6 research outputs found
Banca dati di serie storiche relative alle concentrazioni di azoto nelle deposizioni atmosferiche, nei laghi e nei corsi d\u27acqua
In the Water Framework Directive (Directive 2000/60/EC), hydrographic basins are the management units, implicitly assuming that water body pollution is due to sources within the catchments. However some pollutants may reach a river basin from distant sources, by long-range atmospheric transport. Besides many micropollutants, nitrogen is the most relevant pollutant that can reach a water body in relevant quantity by atmospheric transport. In this deliverable we (1) discuss the importance of atmospheric deposition of nitrogen, (2) estimate the nitrogen quantity that reaches through atmospheric deposition one specific lake in one of the InHabit study regions, namely Lake Maggiore in Piedmont, and compare the results with published data on other lakes in Sardinia, (3) provide long-term data on nitrogen concentration in both atmospheric deposition and water bodies in both InHabit study regions (Sardinia and Piedmont), to be used in a further deliverable to test the statistical significance of temporal changes and to model catchment responses. In the first part, the topic is discussed in a general way and an overview is given to the distribution of nitrogen deposition in Italy using data collected by another EU-funded projects, namely the LIFE project "FutMon" (Further Development and Implementation of an EU-level Forest Monitoring System). In part 2, nitrogen inputs from human population and atmosphere are calculated for Lake Maggiore in 2007. Lake Maggiore is not an InHabit lake, but is very close (less than 1 km) to the InHabit Mergozzo Lake. The evaluation on the complete N budget of InHabit lakes is not possible within this project because monitoring data covering the inflow streams are not collected within the project, and because the hydrology of some lakes, like Lake Sirio, is strongly influenced by submersed inflows. However, as regards the two nitrogen sources, the general pattern described for Lake Maggiore can be extended to other lakes, to explore the relative importance of nitrogen atmospheric input in one of the study areas, the Piedmont region. LIFE 08 ENV/IT/000314 ‐ INHABIT Deliverable I2d5 3 For what concern Sardinia, nitrogen budget was calculated in the 1990\u27s for some man-made lakes, and the results were published. We selected in particular lakes Medio Flumendosa and Mulargia, two reservoirs in central Sardinia, the catchments of which are interested by human activities at different degree. The results show that, in spite of the population living in the catchment, the atmospheric deposition corresponds to the triple of the nitrogen input from population that reaches the Lake Maggiore in 2007. Lake Maggiore catchment is located in the area most affected by the deposition of nitrogen. An attempt was also done to compare nitrogen deposition on lake catchments in Sardinia with the amount of nitrogen reaching the lakes through their inlets. The results are very preliminary, but the amounts were comparable. The results obtained on these lakes cannot be directly transferred to the InHabit lakes, even if they were obtained on lakes very close to the InHabit sites. These results are simply used to underline the relative importance of atmospheric deposition of nitrogen compounds versus local and/or specific sources. The third part of this deliverable include a collection of nitrogen data series to be used for subsequent elaboration. Long-term data were collected for 2 lakes, 18 streams rivers and 7 deposition sampling stations in Piedmont, where nitrogen deposition is more relevant. In this dataset we only collected nitrogen concentrations from streams and river data relatively close to the InHabit study lakes, i.e. in the Orco/Chiusella and Ticino river basins, the formers being close to lakes Serr?, Candia and Viverone, and the latter including lakes Morasco and Mergozzo. Streams were also selected in order to have minimal human disturbance: only small villages and mainly forested watershed, with extensive agriculture. In Sardinia, where nitrogen deposition is markedly lower, 3 lakes and 2 deposition sampling stations were considered. No stream nitrogen data series was collected in Sardinia. This is mainly to due the low number of long-term data series available, and the different nature of river catchments LIFE 08 ENV/IT/000314 ‐ INHABIT Deliverable I2d5 4 in Sardinia. In effect in Sardinia almost completely forested watershed are rare, and the streams draining them were not systematically analyzed for long periods, as priority was given to more polluted rivers and streams. However, notwithstanding the different number of sites available in the two regions, the collected data are sufficient for trend analysis and for comparing the two study regions.Nella Direttiva Quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/EC), le unit? di gestione dei corpi idrici sono i bacini idrografici, e questa scelta assume implicitamente che gli inquinanti che raggiungono i corpi idrici siano prodotti nei loro bacini imbriferi. Tuttavia esistono anche inquinanti che possono raggiungere un bacino fluviale attraverso le deposizioni, dopo essere stati emessi nell?atmosfera a distanze anche considerevoli. Questo avviene per diversi microinquinanti di sintesi, ma anche per l?azoto, che pu? raggiungere i bacini fluviali in quantit? rilevanti (anche dell?ordine delle migliaia di tonnellate annue) attraverso le deposizioni atmosferiche. Questo deliverable si compone di tre parti: 1) una parte introduttiva sull?importanza dell?azoto nelle deposizioni, in particolare nell?Italia settentrionale e in Sardegna; 2) una stima della quantit? di azoto che pu? raggiungere, attraverso le deposizioni atmosferiche, un corpo idrico situato in una delle regioni di studio del progetto InHabit. La scelta ? caduta sul Lago Maggiore, in Piemonte, che non ? un lago inserito nel progetto InHabit, ma si trova in prossimit? del Lago di Mergozzo incluso nel progetto. La scelta di questo lago ? stata dettata dall?ampia disponibilit? di dati di monitoraggio per un periodo abbastanza lungo da permettere una stima della variazione temporale. Uno studio simile non ? possibile per i laghi InHabit, perch? il campionamento previsto dal progetto non comprende gli immissari; inoltre alcuni laghi (come il Sirio) hanno immissari subacquei di importanza relativa notevole. Tuttavia, i risultati emersi per il Lago Maggiore sono stati brevemente discussi anche per i laghi del progetto InHabit al termine della parte 2. Per quanto riguarda la Sardegna, sono stati rielaborati i risultati dei bilanci di bacino calcolati negli anni 1990 per due laghi artificiali della Sardegna centrale, il Lago Mulargia ed il Lago Medio Flumendosa, caratterizzati da un impatto antropico decisamente differente nei due rispettivi bacini imbriferi; 3) una raccolta di serie temporali delle concentrazioni dei composti azotati nelle deposizioni atmosferiche e nei corpi idrici di entrambe le regioni di studio del progetto InHabit (Piemonte e Sardegna), da usarsi in un successivo deliverable per verificare l?esistenza di variazioni temporali significative e per modellizzare il comportamento dell?azoto nei bacini imbriferi, se possibile. Sono stati ricercati dati che coprissero serie temporali abbastanza lunghe da permettere una successiva analisi dei trend con metodi statistici affidabili. I risultati della seconda parte hanno mostrato che l?azoto atmosferico che raggiunge il Lago Maggiore ? maggiore di quello derivante dalla popolazione nel 2007. Per quanto riguarda la Sardegna, sono stati rielaborati i bilanci di bacino calcolati negli anni 1991-92 per i laghi Mulargia e Medio Flumendosa. In entrambi i casi, la quantit? di azoto che raggiunge il bacino imbrifero attraverso le deposizioni atmosferiche ? superiore a quello che arriva ai laghi, nonostante i rilasci dovuti alle attivit? agricole e agli insediamenti umani. Il bacino imbrifero trattiene dunque una notevole quantit? d?azoto. ? verosimile che una parte notevole dell?azoto di origine atmosferica venga trattenuto dai suoli o intrappolato nelle culture, con le quali lascia poi il bacino stesso, o in alcuni casi demineralizzato, sfuggendo cos? nell?atmosfera. Nella terza parte sono state raccolte serie temporali delle concentrazioni di diversi composti dell?azoto in 2 laghi, 18 corsi d?acqua e 7 stazioni di campionamento delle deposizioni atmosferiche in Piemonte. Per quanto riguarda i corsi d?acqua, questi sono stati scelti sulla base di due criteri: il pi? importante ? il minimo impatto antropico. I bacini imbriferi dei torrenti scelti sono quasi completamente boscati, anche se nel bacino possono esservi piccoli insediamenti abitati e una limitata estensione di aree agricole. Inoltre i bacini considerati sono vicini ai siti InHabit, trovandosi nei bacini fluviali dell?Orco e del Chiusella (in prossimit? dei laghi Serr?, Candia e Viverone) o del Ticino (dove si trovano i laghi di Morasco e di Mergozzo). Per la Sardegna, dove le deposizioni di azoto sono meno elevate, sono stati raccolti i dati di 3 laghi e di due stazione di campionamento delle deposizioni atmosferiche. In questa regione non sono stati trovati dati adatti per i corsi d?acqua. Infatti in Sardegna i bacini completamente o prevalentemente boscati sono rari e i corsi d?acqua che li drenano non sono stati analizzati regolarmente per lunghi periodi, in quanto la priorit? del monitoraggio ambientale ? stata ovviamente data ai corsi d?acqua maggiormente compromessi, dove il carico di azoto di origine antropica ? pi? importante. Tuttavia, pur tenendo conto della differente mole di dati raccolta per le due Regioni, si ritiene che i dati raccolti siano sufficienti per un?analisi delle serie temporali e un confronto tra le due Regioni, che verr? effettuato in un successivo deliverable
