19 research outputs found
Randomized comparison of operator radiation exposure comparing transradial and transfemoral approach for percutaneous coronary procedures: Rationale and design of the minimizing adverse haemorrhagic events by TRansradial access site and systemic implementation of angioX - RAdiation Dose study (RAD-MATRIX)
Background: Radiation absorbed by interventional cardiologists is a frequently under-evaluated important issue. Aim is to compare radiation dose absorbed by interventional cardiologists during percutaneous coronary procedures for acute coronary syndromes comparing transradial and transfemoral access. Methods: The randomized multicentre MATRIX (Minimizing Adverse Haemorrhagic Events by TRansradial Access Site and Systemic Implementation of angioX) trial has been designed to compare the clinical outcome of patients with acute coronary syndromes treated invasively according to the access site (transfemoral vs. transradial) and to the anticoagulant therapy (bivalirudin vs. heparin). Selected experienced interventional cardiologists involved in this study have been equipped with dedicated thermoluminescent dosimeters to evaluate the radiation dose absorbed during transfemoral or right transradial or left transradial access. For each access we evaluate the radiation dose absorbed at wrist, at thorax and at eye level. Consequently the operator is equipped with three sets (transfemoral, right transradial or left transradial access) of three different dosimeters (wrist, thorax and eye dosimet
Valutazione e localizzazione della criticitĂ della risorsa idrica del dominio vulcanico laziale
La disponibilità delle risorse idriche sotterranee nel dominio vulcanico laziale, è stata definita attraverso l’analisi del bilancio idrogeologico distribuito, la valutazione dell’entità dei prelievi per gli usi idropotabili, agricoli ed industriali e da considerazioni relative alle portate emergenti e ai deflussi sotterranei naturali. Gli elementi che sono stati presi in considerazione per la valutazione delle risorse disponibili sono: a) l’ambito territoriale di riferimento; b) i valori e la ciclicità della ricarica (risorse rinnovabili); c) i volumi idrici prelevati per diversi usi; d) i deflussi superficiali e sotterranei da mantenere nei diversi settori del sistema acquifero. Scendendo ancora di scala, all’interno dei bacini idrogeologici, risulta utile individuare le “aree critiche”, ovvero quei settori del corpo idrico sotterraneo in cui la concentrazione dei prelievi determina livelli di alterazione della circolazione idrica e dei livelli piezometrici significativamente superiori a quelli delle aree circostanti con rischio di compromissione in tempi brevi dell’approvvigionamento idrico delle attività che vi insistono. La criticità viene valutata tenendo conto delle caratteristiche fisiche dell’acquifero, delle evidenze di depauperamento della risorsa e delle differenti entità e destinazioni d’uso dei prelievi. Le aree critiche vengono definite in maniera oggettiva mediante una procedura di indicizzazione dei diversi fattori (7 indici), secondo una matrice di valutazione. Sono inoltre indicate come “aree di attenzione” quelle aree in cui viene evidenziata una criticità legata essenzialmente ad anomalie piezometriche, ma sulle quali il prelievo calcolato non risulta particolarmente elevato, comunque paragonabile ai valori medi riscontrati sull’acquifero (prelievo totale minore di 1.600 m3/anno/ha).The availability of groundwater resources in the volcanic domain of Latium region, has been defined taking into consideration: the distributed hydrological budget, the entity of the withdrawals for drinking industrial and agricultural water uses, and the discarge of the springs and of the basic flow of main rivers. The elements that have been taken into account to evaluate the resources are: a) the territorial reference, b)the amount of infiltration and its variability (renewable resources), c) the amount of withdrawals d ) the minimum discarge of surface water and groundwater of the aquifer system. Within the hydrological basins, it is useful to identify the "critical areas", which are areas of the aquifer in which the concentration of the samples has determined anomalies of water surface and of piezometric levels, these areas are those at risk of water supply. Critical areas are defined by a matrix calculation which considers different factors (7 ratios). The “attention areas” are defined like areas in which the criticality refers to the piezometric anomalies, but on which the withdrawal is not particularly high, similar to the average withdrawal of aquifer (total levy less than 1,600 m3 / year / ha)
