7 research outputs found
Vegetal Fiber Additives in Mortars: Experimental Characterization of Thermal and Acoustic Properties
This paper investigates the influence of adding vegetal fibers on thermal and acoustic performance based on natural hydraulic lime. Mortar samples with 10% weight of vegetal fibers were fabricated adding water to obtain easily workable mortars with good consistency; their performance was compared to mortar samples without vegetal fibers. The fibers were of different types (rice husk, spelt bran, and Khorasan (turanicum) wheat chaff) and size (as-found and ground form). Thermal performance was measured with the Small Hot Box experimental apparatus. Thermal conductivity was reduced in the 1−11% range (with Khorasan wheat chaff and rice husk); no significant reduction was found with spelled bran in the mixture. When ground, fibers were characterized by both good thermal and acoustic absorption performance; a reduction of 6−22% in thermal conductivity λ was achieved with spelled bran (λ = 0.64 W/mK) and rice husks (λ = 0.53 W/mK), whereas the Khorasan wheat chaff had the highest sound absorption average index (0.38). However, the addition of fibers reduced sound insulation properties due to their low weight densities. This reduction was limited for rice husks (transmission loss value was only 2 dB lower than the reference)
Vegetal Fiber Additives in Mortars: Experimental Characterization of Thermal and Acoustic Properties
This paper investigates the influence of adding vegetal fibers on thermal and acoustic performance based on natural hydraulic lime. Mortar samples with 10% weight of vegetal fibers were fabricated adding water to obtain easily workable mortars with good consistency; their performance was compared to mortar samples without vegetal fibers. The fibers were of different types (rice husk, spelt bran, and Khorasan (turanicum) wheat chaff) and size (as-found and ground form). Thermal performance was measured with the Small Hot Box experimental apparatus. Thermal conductivity was reduced in the 1–11% range (with Khorasan wheat chaff and rice husk); no significant reduction was found with spelled bran in the mixture. When ground, fibers were characterized by both good thermal and acoustic absorption performance; a reduction of 6–22% in thermal conductivity λ was achieved with spelled bran (λ = 0.64 W/mK) and rice husks (λ = 0.53 W/mK), whereas the Khorasan wheat chaff had the highest sound absorption average index (0.38). However, the addition of fibers reduced sound insulation properties due to their low weight densities. This reduction was limited for rice husks (transmission loss value was only 2 dB lower than the reference)
Cordoli sommitali in pultruso e muratura armata con rete in GFRP. Un caso applicativo
I cordoli sommitali hanno, tra le loro diverse finalità , quella di favorireun comportamento scatolare agli edifici esistenti in muratura ed evitare l’insorgenza di meccanismi di ribaltamento delle pareti fuori piano per effetto dell’azione sismica. Nel presente lavoro viene illustrata una particolare modalità di realizzazione, basata sull’utilizzo di muratura armata con reti in GFRP e elementi piatti pultrusi in fibra di vetro. Questa tecnica consente di ottenere un efficace collegamento della falda di copertura al cordolo e del cordolo alla muratura sottostante ed è caratterizzata da una notevole semplicità operativa in cantiere. Come caso studio viene mostrato il progetto per i lavori di consolidamento del Castello di Fossa (AQ), descrivendo, attraverso alcuni dettagli costruttivi, i collegamenti nei diversi casi di timpani, pareti portanti interne e sporti di grond
Experimental investigation on a FRCM bio-composite for sustainable retrofitting of masonry buildings
Rinforzo di edifici in muratura di pietrame facciavista con Reticolatus e pannelli in CLT
In questolavoro viene presentata una tecnica di rinforzo di murature in pietrame che prevede l’utilizzo di un pannello in CLT (Cross Laminated Timber) giustapposto auna dellesuperfici murarie, e l’applicazione sulla faccia opposta del sistema Reticolatus, consistente in una ristilatura armata realizzata attraverso l’inserimento di trefoli in acciaio inox nei giunti di malta.L’efficacia della tecnica è stata valutata studiandone l’applicazione come riparazione di murature già danneggiate. La campagna sperimentaleeseguita ha infatti interessato campioni in muraturadi pietrame di spessore 400 mmche risultavano fessurati perprecedenti test. Sono state realizzate 4 prove di compressione diagonale, una su un campione in cui è stata eseguita la sola risarcitura della lesione, tre su campioni riparati e rinforzati con il sistema proposto.La tecnica si propone quando, in presenza di finitura faccia-vista per la superficie muraria esterna, sivogliono migliorare siale caratteristiche meccaniche della muratura, sia le prestazioni energetiche ed acustiche dell’edificio.
Analisi di correlazione tra contributi statali di ricostruzione e adeguamento a seguito del terremoto del 1979 e danneggiamento post sisma 2016 degli edifici del centro storico di Norcia
La maggior parte degli edifici ordinari in muratura del centro storico di Norcia ha manifestato, in seguito agli
eventi sismici che hanno interessato il Centro Italia nel 2016, una risposta positiva, riportando danni per lo più
locali e limitati. In particolare, analizzando il danneggiamento in funzione delle caratteristiche strutturali dei
fabbricati, è emersa una significativa riduzione del danno nei casi in cui erano stati eseguiti interventi di
ricostruzione e rinforzo a valle degli eventi sismici che interessarono la Valnerina nel 1979.
Grazie ad una collaborazione con la Regione Umbria è stato possibile reperire gli importi dei contributi erogati nel
comune di Norcia durante il processo di ricostruzione post 1979.
Nel presente articolo sono illustrati i risultati delle prime elaborazioni condotte al fine di valutare la correlazione tra
gli interventi post-sima del 1979 ed il comportamento degli edifici a valle della sequenza del 2016. L’analisi mostra
che gli investimenti eseguiti per il rafforzamento sismico degli edifici hanno portato ad una significativa riduzione
del numero di edifici inagibili e con danni severi alle strutture; in particolare, a costi di intervento post 1979 più
elevati hanno fatto seguito danni minori rilevati negli edifici colpiti dalla sequenza sismica del 2016