Variabilit? naturale e legata a fattori antropici nei siti lacustri studiati
The natural variability of the biotic components, in particular of those showing seasonal cycles, often leads to significant changes of biomass as well as specific composition. This means that the choice of sampling frequency and distribution during the year may be crucial when assessing the ecological quality of a waterbody, starting from the structure of biotic communities. Among the four biological quality elements used to classify the lakes, three of them (phytoplankton, macrophytes and macroinvertebrates) show a marked seasonality and/or a certain degree of spatial variability. This document has the aim to evaluate how the metrics used are sensitive to the natural variability, especially respect to their response to the pressure gradients. The analysis was carried out on data collected during the project and is limited to phytoplankton and macrophytes, because the examination of autumn samples of macroinvertebrates, is still in progress. Regarding phytoplankton, three metrics defined by Italian national legislation (composition indices, chlorophyll and biovolume) were analyzed, comparing the variability due to anthropogenic origin (expressed by the gradient of total phosphorus) with the natural one (seasonal variations on different time scales) and estimating the uncertainty in the classification using different sampling frequencies. In the case of macrophytes, monitoring methods and classification were analyzed respect to their accuracy in assessing if the variability between sites, explained by a different anthropogenic pressure, is actually greater than the variance within the individual lake. In addition, we want to determine if the sampling effort, as established by the monitoring protocols, is adequate to the needs of the classification. Our analysis showed that the variability of phytoplankton metrics reflects the trophic gradient and is more significant than that explained by seasonal fluctuations, demonstrating the robustness of the indicators used. Moreover, the phytoplankton assemblages reveal a high stability in interannual patterns of succession. Conversely, the general formulation of the macrophytic index may need to be redefined to better understand the differences in ecological quality between lakes. Furthermore, as concerns macrophytes, a significant reduction of the sampling effort does not seem to be possible without compromising the quality of classification, while, as regards phytoplankton, it would be acceptable to reduce the number of annual samples from 6 to 4 without compromising the result of the classification, while observing the seasonality, because our analysis suggests that phytoplankton samples concentrated in a single season lead to increased uncertainty in the classification.La variabilit? naturale delle componenti biotiche, in modo particolare di quelle che mostrano cicli su base stagionale, porta a cambiamenti spesso significativi della composizione specifica e della biomassa. Questo significa che la scelta della frequenza di campionamento e la distribuzione dei prelievi nel corso dell\u27anno possono rappresentare dei fattori critici quando si tratta di valutare la qualit? ecologica a partire dalla struttura delle comunit? biotiche. Delle quattro componenti biologiche usate per classificare i laghi, tre (fitoplancton, macrofite e macroinvertebrati) mostrano una spiccata stagionalit? e/o una certa variabilit? spaziale. Il presente documento ? stato redatto con lo scopo di valutare quanto le metriche utilizzate siano sensibili alla variabilit? di origine naturale, soprattutto in relazione alla loro risposta rispetto ai gradienti di pressione. L?analisi ? stata condotta sui dati raccolti nel corso del progetto ed ? limitata al fitoplancton ed alle macrofite, poich? l?esame dei campioni autunnali dei macroinvertebrati ? tuttora in corso. Per quanto riguarda il fitoplancton sono state analizzate tre metriche indicate dalla normativa nazionale (indici di composizione, clorofilla e biovolume), confrontandone la variabilit? di origine antropica (espressa dal gradiente di fosforo totale) con quella naturale (stagionalit? su diverse scale temporali) e stimando l?incertezza nella classificazione con frequenze di prelievo diverse. Nel caso delle macrofite, i metodi di monitoraggio e di classificazione sono stati analizzati rispetto alla loro accuratezza nel valutare se la variabilit? tra ambienti, dovuta alla diversa pressione antropica, sia effettivamente maggiore rispetto alla varianza all?interno del singolo lago. Inoltre, si vuole valutare se lo sforzo di campionamento, previsto dai protocolli di monitoraggio, sia adeguato alle esigenze della classificazione. La nostra analisi ha messo in evidenza che la variabilit? delle metriche