Valutazione e localizzazione della criticitĂ della risorsa idrica del dominio vulcanico laziale
La disponibilità delle risorse idriche sotterranee nel dominio vulcanico laziale, è stata definita attraverso l’analisi del bilancio idrogeologico distribuito, la valutazione dell’entità dei prelievi per gli usi idropotabili, agricoli ed industriali e da considerazioni relative alle portate emergenti e ai deflussi sotterranei naturali. Gli elementi che sono stati presi in considerazione per la valutazione delle risorse disponibili sono: a) l’ambito territoriale di riferimento; b) i valori e la ciclicità della ricarica (risorse rinnovabili); c) i volumi idrici prelevati per diversi usi; d) i deflussi superficiali e sotterranei da mantenere nei diversi settori del sistema acquifero. Scendendo ancora di scala, all’interno dei bacini idrogeologici, risulta utile individuare le “aree critiche”, ovvero quei settori del corpo idrico sotterraneo in cui la concentrazione dei prelievi determina livelli di alterazione della circolazione idrica e dei livelli piezometrici significativamente superiori a quelli delle aree circostanti con rischio di compromissione in tempi brevi dell’approvvigionamento idrico delle attività che vi insistono. La criticità viene valutata tenendo conto delle caratteristiche fisiche dell’acquifero, delle evidenze di depauperamento della risorsa e delle differenti entità e destinazioni d’uso dei prelievi. Le aree critiche vengono definite in maniera oggettiva mediante una procedura di indicizzazione dei diversi fattori (7 indici), secondo una matrice di valutazione. Sono inoltre indicate come “aree di attenzione” quelle aree in cui viene evidenziata una criticità legata essenzialmente ad anomalie piezometriche, ma sulle quali il prelievo calcolato non risulta particolarmente elevato, comunque paragonabile ai valori medi riscontrati sull’acquifero (prelievo totale minore di 1.600 m3/anno/ha).The availability of groundwater resources in the volcanic domain of Latium region, has been defined taking into consideration: the distributed hydrological budget, the entity of the withdrawals for drinking industrial and agricultural water uses, and the discarge of the springs and of the basic flow of main rivers. The elements that have been taken into account to evaluate the resources are: a) the territorial reference, b)the amount of infiltration and its variability (renewable resources), c) the amount of withdrawals d ) the minimum discarge of surface water and groundwater of the aquifer system. Within the hydrological basins, it is useful to identify the "critical areas", which are areas of the aquifer in which the concentration of the samples has determined anomalies of water surface and of piezometric levels, these areas are those at risk of water supply. Critical areas are defined by a matrix calculation which considers different factors (7 ratios). The “attention areas” are defined like areas in which the criticality refers to the piezometric anomalies, but on which the withdrawal is not particularly high, similar to the average withdrawal of aquifer (total levy less than 1,600 m3 / year / ha)
Fattori morfologici, lito-pedologici e territoriali del dominio vulcanico laziale
Gli aspetti morfologici del territorio assumono rilevanza sia per la regionalizzazione dei fattori meteo-climatici (deriva esterna nell’approccio geostatistico), sia perché condizionano i parametri degli afflussi nelle procedure di calcolo del bilancio idrogeologico. A parità di altre condizioni, le diverse acclività dei versanti e la presenza di forme endoreiche o semi endoreiche condizionano in maniera determinante le modalità di ripartizione degli afflussi meteorici, in particolare tra ruscellamento ed infiltrazione efficace. Il calcolo del bilancio idrogeologico in aree caratterizzate da elevato grado di antropizzazione, necessita di informazioni che in genere trascendono le classificazioni abitualmente utilizzate nella cartografia dell’uso e della copertura del suolo. Il grado di dettaglio della conoscenza degli usi del territorio è funzione del livello di sollecitazione a cui è sottoposto il sistema idrogeologico