17 research outputs found
Innovazione tecnologica e regolazione incompiuta: il caso dei servizi di trasporto non di linea
In Italia, come in altri Paesi, il recente utilizzo di tecnologie informatiche applicate alla mobilità delle persone ha avuto effetti significativi sia sulla domanda (in specie sui comportamenti degli utenti) sia sulll’offerta dei servizi di trasporto locale non di linea. Il fenomeno mette in evidenza l’opportunità di regolare le piattaforme tecnologiche che svolgono attività di intermediazione tra domanda e offerta (i servizi tecnologici per la mobilità) e di rimuovere alcuni vincoli connessi allo svolgimento del servizio di taxi e di noleggio con conducente (NCC). L'articolo si sofferma poi sulle problematiche sollevate dal caso Uber in Italia e in altri ordinamenti europei, sottolineando il ruolo del giudice nazionale ed europeo
L'Obiettivo 3 dell'Agenda 2030: salute e benessere. Statistiche, politiche e diritto
Il volume raccoglie gli atti di un seminario dedicato alla sostenibilità, con particolare riferimento all'Obiettivo 3 (Salute e benessere) dell'Agenda 2030. I diversi contributi si soffermano sull'impatto dell'emergenza sanitaria da Covid-19 sull'organizzazione e sull'erogazione dei servizi sanitari e sulle prospettive aperte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La prospettiva di analisi è di tipo multi e interdisciplinare, i contributi sono stati elaborati da esperti di varie discipline (statistiche, mediche, giuridiche) e sono stati accolti nella Collana che raccoglie i report del Centro Interdisciplinare di Studi sul Diritto Sanitario diretto dalla prof.ssa M.A. Sandulli
La rigenerazione degli spazi urbani attraverso percorsi agro-alimentari
Dando conto dell'avvenuto superamento del tradizionale rapporto tra città e campagna, il contributo analizza la recente tendenza in atto a livello nazionale, europeo e globale atta a valorizzare la rigenerazione urbana attraverso percorsi agro-alimentari e le ricadute poste in essere da tale fenomeno sul versante delle funzioni amministrative. Il rinnovato rapporto tra città e campagna, infatti ha fatto emergere nuovi interessi pubblici rimessi alla cura della p.a. (la lotta ai cambiamenti climatici, la resilienza rispetto a fenomeni naturali e antropici, l'efficienza energetica, la sostenibilità del turismo, la promozione dell'inclusione sociale e dell'innovazione tecnologica), ovvero la l'attualizzazione della loro vocazione, la cui tutela richiede oggi una lettura necessariamente integrata. La ricerca mette in luce i suddetti passaggi attraverso l'analisi gli strumenti predisposti dal legislatore (agricoltura sociale, orti urbani, mercati agro-alimentari rionali, spazi verdi urbani), rivelando la centralità del ruolo della p.a. nella pianificazione territoriale e nella promozione della partecipazione e dell'inclusione sociale, nonchè, più in generale, l'emersione di un "diritto alla città" quale nuova frontiera del diritto amministrativo
La tutela dell'ambiente attraverso il mercato: le certificazioni ambientali strumentali alle politiche energetiche
Il contributo indaga sul mercato quale strumento per tutelare l'ambiente alla luce del problema del riscaldamento climatico e a fronte dell'inefficienza dei meccanismi di command and control. In particolare, tra gli strumenti economici di tutela dell'ambiente, vengono analizzate le certificazioni ambientali strumentali alle politiche energetiche con particolare riferimento ai certificati verdi e ai certificati bianchi e le relative regolamentazioni adottate a livello europeo e nazionale al fine di promuoverne il ricorso. A conclusione lo studio verifica come la diffusione di tali strumenti economici per tutelare l'ambiente non coincida affatto con una riduzione del ruolo della pubblica amministrazione
Alcune note di commento alla legge regionale toscana che promuove la partecipazione all'elaborazione delle politiche regionali e locali (l.r. 27 dicembre 2007, n. 69)
il contributo analizza il testo della prima legge regionale italiana (l.r. Toscana n. 69/2007) che ha introdotto un modello di partecipazione collaborativa basato sull'introduzione dell'istituto del dibattito pubblico. Attraverso l'analisi del testo normativo, il saggio propone una riflessione sui concetti di democrazia amministrativa e democrazia partecipativa; concetti che aprono nuovi spazi per modelli partecipativi diversi da quello tradizionalmente presente nel nostro sistema amministrativo ispirato ad una visione garantistica e difensiva della partecipazione al procedimento
L'inquinamento atmosferico
Il contributo tratta il fenomeno dell'inquinamento atmosferico sottolineandone la tendenza ad un approccio giuridico tipicamente settoriale e poco integrato. Un approccio di tipo sistemico al problema è stato invece delineato dalla Strategia europea volta alla tutela dell'ambiente urbano e dalla direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa. Successivamente viene delineato il quadro giuridico interno dei procedimenti amministrativi volti alla tutela dall'inquinamento atmosferico, con particolare riguardo ai procedimenti pianificatori e autorizzatori. Dall'analisi emerge come gli strumenti giuridici volti alla lotta all'inquinamento atmosferico presentino i caratteri evolutivi tipici del diritto ambientale (influenza dell'ordinamento UE, forte incidenza della scienza e della tecnica, anticipo dell'intervento pubblico alla fase della prevenzione anziché della repressione)
Verso un nuovo mercato unico: le prospettive aperte dall'Agenda digitale europea e dalla sua attuazione in Italia
Il contributo analizza i contenuti dell'Agenda digitale europea nel quadro del processo internazionale di Open government e della piena realizzazione della Società dell'Informazione. Successivamente viene analizzata l'Agenda digitale italiana nel quadro generale delle riforme amministrative in cantiere da un ventennio, con particolare riferimento al processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, vale a dire una riforma rimasta incompiuta e che ha trovato nuovi impulsi grazie agli obiettivi dell'Agenda digitale europea. Infine, viene proposta una riflessione sulla gestione del patrimonio informativo pubblico e sulle prospettive di riforma legate all'implementazione dell'Open Data nella pubblica amministrazione
Il contributo dell'accesso alle informazioni ambientali alla tutela del patrimonio pubblico
This article analyzes the key role of public access to information in modern environmental governance.
Guaranteed by the Aarhus Convention on Access to Information, Public Participation in Decision-Making and Access to Justice in Environmental Matters, by Directive 2003/4/EC and by legislative-decree n. 195/2005, the right of Access to environmental information has a substantial impact on how individuals can act as environmental stewards and public bodies can protect the environment.
In particular, information disclosure provisions can help to minimize the information asymmetry between the State and its citizens. In doing so, individuals are empowered in their role as environmental stewards, able to effectively participate in environmental decision-making procedures and to exert “bottom-up” pressure on the State and private entities in their role as consumers and investors.
However, the historical evolution of the right to access environmental information today is confronted with the reform of italian legislation on transparency. Therefore, a reflection is needed on the interaction between the special forms of access coexisting in the italian legal system, with specific reference to environmental information, and the generalized civic access introduced by the legislative-decree n. 97/2016 (so-called Italian Freedom of Information Act).
In conclusion the essay focuses on the fact that right to access information, as it belongs to the corpus of human rights, is a precondition for a good environmental administration