fitoplanctoniche rispecchia il gradiente trofico ed ? pi? significativa rispetto a quella spiegata dalle fluttuazioni stagionali, dimostrando la robustezza degli indicatori utilizzati e che le associazioni fitoplanctoniche rilevano un grande stabilit? negli schemi di successione interannuali. Viceversa, la formulazione generale dell?indice macrofitico potrebbe necessitare di una ridefinizione per meglio cogliere le differenze di qualit? ecologica tra i laghi. Inoltre, nel caso delle macrofite, una riduzione significativa dello sforzo di campionamento non pare possibile senza compromettere la qualit? della classificazione, mentre, per quanto riguarda il fitoplancton, sarebbe accettabile ridurre il numero dei prelievi annuali da 6 a 4 senza compromettere il risultato della classificazione, rispettando comunque la stagionalit?, poich? prelievi di fitoplancton concentrati in una sola stagione determinano una maggiore incertezza nella classificazione
Banca dati relativa al monitoraggio dei laghi
A relational database was set up to host the high resolution biological, cvhemical and hydromorphological data produced within the InHabit project. Based on previous partial databases (Deliverables I1d2 and I1d3) the database was built using PostgreSQL, an Open Source Relational Database Management system. The data base contains information on the habitat surveys, information on lake water chemistry and the four biological quality elements quoted in the Annex V of the Directive 2000/60/EC (Water Framework Directive) for lakes: phytoplankton, macrophytes, benthic macroinvertebrates and fishes. With respect to the previous databases, more temporal and taxonomical resolution is provided. At the moment, Lake Habitat survey information are available for 13 lakes and or reservoirs, totaling 170 habitat plots an 170 inter-plot shore descriptions. Chemical data are available for 13 lakes and 258 samples. For what concern the biological quality elements, phytoplankton (58 samples and 281 taxa), macrophyte (94 samples and 20 taxa) and benthos (28 sample and 177 taxa) data are stored at the species level, while fish data are stored at the speciemen level (607 specimen, belonging to 29 species in 16 samples).Questo rapporto descrive la banca dati relazionale predisposta per i dati ad alta risoluzione provenienti dai laghi all?interno del progetto InHabit. Per evitare l?uso di software proprietario, la banca dati ? stata scritta usando il software PostgreSQL, un gestore di database relazionali disponibile con licenza Open Source. La banca dati ? predisposta sulla base dei precedenti database parziali (deliverables I1d2 e I1d3) per contenere i dati relativi alla descrizione degli habitat lacustri secondo il metodo del Lake Habitat Survey, e i dati ad alta risoluzione raccolti nella campagna di monitoraggio, con una risoluzione tassonomica e temporale maggiroe rispetto alle banche dati precedenti. Al momento di scrivere questo rapporto, erano disponibili informazioni di tipo idromorfologico per 13 laghi o invasi, per un totale di 170 osservazioni puntuali di habitat e 170 descrizioni della sponda tra un punto di rilevamento e l?altro. Inoltre, la banca dati contiene i risultati delle analisi chimiche di 258 campioni di acqua dei 13 laghi del progetto. Per gli elementi biologici di qualit?, i dati sono stati archiviati a livello di specie per il fitoplancton (58 campioni e 281 taxa), le macrofite (94 campioni e 20 taxa) e il benthos (28 campioni e 177 taxa), mentre nel caso dei pesci sono stati archiviati i dati a livello di singolo individuo campionato, (607 pesci di 29 specie 16 campioni)
Analisi della relazione tra le concentrazione di azoto e la composizione delle comunit? acquatiche
This report presents an analysis of the relationships between environmental variables and organisms belonging to the four biotic communities used to define the lake\u27s ecological quality, according to provisions of the Italian legislation (D.Lgs. 260, November 2010) and the European Water Framework 2000/6. The data analyzed were collected during the sampling surveys carried out within InHabit Project in 13 water bodies, 7 in Piedmont and 6 in Sardinia respectively. In particular, the aim of the study was to evaluate the possible effects of nitrogen on biotic communities. Phytoplankton community shown the clearer responses: according to the result of multivariate analysis, total nitrogen and ammonium nitrogen are among the most significant factors explaining the relationships among phytoplankton orders, species and environmental variables. In particular, cyanobacteria increased considerably with increasing availability of ammonium nitrogen. Conversely, high concentrations of this compound suppress the development of diatoms. Other algal groups show a nonlinear response with respect to nitrogen, with a possible limitation under low levels of nitrogen and an inhibition at higher levels. A