considerato in quanto deve consentire valutazioni sufficientemente dettagliate rispetto ai seguenti temi: 1) distribuzione ed entità dei fabbisogni idrici per i diversi usi; 2) distribuzione ed entità dei prelievi dai corpi idrici superficiali e sotterranei; 3) richiesta idrica della vegetazione spontanea o coltivata; 4) influenza degli usi del territorio sui processi di ruscellamento. In altri termini, occorre analizzare l’uso reale del suolo in funzione dell’idroesigenza della copertura vegetale e delle attività antropiche presenti. Nella specifica cartografia tematica per il calcolo distribuito del bilancio idrogeologico vengono distinte le attività produttive, le tipologie colturali e vegetazionali naturali e i diversi usi del suolo a cui possono essere associate specifiche esigenze idriche. Le diverse classi individuate vengono nel seguito indicate come Unità Territoriali Idroesigenti (U.T.I.) e a ciascuna di queste è stato associato uno specifico “coefficiente colturale”. La necessità di disporre di informazioni sulle caratteristiche idrauliche del suolo viene evidenziata nella maggior parte degli studi idrogeologici, agropedologici e idrologici di dettaglio eseguiti dai diversi autori negli ultimi anni. In particolare, il parametro che occorre determinare per la stima dell’evapotraspirazione e dei fabbisogni irrigui delle colture presenti in una determinata area è denominato AWC (Available Water Capacity). L’AWC esprime il volume di acqua che può essere trattenuto nel suolo tra –30 e –1500 kPa e corrispondente al volume d’acqua potenzialmente utilizzabile dalle piante.The morphological features of the territory has become significant for the regionalization of the weather-climate factors (outside drift in the geostatistical approach), because parameters affect the inflows in the procedures for calculating the hydrological budget. Other conditions being equal, the different steepness of the slopes and the presence of forms or semi endorheic endorheic decisively affect the distribution of rainfall, particularly between runoff and recharge. The calculation of the hydrological water budget in areas characterized by high degree of human settlements, which generally requires information beyond the classifications commonly used in cartography and the use of land cover. The degree of detail of knowledge of land use is a function of the level of stress induced in the hydrogeological system must be considered as sufficiently detailed to allow assessment against the following themes: 1) the distribution and extent of the water requirements for different uses; 2 ) distribution and extent of the withdrawals from surface water bodies and groundwater, and 3) water demand of natural vegetation or cultivated; 4) influence of land use on runoff processes. In other words, we must analyze the actual use of the soil as a function of vegetation cover, of water requirement and present human activities. In specific thematic mapping for distributed computing is distinct hydrological budget production activities, the natural vegetation and crop types and different land uses that may be associated with specific water requirements. The different classes are identified as indicated below UTW (Unit of Territory Water Requirement) and each of these has been associated with a specific "crop coefficient". The need for information on soil hydraulic characteristics is highlighted in most detail studies (hydrogeological, and hydrological, soil and agricultural), performed by several authors in recent years. In particular, the parameter that must be determined to estimate evapotranspiration and irrigation requirements of crops in a given area is called AWC (Available Water Capacity). The AWC expresses the volume of water that can be retained in the soil between -30 and -1500 kPa and potentially corresponding to the volume of water used by plants
Fabbisogni idrici e sfruttamento degli acquiferi
