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    Quattromani lettore di Bembo : studio e edizione dei Luoghi delle Rime

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    Letterato versatile e curioso del presente, Sertorio Quattromani (Cosenza 1541-1603) fu uno dei migliori critici letterari della seconda metà del Cinquecento, come dimostrano innanzi tutto l'importante esposizione delle Rime di Della Casa (edita postuma nel 1616) e ora il commento alle Rime di Bembo, qui per la prima volta pubblicato, sulla base del manoscritto Palatino 1036 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nel quale si conserva adespoto con il titolo Luoghi difficili del Bembo. Elaborato tra il 1564 e il 1570, il commento bembiano si presenta non del tutto compiuto, per quanto già ricco di chiose esplicative e di riferimenti intertestuali. Occorre tuttavia considerare che la tipologia esegetica scelta da Quattromani non è quella dell'esposizione continua ma quella del commento tecnico e selettivo, incentrato sulla spiegazione dei luoghi difficili e sull'allegazione dei loci paralleli, oltre che sulle censure di gusto e sui rilievi linguistici, stilistici e retorici. Focalizzata sulla parafrasi e sull'intertestualità, l'annotazione di Quattromani intende essere al servizio del testo e insieme offrire agli scrittori coevi la possibilità di entrare in uno dei più raffinati laboratori poetici del Rinascimento. Almeno due sono le ragioni per motivare il recupero di un'opera incompiuta, e che lo stesso autore non ritenne più adeguata ai tempi, impegnandosi nell'esegesi delle Rime dellacasiane. Innanzi tutto un motivo di ordine generale: letture e commenti di critici coevi all'autore sono di grande utilità per un'interpretazione dei testi storicamente fondata. Poi un motivo specifico, che riguarda lo sviluppo della lirica italiana: già da metà Cinquecento l'esegesi dei poeti contemporanei diventa uno strumento essenziale per costruire la lirica moderna sulle fondamenta gettate da Bembo prima e da Della Casa poi. Infatti nel commento bembiano di Quattromani la fitta allegazione di loci paralleli estratti dalla letteratura latina serve anche a rivelare quanto il petrarchismo di Bembo non si alimenti del solo Petrarca. Rispetto alla vulgata petrarchistica, ciò che emerge nel Bembo di Quattromani è pertanto l'impossibilità per un poeta non corrivo di attenersi a norme insensibili al mutare dei tempi. Il riuso del dettato petrarchesco resta ovviamente legge, ma a patto che accolga nuove commistioni e svariati incrementi. In particolare, si avverte come sempre più vitale la riappropriazione profonda di tutta la letteratura in latino, da quella antica a quella umanistico-rinascimentale, tanto da pervenire a una contaminazione di latino e volgare che può essere considerata uno dei principali fattori di apertura della strada verso il Barocco intrapresa a fine Cinquecento dalla poesia italiana

    Premessa a "Cum fide amicitia"

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    Introduzione alla raccolta di stud

    TENSION PNEUMOPERICARDIUM AND PNEUMOTHORAX DURING SPONTANEOUS VENTILATION

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    AN UNUSUAL CASE OF LATERAL PULMONARY HERNIA

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    Structure-guided design and in-cell target profiling of a cell-active target engagement probe for PARP inhibitors

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    Inhibition of the poly(ADP-ribose) polymerase (PARP) family of enzymes has become an attractive therapeutic strategy in oncology and beyond; however, chemical tools to profile PARP engagement in live cells are lacking. Herein, we report the design and application of PARPYnD, the first photoaffinity probe (AfBP) for PARP enzymes based on triple PARP1/2/6 inhibitor AZ9482, which induces multipolar spindle (MPS) formation in breast cancer cells. PARPYnD is a robust tool for profiling PARP1/2 and is used to profile clinical PARP inhibitor olaparib, identifying several novel off-target proteins. Surprisingly, while PARPYnD can enrich recombinant PARP6 spiked into cellular lysates and inhibits PARP6 in cell-free assays, it does not label PARP6 in intact cells. These data highlight an intriguing biomolecular disparity between recombinant and endogenous PARP6. PARPYnD provides a new approach to expand our knowledge of the targets of this class of compounds and the mechanisms of action of PARP inhibitors in cancer

    Geochemical provinciality in the Cretaceous magmatism of northern Madagascar, and mantle source implications.

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    The Cenozoic igneous activity of Sardinia

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