comparative analysis, carried out to evaluate the response to the gradient of total phosphorus, shows that this nutrient is not as selective as nitrogen in controlling the structure of the algal assemblage in different environmental conditions. Other biotic communities did not show a clear relationship with nitrogen, but they rather responded to the trophic gradient as a whole: responses by macroinvertebrates seem, especially in the analysis of functional groups, complex and difficult to discriminate, highlighting a possible shifting of the food web towards the presence of large carnivores at high trophic status. Regarding the fish, the results show that nitrogen alone does not seem to be an important controlling factor for the fish communities. However together with the phosphorus, is one of the main elements controlling both biomass and size of the fish fauna, as well as the presence of tolerant, omnivorous or benthofagous species. In conclusion, the results of our analysis highlight the need for a greater emphasis on nitrogen inputs, which, especially in cases of nitrogen carried by atmospheric deposition, may even affect lake ecosystems relatively distant from direct impacts of human activities, thus altering the structure of biotic communities.A partire dai dati raccolti con le campagne di campionamento effettuate nell?ambito del progetto InHabit, questo documento presenta un?analisi delle relazioni tra le variabili ambientali e gli organismi appartenenti alle quattro comunit? biotiche utilizzate per la definizione della qualit? ecologica degli ambienti lacustri, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 260 del novembre 2010, che recepisce la Direttiva Europea sulle Acque 2000/60. I campionamenti sono stati condotti in 13 ambienti lacustri, 7 in Piemonte e 6 in Sardegna. In particolare, lo scopo del lavoro ? stato valutare i possibili effetti sulla comunit? biotiche di concentrazioni variabili dei composti azotati inclusi tra le variabili considerate. La comunit? che mostra le risposte pi? chiare ? quella fitoplanctonica: come risulta dall?analisi multivariata, sia azoto ammoniacale che azoto totale compaiono tra le variabili significative per spiegare l?ordinamento di ordini e specie fitoplanctoniche. Tra questi, sono soprattutto i cianobatteri che aumentano sensibilmente all?aumentare della disponibilit? di azoto ammonicale. Al contrario, elevate concentrazioni di questo composto deprimono lo sviluppo delle diatomee. Altri gruppi algali mostrano una risposta non lineare rispetto ai composti azotati, con una possibile limitazione a bassi livelli di azoto ed una inibizione a livelli troppo elevati. L?analisi della risposta rispetto al gradiente di fosforo totale, mostra che questo nutriente non ? selettivo come l?azoto nel controllare la struttura delle associazioni algali in diverse condizioni ambientali. Le altre comunit? non hanno mostrato una relazione evidente con i composti azotati, ma, piuttosto, con il gradiente trofico complessivo: le risposte evidenziate dalla fauna macroinvertebrata, sembrano, soprattutto nell?analisi dei gruppi funzionali, complesse e difficili da discriminare, evidenziando un possibile spostamento degli equilibri della rete trofica verso i carnivori in presenza di elevati livelli trofici. Relativamente alla fauna ittica, i risultati mostrano che da solo l?azoto non sembra essere un fattore di controllo importante per la comunit? ittiche. Tuttavia insieme al fosforo, ? uno degli elementi principali a cui si associano positivamente la biomassa e le dimensioni della fauna ittica, nonch? la presenza di specie tolleranti, onnivore o bentofaghe. In conclusione, i risultati della nostra analisi, sottolineano ulteriormente la necessit? di porre una maggiore attenzione agli apporti di azoto, che, soprattutto nei casi di azoto veicolato da deposizioni atmosferiche, potrebbero interessare anche ecosistemi lacustri relativamente distanti da impatti diretti delle attivit? antropiche, alterandone la struttura delle comunit? biotiche
Effetti dell\u27inquinamento da azoto nei laghi e nei fiumi e suggerimento per il miglioramento dei PdG
This report summarizes the finding of the InHabit project on the importance of atmospheric nitrogen deposition in affecting the chemical composition of lake water and in eventually altering the biological communities living in them. Previous deliverables (I2d5, Id26 and I2d7) have shown that; 1. in both regions studied in the InHabit project (Piedmont and Sardinia), atmospheric deposition of nitrogen compounds is relevant; 2. the flux of nitrogen from the atmosphere to the ecosystem is markedly larger in Piedmont than in Sardinia; 3. models of the dynamic behavior of nitrogen in forested catchments indicates that Piedmon soils are mainly N-saturated, so that nitrogen carried by atmospheric deposition can be released form forest soil to the surface water; 4. in Sardinia, soil