Attualmente, negli acquiferi indagati il prelievo da falda è noto solo per le captazioni gestite da Enti che registrano le portate derivate, mentre il volume emunto da pozzi non controllati (tipicamente privati) può essere solamente stimato. Sulla base delle esperienze effettuate si può affermare che tali stime possono essere utilmente impostate ad esempio a scala di Comune, nei casi in cui è importante tenere presenti i limiti amministrativi, o a livello di UTI (Unità Territoriali Idroesigenti) nei casi in cui è importante tenere presenti i limiti amministrativi, o a livello di UTI (Unità Territoriali Idroesigenti) nel caso più generale in cui si valuta la risorsa a scala di struttura idrogeologica. In entrambi i casi la procedura utilizzata tiene conto della valutazione del fabbisogno idrico di una determinata area, che viene considerato come l'acqua necessaria al soddisfacimento dell’idroesigenza del sistema antropico connessa agli usi residenziali, agricoli, industriali ed alle altre attività produttive, commerciali e sociali in genere. La stima dell'entità dei fabbisogni idrici viene effettuata, mediante l'applicazione di opportuni coefficienti (valori di idroesigenza specifica) ai dati delle categorie dei censimenti ISTAT, per gli usi residenziali e produttivi e, come risultato del bilancio idrico del suolo, per le colture irrigue. L’individuazione delle UTI si rende necessaria per distribuire sul territorio i quantitativi di idroesigenza in relazione alla ubicazione dei diversi fabbisogni idrici. E' possibile infatti valutare l'idroesigenza per ciascuna Unità Territoriale sia mediante il confronto dei fabbisogni stimati nelle unità di censimento ISTAT con le categorie della carta delle UTI, sia mediante il confronto tra fabbisogni idrici colturali e bilancio idrico del suolo. Per quanto concerne la determinazione dei prelievi dai corpi idrici, devono essere svolte due azioni: 1) la verifica e riorganizzazione degli archivi delle concessioni e autorizzazioni al prelievo; 2) l’individuazione dei prelievi in atto ma non denunciati, mediante il confronto tra i fabbisogni idrici reali e la dotazione idrica da derivazioni di acque superficiali e sotterranee autorizzate.The volume of water abstraction, in the studied aquifers, is known only for the wells managed by water companies or local administrations, while the volume of uncontrolled abstraction from wells (typically private) can only be estimated. On the basis of past experiences we can say that these estimates may be useful for example to set the scale of the Municipality, where it is important to keep in mind the administrative boundaries, or at the level of UTW (Unit of Territory Water Requirement) in the more general case where the resource is estimated to a basin scale. In both cases, the procedure used takes into account the evaluation of the water needs of a given area that is considered necessary to cover the water requirement of the human system connected to residential use, agricultural, industrial and other productive activities. The estimate of the extent of water requirements is done by applying the appropriate coefficients (specific water requirement values), data of the ISTAT census categories, for residential and productive purposes and as a result of the water balance of the soil, for irrigated crops. The identification of the UTW is necessary to distribute the quantities of land water requirement in relation to the location of the different water needs. Is possible to evaluate water requirement for each Territorial Units, and is estimated by comparing the requirements in the unit with the ISTAT census categories of the Charter of the UTW, and by comparing the crop water requirements and water balance of the soil. With regard to the determination of the samples from water bodies must be carried out two actions: 1) verification and reorganization of the archives of concessions and permits the collection, 2) the identification of the samples in place but not reported by the comparison between real water needs and water supplied from surface water sources and groundwater allowed
Valutazione della vulnerabilitĂ degli acquiferi della pianura Pontina mediante tecniche di bilancio distribuito con metodi geostatistici
Si riportano alcune considerazioni sullo studio della vulnerabilitĂ intrinseca degli acquiferi della Provincia di
Latina realizzati nell’ambito dello sviluppo del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) urbanistici e
ambientali, operanti ad una scala di 1:50.000. In particolare si evidenzia come la valutazione della vulnerabilitĂ
intrinseca degli acquiferi, basata su criteri parametrici può fornire risultati differenti a seconda del dettaglio dei dati
utilizzati e, soprattutto, del modo in cui viene considerata l’infiltrazione efficace. Le considerazioni svolte fanno
infatti ritenere che lo studio della vulnerabilitĂ richiede la risoluzione di due problemi: la quantificazione del grado di
