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Ri-abitare le scuole. Strategie per una trasformazione resiliente dell’architettura scolastica
La ricerca affronta il tema dell’architettura della scuola, tema che nel nostro paese rappresenta ormai un’emergenza. Dai dati istituzionali emerge che gran parte del vasto patrimonio edilizio scolastico versa in uno stato di obsolescenza in cui spesso non è garantita la sicurezza strutturale e la sostenibilità energetica. Non secondarie, poi, le problematiche legate alla qualità spaziale di questi edifici e la loro scarsa idoneità, da un punto di vista funzionale, alla dinamicità della didattica contemporanea. Un’ampia riflessione investe la questione demolizione – trasformazione, con necessarie considerazioni in termini di impatto sugli equilibri ambientali nel lungo periodo; una consapevolezza che deve spingere ricercatori, progettisti ed amministratori, ad affrontare la sfida della rigenerazione del patrimonio architettonico, ponendosi come obiettivo l’innesco di pratiche virtuose, lavorando con il riuso di spazi e manufatti capaci di testimoniare contemporaneamente memoria ed innovazione.
Il principale obiettivo della tesi è l’individuazione di strategie resilienti per il recupero integrato degli edifici scolastici. La ricerca indaga sia sui temi di carattere qualitativo – in particolare sugli spazi innovativi per l’apprendimento, il rapporto tra pedagogia e architettura – che quelli quantitativi, con considerazioni in termini di prestazioni strutturali ed energetiche, sperimentando le potenzialità architettoniche offerte dall’applicazione di strumenti di retrofit, come il sistema esoscheletro, per un recupero integrato.
La ricerca propone un’ipotesi di profondo rinnovamento, e non solo di attualizzazione, degli ambienti di apprendimento delle scuole esistenti, mirando al concetto di ambiente di apprendimento adattivo. Attraverso la metodologia research by design, sono state condotte esperienze progettuali per la validazione delle innovazioni spaziali, lavorando su casi concreti. I risultati prodotti mostrano dei possibili inneschi di dispositivi architettonici, all’interno di scuole esistenti, in grado di scardinare il rigido schema aula-corridoio. Altre applicazioni sono state sviluppate per le tematiche riguardanti gli spazi pubblici, “sfruttando” il rinnovamento dell’edificio scolastico come strumento per riqualificare e rivitalizzare lo spazio urbano, con l’inserimento di nuovi spazi per la comunità. Un risultato della ricerca è la proposta di un approccio multi-disciplinare per affrontare un processo progettuale di trasformazione di un edificio scolastico, considerabile come un possibile strumento operativo per facilitare sia progettisti che amministrazioni, favorendo un processo di riqualificazione resiliente diffusa.Research deals with the theme of the school’s architecture, which in our country is now an emergency. Institutional data show that much of the vast educational heritage is in a state of obsolescence in which structural security and energy sustainability are often not guaranteed. Not secondary, then, the problems related to the spatial quality of these buildings and their poor suitability, from a functional point of view, to the dynamism of contemporary teaching. The question of demolition vs. transformation, with necessary considerations in terms of impact on environmental balances in the long term, an awareness that must drive researchers, designers and administrators, to face the challenge of the regeneration of the architectural heritage, setting itself as a goal the initiation of virtuous practices, working with the reuse of spaces and buildings capable of witnessing both memory and innovation.
The main objective of the thesis is the identification of resilient strategies for the integrated rehabilitation of school buildings. The research investigates both qualitative issues – in particular innovative learning spaces, the relationship between education and architecture – and quantitative issues, with considerations in terms of structural and energy performance, experimenting the architectural potential offered by the application of retrofit tools, such as the exoskeleton system, for an integrated recovery.
The research proposes a hypothesis of profound renewal, and not only of actualization, of the learning environments of the existing schools, aiming at the concept of adaptive learning environment. Through the research by design methodology, design experiences were conducted for the validation of space innovations, working on concrete cases. The results produced show possible triggers of architectural devices, within existing schools, able to unhinge the rigid classroom-corridor scheme. Other applications have been developed for public space issues, exploiting the renovation of the school building as a tool to redevelop and revitalize urban space, with the insertion of new spaces for the community. A result of the research is the proposal of a multi-disciplinary approach to address a design process of transformation of a school building, considerable as a possible operational tool to facilitate both designers and administrations, facilitating a process of resilient regeneration widespread
Linee di indirizzo per un’ipotesi di riconfigurazione del sistema scolastico di Civitanova Marche
Il capitolo si propone di analizzare una serie di casi studio nel comune maceratese
di Civitanova Marche al fine di individuare delle strategie di intervento progettuale sia alla
scala urbana sia a quella architettonica, da intendersi come linee di indirizzo riconfigurativo
finalizzate alla costruzione di un “paesaggio urbano di apprendimento”. Si tratta di un modo
nuovo di concepire la scuola non come entità autonoma ed esclusivamente chiusa e recintata,
ma in relazione con gli spazi urbani circostanti, al fine di inseguire l’idea di città educante:
ovvero la volontà di immaginare un’educazione diffusa oltre l’edificio scolastico, in grado di
abbracciare anche la possibilità di una trasformazione più consapevole degli spazi urbani limitrofi
a cui si riconoscono nuovi valori civili per le persone che vi abitano. Partendo quindi dalla
lettura degli strumenti urbanistici e coniugando a questa una lettura più empirica dei luoghi, si
è cercato di definire delle possibili azioni di riconfigurazione dell’esistente attraverso un’idea
di architettura in grado di reinterpretare il contesto urbano e gli edifici scolastici individuati
come casi studio
Green Line
Strategie di integrazione sociale e valorizzazione urbana a Napoli, tra ex Collegio Ciano e Mostra d'Oltremare
Microfluidic synthesis of methyl jasmonate-loaded PLGA nanocarriers as a new strategy to improve natural defenses in Vitis vinifera
The objective of the present work was to synthesize biopolymeric nanoparticles (NPs) entrapping the resistance-inductor methyl jasmonate (MeJA) to be employed as a novel and alternative strategy in integrated pest management. NPs were prepared by using a continuous fow microfuidic reactor that allows to precisely control some features that are crucial for applications such as size, polydispersion, morphology and reproducibility. Poly(lactic-co-glycolic acid) (PLGA), a biopolymer largely studied for its use in biological applications, was chosen for the production of NPs entrapping MeJA, a biotic endogenous elicitor able to trigger plant’s defense responses. The efect of diferent fuid-dynamic conditions, PLGA molecular weight and concentration on NP properties (dimensions, polydispersion, morphology, stability) was evaluated. DLS and SEM were employed to characterize the obtained NPs. MeJA-loaded PLGA NPs ranging from 40 to 70nm were administered to Vitis vinifera cell cultures, in order to evaluate the biological response in terms of stilbene biosynthesis. HPLC investigations showed a faster response when the elicitor was administered by PLGA NPs in comparison with free MeJA. This result demonstrates that the encapsulation in PLGA NPs signifcantly promotes MeJA cell uptake and the activation of MeJA-induced responses