Il futuro è (quasi) smart: utilizzi impropri della tecnologia blockchain e spunti di riflessione dal design discourse

The article addresses the possible distorting effects arising from the application of distributed ledger computing technologies-particularly blockchainon self-enforcing computer protocols, commonly known as smart contracts. Starting with a review of the case of the U.S. digital platform TheDao, the analysis focuses on the characteristics of blockchain technology by highlighting its most challenging aspects, which, when not properly and prioritized, can also give rise to illicit agreements. The article suggests, therefore, that the adoption of a «by design» approach – as a universal and dynamic interpretive tool – would mitigate and contain this risk without, however, limiting or, even worse, haltering the inevitable technological progress underway

ANDREW WEBSTER: NUOVO BOSMAN O SEMPLICE APPLICAZIONE DELLE REGOLE? Una lettura in chiave concorrenziale

The article critically analyses the case of Andrew Webster taking into consideration the antitrust perspective applied to the sport system,

Foreign direct investment and the rule of law in Africa in the context of legal integration

This essay focuses on the relationship between foreign direct investment (FDI) and the rule of law in the context of legal integration in Africa, outside of the AfCFTA agreement. Specifically, the essay investigates the concept of the rule of law, taking into account its ‘dynamic’ side, that is the power to shape and model the structure of a state using the example of OHADA. The OHADA framework shows that the relationship between foreign direct investment (FDI) and the rule of law is not unilateral but a ‘two-way mutual’ relationship where both actors contribute to the success of the system, adapting to each other in order to achieve their respective goals

Accesso alla giustizia e riforma dei sistemi di ADR nel processo civile tra esternalizzazione dei costi e complementarietà. Vecchi problemi e nuovi valori

La recente riforma del processo civile contiene, tra l’altro, norme che mirano ad incentivare il ricorso agli ADR systems, in un’ottica de!attiva del contenzioso giudiziario e con l’evidente intento di ridurre i costi transattivi della giustizia in termini di spesa pubblica e time consuming. L’articolo propone un’analisi critica di alcune delle scelte operate dal legislatore, in materia di mediazione e negoziazione assistita, in parte, in ossequio a modelli peculiari di altre esperienze giuridiche e non facilmente replicabili nel sistema italiano e, in parte, reiterando soluzioni già proposte con precedenti interventi normativi in materia e non pienamente ef"caci, che mostrano una propensione ad esternalizzare i costi della giustizia e a spostare fuori dal processo attività "no ad ora svolte al suo interno. Le autrici offrono, inoltre, una ricostruzione di alcuni recenti progetti pilota e buone prassi, che rappresentano esperimenti di interazione virtuosa tra ADR e processo e che potrebbero essere considerati modelli in fase di attuazione, anche alla luce di alcuni spunti di ri!essione proposti nelle conclusioni