119 research outputs found
Schede “geologiche” di I e II livello per la “Valutazione degli effetti locali nei siti di ubicazione di singoli edifici (edilizia ordinaria, strategica e monumentale)
Nell’ambito di un progetto GNDT del 1999 era stata predisposta una scheda di rilevamento
che permetteva una raccolta di informazioni geologiche e geomorfologiche per il sito di
ubicazione di un bene monumentale (Di Capua et al, 2005a e 2005b). Questo strumento si è
rivelato di grande utilitĂ per il rilievo delle caratteristiche geologiche di sito anche in
occasione di eventi sismici recenti. Infatti, è stato utilizzato per raccogliere informazioni
preliminari sui siti di ubicazione delle chiese danneggiate dal terremoto del Molise (2002),
consentendo il rapido confronto delle caratteristiche morfo-litologiche dei diversi siti e
agevolando l’analisi delle possibili relazioni tra queste caratteristiche locali e il
danneggiamento sismico osservato negli edifici.
Nel condurre una campagna di censimento dati è importante poter disporre di uno strumento
schedografico affidabile, che consenta una raccolta omogenea delle informazioni disponibili
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e una riduzione dei fattori soggettivi nel rilievo geologico e geomorfologico, che agevoli il
tecnico in una descrizione standardizzata dei vari elementi, evitando in questo modo che egli
possa dimenticare particolari importanti nella descrizione del sito.
Pertanto, nella Linea 10 del progetto Reluis è stato proposto di perseguire l’obiettivo di
ridefinire gli strumenti schedografici di tipo “geologico” per valutazioni dei possibili effetti
locali nei siti di ubicazione di edifici ordinari, strategici e monumentali
Una nuova scheda “geologica” per la valutazione degli effetti sismici locali in siti di ubicazione di singoli edifici
A partire dai terremoti del Friuli (1976) e dell’Irpinia-Basilicata (1980) la comunità scientifica ha approntato una serie di strumenti schedografici per il
censimento della vulnerabilità sismica, del danno e dell’agibilità degli edifici, raggiungendo così un duplice risultato: raccolta omogenea di dati
tipologico-strutturali finalizzati alla messa a punto di correlazioni tra i parametri sismologici ed i danni accertati e valutazione del livello di agibilitĂ degli
edifici danneggiati. Invece, dal punto di vista geologico non c’è stata un’analoga attenzione per gli strumenti di rilievo; sebbene nel tempo ne siano stati
predisposti alcuni, essi non sono risultati mai esaustivi, pur considerando le necessarie e inevitabili semplificazioni che devono essere adottate per fare di
una scheda uno strumento pratico, di facile applicazione. Nell’ambito dell’Unità di Ricerca è stato quindi condotto un censimento delle schede di tipo
“geologico” già esistenti, al fine di integrare tutte le informazioni necessarie in un unico strumento schedografico.
La nuova scheda consente la raccolta sistematica e ragionata delle informazioni, permettendo una codifica omogenea delle caratteristiche morfolitologiche
locali e, laddove esistano sufficienti dati, una caratterizzazione geotecnica e geofisica del sottosuolo del sito esaminato.
