonists of Terremoto con madre e figlia, my reading of the play reflects on the economy of such relationship. The mother historicizes the years of feminist and political commitment and her dedication to teaching through the presence of her daughter who completely refuses her mother’s teachings. Yet, the presence of the daughter serves as an alibi – from another dimension – for the author to autobiographically reflect on the horizon of the most important events of her existence. Relational contingency allows the mother to build her personal testimony of the Utopia of the Sixty-eight

    "Io che mi racconto": il romanzo del divenire. "In contumacia" di Giacoma Limentani

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    "Io che mi racconto": il romanzo del divenire. "In contumacia" di Giacoma Limentan

    Italian Bourgeoisie: A still existing "Equivoco"

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    This introduction tackles the history of usage of the term 'bourgeoisie' in Italian culture and his main critics/scholars. Especially critical of its application to the rising Italian "class media" was Benedetto Croce whose 1931 essay on the topic is here analyzed and discussed vis-a-vis Alberto Banti's studies on Italian bourgeoisie (see Storia della borghesia) as a way to pave the presentation of the essays composing the volume edited by myself

    Simona Vinci, in Encyclopedia of Italian Literary Terms

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    Literary Entry for writer Simona Vinc

    Elsa Morante e l'eredità proustiana

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    La preoccupazione di Elsa Morante che il genere romanzesco fosse in agonia per via della preferenza degli autori italiani per la pagine breve la spinse alla composizione di quello che lei stessa definì " l'ultimo romanzo della terra ... Volevo anche che il romanzo contenesse tutto cio che era stata la sostanza del romanzo dell'Ottocento: i parenti poveri, quelli ricchi, le orfanelle, le prostitute dal cuore generoso ..." (Elsa Morante, Opere, I Meridiani, a cura di Carlo Cecchi e Cesare Garboli, Milano: Mondadori, 1988, LVII). Le sottili implicazioni di un tale discorso, che, mentre sembra sfiorare esclusivamente il contenuto tematico del tessuto narrativo, adombra più suggestive trasformazioni e manipolazioni stilistiche nell'ipotesto, dal quale emerge un raffronto intertestuale con l'opera proustiana che si contrappone all'indirizzo della precedente critica, per trarre spunti e stimoli di indagine

    L'atroce smacco della madre

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    recensione al romanzo La figlia oscura di Elena Ferrant
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