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    Protocollo di AttivitĂ  Fisica Adattata in un caso di Fecondazione In Vitro con Trasferimento Embrionale (F.I.V.E.T.)

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    I benefici che, una donna in gravidanza, può ottenere dalla pratica dell’attività fisica spesso vengono messe in discussione per paura di procurare danni al bambino o per paura di aumentare il rischio di aborto. In realtà, la donna in gravidanza, deve svolgere l’attività fisica perché le permetterà di gestire il peso corporeo (che aumenterà mese per mese), di migliorare il proprio benessere emotivo, di mantenere un buon tono muscolare ed una buona elasticità in tutto il corpo (in vista della nascita del bambino).Ci sono delle situazioni particolari in cui, questa preoccupazione, è molto forte come, ad esempio, le gravidanze ottenute con uno dei tanti metodi di Procreazione Medicalmente Assistita (P.M.A.). Anche in questi casi, l’esercizio fisico, può dare degli ottimi benefici, ma deve, per prima cosa, avere il consenso del medico che segue la gestante. Nella maggior parte dei casi, le donne che ricorrono ai metodi di P.M.A., vivono la gravidanza con ansia e con la paura di perdere il bambino prima del quarto mese, ovvero, mese in cui la gravidanza può essere considerata non più a rischio. Sono stati svolti numerosi studi sui benefici riportati dalla pratica dello Yoga nei nove mesi di gravidanza, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento della depressione e dell’ansia, specificando, però, la necessità di eseguire ulteriori studi per confermarlo; per questo motivo, la tesi mira a descrivere i cambiamenti che avvengono nel corpo della gestante nei 9 mesi, a spiegare tutti i benefici che l’attività fisica adattata può portare ed a stipulare una proposta di protocollo che tenga conto delle caratteristiche fisiche della gestante, del suo stato emotivo, dei suoi bisogni nei vari mesi di gravidanza, del parere del medico e, soprattutto, dei rischi che possono incorrere nelle gravidanze di P.M.A.: è stato studiato un caso di Fecondazione in Vitro e Trasferimento Embrionale (F.I.V.E.T.) per tutta la durata dei nove mesi al quale è stato somministrato un protocollo di attività fisica basato,soprattutto, sullo Yoga. Oltre a descrivere il ruolo che ricopre lo specialista in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive ed Adattate nella gravidanza, la tesi avrà come scopo principale il far capire alle gestanti, che hanno deciso di utilizzare un metodo di P.M.A., che non devono vivere la gravidanza come una malattia, ma che possono migliorare il loro stato psico-fisico praticando la giusta attività fisica adattata

    Plants as biofactories: Production of pharmaceutical recombinant proteins

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    Abstract Plants can be used for the large-scale production of a variety of recombinant proteins, destined for agroindustrial, biomedical and pharmaceutical applications. In fact, blood components, hormones, enzymes, cytokines, antibodies and vaccines have been successfully produced in plants. Plant systems offer unique advantages in comparison with conventional techniques (bacteria, mammal or yeast cells): i) lower production costs; ii) synthesis of functional proteins, similar to those produced in animal cells, absolutely free of animal pathogens; iii) easy scale-up and purification technology. Furthermore, the engineering of edible plants may allow for the delivery of the recombinant protein (e.g. vaccines) through fruits, tubers, leaves or seeds. In this way the cold chain, necessary for the storage and the transport of purified recombinant products could be avoided, as well as the administration procedures by injection. This review describes gene transfer methods (including stable and transient transformation), plant species used and strategies to obtain high yields of protein, with attention focused towards plant-derived antibodies and vaccines, known as "plantibodies" or "plantigens". Up to now, several groups are working in this promising field of research demonstrating that plants are able to produce proteins derived from different kingdoms, with highly complex structures (e.g. immunoglobulins A and G) and the different, post-translational, modification patterns of plants do not dramatically affect the properties or the biological activity of the recombinant protein. Using plants as biofactories to produce "green" therapeutic proteins is not only a proof of concept but a reality as an approach for agroindustry
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