6 research outputs found

    Characterization of Plasters and Mortars as a Tool in Archaeological Studies: The Case of Lardirago Castle in Pavia, Northern Italy

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    Plasters and mortars from Lardirago Castle (Pavia, northern Italy) have been characterized by means of petrographical and chemical analyses in order to achieve technical and historical evidence of material production. The study focused on the oldest nucleus of the structure, where hidden plastered masonry has been discovered recently. Textural and compositional data of the binder and the aggregate fractions were collected by means of optical microscopy and electron microscopy coupled with microanalysis. These data permit the identification of building materials with similar technical and compositional characteristics, which can be related to different building phases

    Sepolture di re longobardi e monasteri imperiali a Pavia. Studi, restauri, scavi.

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    Il volume pubblica gli esiti di un progetto multidisciplinare di ricerca sulle chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro e San Salvatore a Pavia, in particolare relativo ai resti del corpo del re longobardo Liutprando e alla scoperta di un sepolcreto di et\ue0 longobarda a San Salvatore, antico mausoleo dei re longobardi della dinastia bavarese. Sono esposte le ricerche documentarie, archivistiche, storico-artistiche, radarstratigrafiche, archeologiche, paleopatologiche, antropologiche e notazioni sul progetto di disseminazione dei risultati e di comunicazione della ricerca

    La Certosa di Pavia. Il grande racconto della facciata

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    Repertorio della scultura della facciata della Certosa di Pavia: identificazione dei soggetti e dei simboli. Fasi costruttive della facciata e sue rappresentazion

    Studio storico ed archeometrico del ciclo di vetrate istoriate di Crevoladossola (Verbania)

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    Il desiderio di approfondire le conoscenze relative ad una branca dell’arte considerata “minore” da taluna critica e di analizzare una delle più apprezzabili testimonianze di storia artistica locale, ricercando una bibliografia tecnica di stampo non divulgativo, unitamente alla possibilità di analisi diretta del manufatto fornita in occasione dell’intervento di restauro conservativo, sono aspetti che si collocano a fondamento dello studio storico ed archeometrico che ha interessato il ciclo di vetrate istoriate del presbiterio della Parrocchiale romanica dei SS. Pietro e Paolo di Crevoladossola. Tale ciclo, composto da quattro vetrate e da un rosone, è attribuito al maestro vetraio Hans Funk di Berna e costituisce un unicum nella storia delle vetrate elvetiche, avendo mantenuto l’intelaiatura in piombo originaria, fatto eccezionale per la confederazione; infatti i cicli ad esso contemporanei sono stati privati delle originarie intelaiature nel corso dei secoli XVIII e XIX. Le problematiche affrontate hanno spaziato dall’ambito storico artistico a quello scientifico ed hanno riguardato tanto le questioni connesse alla datazione dell’opera, l’individuazione di stili e tecniche marcatamente riconducibili a matrici di produzione elvetica, quanto la determinazione delle microstratigrafie dei vetri incamiciati e della loro composizione chimica, in relazione alla cronologia della loro produzione, la tecnologia e l’ambito di produzione del manufatto
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