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    Small bowel capsule endoscopy in crohn’s disease diagnosis and follow up

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    Introduzione La frequenza e la rilevanza clinica delle lesioni rilevate dalla videocapsula endoscopica (VCE) nell’intestino tenue prossimale nei pazienti con malattia di Crohn (MDC). Inoltre non è ancora definito il ruolo diagnostico della VCE nei pazienti con diagnosi non definita di MDC dopo procedure convenzionali endoscopiche, radiologiche, ultrasonografiche. Obiettivi. Studio 1. Valutare la prevalenza di lesioni prossimali rilevate dalla VCE, in pazienti con MDC dell’ileo distale. Studio 2. Valutare in uno studio prospettivo longitudinale, il ruolo diagnostico della VCE in pazienti con sintomi compatibili con MDC del tenue e diagnosi non definita dopo tecniche convenzionali. Metodi. Studio 1: Sono stati arruolati 32 pazienti con MDC (16 F, età media 32 aa, range 19-65) con diagnosi definita di MDC dell’ileo distale. Alla VCE reperti compatibili con lesioni di MDC includevano: erosioni, ulcerazioni aftoidi o profonde. Venivano considerate prossimali le lesioni del digiuno e dell’ileo prossimale. Studio 2: Tutti i pazienti con sospetto clinico di MDC ed diagnosi non conclusiva dopo ileocolonscopia (IC), esame radiologico seriato dell’intestino tenue (SBFT) e ecografia delle anse intestinali mediante mezzo di contrasto orale (SICUS) sono stati arruolati. Risultati. Studio 1. Mediante VCE sono state rilevate lesioni nel tenue prossimale in 16(50%) pazienti. Non è stata osservata correlazione tra i reperti alla VCE, i parametri clinici ed i reperti al SICUS (p=0.2). Studio 2. Le metodiche convenzionali non hanno portato a diagnosi conclusiva in 30 pazienti (19 F, median age 31 years, range 18-57) con reperti compatibili ma non conclusivi di MDC del tenue alla IC in 19 (63%), al SICUS in 12 (40%) ed al SBFT in 15 (50%) pazienti. La VCE ha mostrato lesioni ileali in 15 dei 30 (50%) pazienti, compatibili con MDC in 12 (40%)(≥5 ulcere aftoidi in 10, ulcera profonda in 1, una singola stenosi ulcerata in 1). La VCE è stata ritenuta in 1 paziente con una stenosi dell’intestino tenue non rilevata dal SBFT, che ha richiesto un intervento chirurgico, mediante cui è stata posta diagnosi di MDC. Conclusions. Nel MDC dell’ileo distale, la VCE consente la visualizzazione di lesioni nell’intestino tenue prossimale in una elevate percentuale di pazienti, sebbene la rilevanza clinica di tali reperti è apparsa non significativa. La VCE può rilevare lesioni compatibili con MDC del tenue in quasi 1/3 dei pazienti con sintomi fortemente sospetti per MDC e diagnosi non definita con le metodiche convenzionali, sebbene il rischio di ritenzione richiede una attenta selezione dei pazienti.Background. The frequency and clinical relevance of upper small bowel (SB) lesions detected by Wireless Capsule Endoscopy (WCE) in Crohn’s Disease (CD) is unknown. The diagnostic role of WCE in patients with uncertain diagnosis after conventional endoscopic, radiologic and ultrasonographic techniques is still under investigation. Aims. Study 1. To assess the prevalence of proximal SB lesions detected by WCE, in patients with distal ileal CD. Study 2. To assess, in a prospective study, the diagnostic role of WCE in patients with symptoms highly compatible with small bowel CD and undefined diagnosis after conventional techniques. Methods. Study 1:upper CD lesions 32 CD patients (16 F, median age 32 years, range 19-65) with an established diagnosis of distal ileal CD were enrolled. Findings compatible with CD lesions at WCE included: erosions, aphtoid or deep ulcers. Jejunal and proximal ileal lesions were considered as proximal SB lesions. Study 2: suspected CD. All patients with clinically suspected CD and not conclusive diagnosis after ileocolonoscopy (IC), Small Bowel Follow Through (SBFT) and Small Intestine Contrast Ultrasonography (SICUS) were enrolled. Results. Study 1. WCE detected proximal SB lesions in 16 (50%) patients. No correlation between WCE findings and clinical parameters as also between WCE and SICUS findings (p=0.2) was observed. Study 2. Conventional techniques did not lead to a conclusive diagnosis in 30 patients (19 F, median age 31 years, range 18-57). Among the 30 patients, findings compatible but not diagnostic for small bowel CD were detected by IC in 19 (63%), by SICUS in 12 (40%) and by SBFT in 15 (50%) patients. WCE showed ileal lesions in 15 out of the 30 (50%) patients, including findings compatible with CD in 12 (40%)(≥5 apthoid ulcers in 10, deep ulcer in 1, one single ulcerated stenosis in 1). WCE retention was observed in 1 patient with a small bowel CD stenosis not detected by SBFT. Conclusions. WCE allows the visualization of upper SB lesions in a high proportion of CD patients. The clinical relevance of these findings appears not significant. WCE may detect lesions compatible with small bowel CD in almost one third of patients with symptoms highly compatible with CD and undefined diagnosis after conventional techniques. The retention risk requires a careful selection of patients before using WCE to confirm a suspected diagnosis of CD
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