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    Prevalence of Tuberculosis infection among teen-agers in Tuscany

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    Introduction. In Tuscany, Tuberculosis incidence is more thantriplicate from 1982 to the beginning of the third millennium.The impact of this trend on open population is not known, asupdated studies on Tuberculosis prevalence are not available.Tuberculin skin test provides the currently most widely used toolfor assessing Tuberculosis transmission in a community and theprevalence of infection as well.The objective of this investigation was the evaluation of tuberculin index by means of the Mantoux test in adolescents eighteen-years old.Results. The study was carried out in 21 secondary schools ofSiena and its Province; 1,138 students participated to this survey.The overall prevalence of subjects with a skin reaction size >5 mm was 1.6%; if the standard cut-off of 10 mm was used, the overall prevalence of a positive skin reaction was 0.4%. Riskfactors for a doubtful or positive reaction were previous immunization with BCG and migration from high-endemicity countries. Discussion. In Italy, studies on tuberculin index in young adultsare scanty and controversial: our results show a very low Tuberculosis prevalence and an epidemiological pattern typical ofcountries with low Tuberculosis endemicity.Conclusions. The slightly increase in Tuberculosis incidencehas no impact on the prevalence of latent Tuberculosis infection on our geographical area. We conclude that skin-test screening for Tuberculosis should be addressed to high risk population as migrants from Countries reporting high transmissionrate, those recently exposed to an infectious case and healthworkers

    Efficienza degli screening in provincia di Siena

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    Introduzione: La lotta alle malattie oncologiche rappresenta una priorità per il nostro Sistema Sanitario. In questo ambito le campagne di screening giocano sicuramente un ruolo chiave: infatti, la precocità della diagnosi spesso aumenta le opportunità terapeutiche e migliora la prognosi. In questo studio si è voluto monitorizzare alcuni indicatori di efficienza (estensione, adesione, tasso di approfondimento diagnostico, tasso di invio in colposcopia, positività al test) delle campagne di screening (cervicale, mammografico e colorettale) condotte dalla AUSL 7 di Siena, individuando le eventuali criticità. Metodi: Per tutte e tre gli screening sopraelencati si fa riferimento alla popolazione target invitata a partecipare negli anni 2011 e 2012. I dati ottenuti per la AUSL 7 sono stati confrontati con le medie regionali e standard nazionali ed internazionali. Risultati: Nella AUSL 7, si è osservato che: l’estensione per lo screening cervicale raggiunge il 110,3% (+24,1%, p<0.01), l'adesione è del 42,8% (-2,7%; p<0,01) ed il tasso di invio in colposcopia è dell’1,4% (+0,4%; p<0,01); l’estensione per lo screening mammografico si ferma all’ 83,9% (-11,2%, p<0.01), l'adesione è del 74,6% (+12,46%; p<0,01) ed il tasso di approfondimento diagnostico è dell’8,8% (+2,8%; p<0,01); l’estensione per lo screening colorettale è del 113% (+45%, p<0.01), l'adesione è del 48,4% (+8,2%; p<0,01) e la positività al test è del 5,1% (-0,4%; p<0,01). L’estensione per screening cervicale supera la soglia di accettabilità del 90% auspicata dal Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (GISCI) ed è inoltre superiore al dato medio regionale +14%; l’adesione risulta invece essere molto inferiore sia rispetto allo standard GISCI del 65% sia rispetto al valore medio regionale (55,4%, -11,3%). L’estensione per lo screening colo-rettale è in linea con il valore desiderabile del 90% individuato dal Gruppo Italiano Screening del Colonretto (GISCOR) e superiore al valore medio regionale (+17,8%); l’adesione risulta essere in linea con lo standard GISCOR (45%), mentre risulta in difetto rispetto al valore medio regionale (-1,1%). Infine, per quanto concerne lo screening mammografico, l’estensione mostra valori inferiori rispetto alla media regionale (-9,8%), per questo indicatore il Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMA) non individua una soglia limite; l’adesione risulta essere in linea con il valore standard individuato dal GISMA (75%) e superiore rispetto al valore medio regionale (+1,5%). Conclusioni: La promozione dei programmi di screening, l’informazione alla popolazione e il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale rappresenta per le AUSL una vera e propria sfida per i prossimi anni. In Italia è ancora evidente un certo grado di inadeguatezza delle campagne di screening, con una variabilità regionale persistente (una diffusione più capillare ed organizzata nel Centro-Nord rispetto a Sud ed Isole). Tra le tre campagne attive, a livello AUSL 7, i dati relativi all’estensione sono molto incoraggianti, mentre particolare attenzione deve essere prestata ai valori di adesione registrati sia per il colon-retto che per la mammella

    Epidemiologia dell'infezione e della malattia tubercolare nella Azienda USL7 di Siena dal 1992 al 1998

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    4reservedmixedMASI A.; SANCASCIANI S.; POZZI T.; GIACCHI M.Masi, A.; Sancasciani, S.; Pozzi, Teresa; Giacchi, M
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