are less saturated, but a part of the deposited nitrogen is still carried to surface water; 5. trend analysis of deposition and stream water revealed that nitrogen deposition is stable or slightly decreasing in recent years, both in atmospheric deposition and in stream water; 6. the importance relative importance of N deposition is relevant for sites in or close to reference conditions; 7. the relationships between environmental variables and organisms belonging to the four biotic communities used to define the lake\u27s ecological quality, according to provisions of the Italian legislation (D.Lgs. 260, November 2010) and the European Water Framework 2000/60 differ depending on the biological quality element considered; 8. phytoplankton community shows the clearer responses: according to the result of multivariate analysis, total nitrogen and ammonium nitrogen are among the most significant factors explaining the relationships among phytoplankton orders, species and environmental variables. In particular, cyanobacteria increased considerably with increasing availability of ammonium nitrogen. Conversely, high concentrations of this compound suppress the development of diatoms. On the basis of those results, which are summarized in this deliverable, we focused on the effect of different levels of nitrogen in lakes with low phosphorus concentration, slightly affected by direct trophic pressure and close to the reference conditions. The comparison between two lakes in Piedmont with low P concentration and high N concentration with two reservoirs in Sardinia with low levels of both nutrients shows that the formers are dominated by diatoms and the latter by dynophytes. Two reservoirs in Piedmont with high N levels are also dominated by diatoms. In spite of the small number of lakes studied, it seems that dynophytes are more fitted to low N lakes, probably because of their ability to use an heterotrophic metabolism, while lakes in reference conditions are generally considered to be dominated by oligotrophic diatoms, Our findings call for deeper studies on reference conditions in the Mediterranean ecoregion, because they suggest that lakes not affected by direct trophic pressure, i.e. reference lakes, may host different diatom communities depending on the amount of nitrogen deposition they receive
Banca dati delle informazioni biologiche e di qualit?. Parte 2: Laghi
A relational database was set up to host biological, chemical and hydromorphological data produced within the InHabit project. To avoid proprietary software or data format, we build the database using PostgreSQL, an Open Source Relational Database Management system. The data base contains information on lake water chemistry and the four biological quality elements quoted in the Annex V of the Directive 2000/60/EC (Water Framework Directive) for lakes: phytoplankton, macrophytes, benthic macroinvertebrates and fishes. The database was tested using the data collected within the InHabit project up to October 2011, but some data which are still awaiting improvement in taxonomic resolution or data validation will be uploaded to the database in the next months. At the moment, data on fishes, macrophytes and benthic macroinvertebrates are included for 2 lake and 6 reservoirs, 6 lakes and 7 reservoirs and 4 lakes and 3 reservoirs, respectively. In all cases they contain the full set of field data, but for benthic macroinvertebrates the taxonomic resolution can still be improved. Phytoplankton data are included up to the October 2011 sampling, as later samples are still being counted and data validated.Questo rapporto descrive la banca dati relazionale predisposta per i dati provenienti dai laghi all?interno del progetto InHabit. Per evitare l?uso di software proprietario, la banca dati ? stata allestita usando il software PostgreSQL, un gestore di database relazionali disponibile con licenza Open Source. La banca dati ? predisposta per contenere i dati relativi alla chimica delle acque e agli elementi di qualit? biologica previsti dalla Direttiva 2000/60/EC (Direttiva Quadro sulle Acque), e cio? fitoplancton, macrofite, fauna macrobentonica e pesci. La banca dati ? stata testata utilizzando i dati raccolti fino ad ottobre 2011, anche se alcuni dati di campagna sono ancora in fase di validazione o di approfondimento tassonomico e saranno quindi caricati nella banca dati nei prossimi mesi. Al momento di scrivere questo rapporto, la banca dati contiene i dati completi relativi alle macrofite, al macrobenthos e ai pesci rispettivamente per 7, 13 e 8 laghi, anche se nel caso del macrobenthos sono previsti ancora alcuni approfondimenti sistematici. Nel caso del fitoplancton, invece, i dati caricati nella banca dati si riferiscono solo ai primi mesi di campionamento, fino ad ottobre, in quanto per i rimanenti campioni devono ancora essere completati i conteggi e le procedure di validazione dei dati