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    La Rivoluzione in tempo reale. Il 1917 nel socialismo italiano tra rappresentazione, mito e realtĂ 

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      Fra qualche anno il mito russo, che avete il torto di confondere con la rivoluzione russa, alla quale io applaudo con tutto il cuore
 (Voce - Viva la Russia!)
, sarà evaporato e il bolscevismo attuale o sarà caduto o si sarà trasformato. Con queste parole, pronunciate il 19 gennaio 1921 al teatro Goldoni di Livorno nel corso del XVII Congresso del Partito socialista italiano, Filippo Turati accusava la frazione comunista, che di lì a poco avrebbe dato vita al Partito comunista d’Italia, di ..

    Sfumature di rosso

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    Nel corso del XX secolo l’Italia Ăš stato uno dei paesi dell’Occidente in cui il confronto politico e la dialettica fra le classi sociali ha assunto la piĂč marcata connotazione ideologica. Questo alto livello di ideologizzazione ha fatto sĂŹ che nelle culture politiche italiane si stratificassero molteplici concezioni e rappresentazioni della rivoluzione, all’interno delle quali occupano un ruolo centrale quelle della Rivoluzione russa e, in particolare, di quella bolscevica dell’ottobre 1917. Questo volume raccoglie una serie di ricerche sulle rappresentazioni della Rivoluzione russa nella politica italiana del Novecento. Le rappresentazioni del 1917, e quelle della forma di Stato e di governo nata dalla Rivoluzione rappresentano un punto di osservazione sull’evoluzione delle culture politiche, delle loro relazioni e contrapposizioni, della circolazione di idee e delle influenze reciproche. Dalla metĂ  degli anni Venti fino al crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, gli eventi russi del 1917 e il “modello sovietico” diventano un termine di confronto, un esempio a cui ispirarsi o, comunque, un elemento imprescindibile per tutte quelle correnti politiche e culturali che cercano di elaborare una lettura (positiva o negativa, ideologica o piĂč orientata all’analisi reale) della societĂ  di massa, del capitalismo fordista, del rapporto fra Stato e classi sociali e di quello fra interessi economici individuali e collettivi

    Il partito di massa

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    Il saggio affronta la lunzione del Pci in quanto partito di massa nella ricostruzione della democrazia e della nazione italiana, e il paradosso per cui una radicale contrapposizione col passato e la costruzione di una comunità internazionalista "immaginata" portano alla progressiva dissoluzione della fede nel partito che ne anima la vita almeno fino alla fine degli anni settanta. Si propone in conseguenza una periodizzazione del partito di massa diversa da quella del partito elettorale che invece emerge all'incirca dagli anni sessanta in poi e finisce per sostituire il primo.The essay suggests that in retrospective the construction of a mass party was the most important feature of the ICP history after 1944. The paradox of an international "imagined community" that helped relegitimizing a natiomal democracy can be explained by the important cultural and social functions of integration played by the mass party in the early phase of the Republic, until at least the Seventies. The article deals also with the outgrowth of an electoral party that contradicted the integrative mass party and suggests that the inability of the ICP leadership at keeping the two together should be investigated as one reason for the dissolution of the party after 1989
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