protezione dell’acquifero considerato e la quantificazione delle risorse esposte
Valutazione e localizzazione della criticitĂ della risorsa idrica (dominio vulcanico laziale)
La disponibilità delle risorse idriche sotterranee nel dominio vulcanico laziale, è stata definita attraverso l’analisi del bilancio idrogeologico distribuito, la valutazione dell’entità dei prelievi per gli usi idropotabili, agricoli ed industriali e da considerazioni relative alle portate emergenti e ai deflussi sotterranei naturali. Gli elementi che sono stati presi in considerazione per la valutazione delle risorse disponibili sono: a) l’ambito territoriale di riferimento; b) i valori e la ciclicità della ricarica (risorse rinnovabili); c) i volumi idrici prelevati per diversi usi; d) i deflussi superficiali e sotterranei da mantenere nei diversi settori del sistema acquifero. Scendendo ancora di scala, all’interno dei bacini idrogeologici, risulta utile individuare le “aree critiche”, ovvero quei settori del corpo idrico sotterraneo in cui la concentrazione dei prelievi determina livelli di alterazione della circolazione idrica e dei livelli piezometrici significativamente superiori a quelli delle aree circostanti con rischio di compromissione in tempi brevi dell’approvvigionamento idrico delle attività che vi insistono. La criticità viene valutata tenendo conto delle caratteristiche fisiche dell’acquifero, delle evidenze di depauperamento della risorsa e delle differenti entità e destinazioni d’uso dei prelievi. Le aree critiche vengono definite in maniera oggettiva mediante una procedura di indicizzazione dei diversi fattori (7 indici), secondo una matrice di valutazione. Sono inoltre indicate come “aree di attenzione” quelle aree in cui viene evidenziata una criticità legata essenzialmente ad anomalie piezometriche, ma sulle quali il prelievo calcolato non risulta particolarmente elevato, comunque paragonabile ai valori medi riscontrati sull’acquifero (prelievo totale minore di 1.600 m3/anno/ha).The availability of groundwater resources in the volcanic domain of Latium region, has been defined taking into consideration: the distributed hydrological budget, the entity of the withdrawals for drinking industrial and agricultural water uses, and the discarge of the springs and of the basic flow of main rivers. The elements that have been taken into account to evaluate the resources are: a) the territorial reference, b)the amount of infiltration and its variability (renewable resources), c) the amount of withdrawals d ) the minimum discarge of surface water and groundwater of the aquifer system. Within the hydrological basins, it is useful to identify the "critical areas", which are areas of the aquifer in which the concentration of the samples has determined anomalies of water surface and of piezometric levels, these areas are those at risk of water supply. Critical areas are defined by a matrix calculation which considers different factors (7 ratios). The “attention areas” are defined like areas in which the criticality refers to the piezometric anomalies, but on which the withdrawal is not particularly high, similar to the average withdrawal of aquifer (total levy less than 1,600 m3 / year / ha)
Reactivity and overburning tendency of quicklime burnt at high temperature
This study investigates the impact of different burning temperatures on quicklime
slaking reactivity. Moreover, it reviews the state of the art of the effect of carbonate rock
fabrics and calcination kinetics on the production of quicklime in industrial kilns.
The burnability and overburning tendency of raw materials with different geological origin,
stratigraphic positions, fabrics and compositions were investigated. Burning trials were
performed on crushed rocks as received, between 1050 and 1300 °C, to simulate the
soft-, medium- and dead-burning conditions occurring in Twin-Shaft Regenerative (TSR) kilns.
The raw materials and burnt products were characterized based on a multidisciplinary
analytical approach, including physical-chemical, mineralogical-petrographic, crystallographic
and thermal analyses. The lime reactivity was determined according to the European
slaking test method. By means of statistical analysis of different datasets, key factors
controlling the lime reactivity and overburning tendency at high temperature could be identified