La nuova scheda proposta, opportunamente compilata, permette di fornire una valutazione qualitativa degli effetti sismici locali ed in particolare
consente, a fronte di sufficienti dati raccolti e rilevati, una prima quantificazione degli effetti di amplificazione attesi (Fa) sulla base delle recenti normative nazionali e regionali di settore
Prediction of Displacements in Unstable Areas Using a Neural Model
In pipeline management the accurate prediction of weak displacements is a crucial factor in drawing up a prevention policy since the accumulation of these displacements over a period of several years can lead to situations of high risk. This work addresses the specific problem related to the prediction of displacements induced by rainfall in unstable areas, of known geology, and crossed by underground pipelines. A neural model has been configured which learns of displacements from instrumented sites (where inclinometric measurements are available) and is able to generalise to other sites not equipped with inclinometers
Correlation between local amplification effects and damage mechanism for monumental buildings
The damage and vulnerability survey of the monumental buildings, damaged by the 2002 earthquake in the Molise Region, has allowed singling out of a correlation between the observed damage of the churches and their morphological site conditions. The vulnerability model connected to the survey methodology provides an evaluation of the expected mean damage. Comparison with the observed damage determined the introduction of a local morphological behaviour modifier, able to take into account the vulnerability increase due to the site effects. In order to validate the previous results, a numerical 2-D analysis of the seismic local response has been performed. In particular, a numerical code, working with boundary elements, has been applied to the analyzed situations. The results, in terms of pseudo-acceleration response spectra and amplification factors, allow one to compare the numerical and the observed analyses. This comparison shows good agreement and allows one to find some correlations between the geometric characteristics of the sites, the values of the amplification coefficients and the damage mechanism activated
Correlation between local amplification effects and damage mechanisms for monumental buildings
The damage and vulnerability survey of the monumental buildings, damaged by the 2002 earthquake in the Molise Region, has allowed singling out of a correlation between the observed damage of the churches and their morphological site conditions. The vulnerability model connected to the survey methodology provides an evaluation of the expected mean damage. Comparison with the observed damage determined the introduction of a local morphological behaviour modifier, able to take into account the vulnerability increase due to the site effects. In order to validate the previous results, a numerical 2-D analysis of the seismic local response has been performed. In particular, a numerical code, working with boundary elements, has been applied to the analyzed situations. The results, in terms of pseudo-acceleration response spectra and amplification factors, allow one to compare the numerical and the observed analyses. This comparison shows good agreement and allows one to find some correlations between the geometric characteristics of the sites, the values of the amplification coefficients and the damage mechanism activated
Effetti di amplificazione topografica osservati sul patrimonio monumentale
La ricerca ha avuto l’obiettivo di indagare gli effetti di amplificazione sismica, per cause topografiche, che possono aver interessato le chiese danneggiate
da alcuni terremoti storici italiani. La novità di questo studio consiste nell’aver messo a punto una metodologia di analisi che, partendo dall’osservazione
degli effetti del terremoto sull’edificio, confronta il danno osservato ed il danno atteso, calcolato attraverso modelli basati su dati statisticamente
affidabili, prevede una fase di rilevo delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, geotecniche e geofisiche dei siti di ubicazione delle chiese, arriva
a quantificare, anche attraverso modellazioni numeriche della risposta sismica locale, l’influenza che la morfologia di questi siti può aver avuto nel
determinare l’incremento dell’input sismico e conseguentemente del danno osservato
The seismic microzonation of level 3 of Sant’Agata Fossili (northern Italy) based on a multidisciplinary approach.
In this paper the results of a detailed seismic microzonation, performed at Sant’Agata Fossili (Piemonte region, northern Italy) are presented. We study the local seismic response of this small village using a level 3, that is the most accurate level following the Italian code of seismic microzonation. The activity steps consist in a gradual widening of knowledge of the different aspects of the amplification phenomena. A multidisciplinary approach has been performed to obtain the local seismic response: including a study of local geology, geophysical and geotechnical characterization of the lithologies, and numerical and experimental analyses. We finally compare the obtained elastic response spectra to the prescribed spectra of the Italian Building Code (in Italian: Norme Tecniche per le Costruzioni). Our results show the geologic and geophysical differences of the subsoil, that produce different local seismic response in terms of amplification factors and acceleration response spectra.PublishedS01893T. Pericolosità sismica e contributo alla definizione del rischio5T. Sorveglianza sismica e operatività post-terremotoJCR Journalope
The seismic microzonation of level 3 of Sant’Agata Fossili (northern Italy) based on a multidisciplinary approach
In this paper the results of a detailed seismic microzonation, performed at Sant’Agata Fossili (Piemonte region, northern Italy) are presented. We study the local seismic response of this small village using a level 3, that is the most accurate level following the Italian code of seismic microzonation. The activity steps consist in a gradual widening of knowledge of the different aspects of the amplification phenomena. A multidisciplinary approach has been performed to obtain the local seismic response: including a study of local geology, geophysical and geotechnical characterization of the lithologies, and numerical and experimental analyses. We finally compare the obtained elastic response spectra to the prescribed spectra of the Italian Building Code (in Italian: Norme Tecniche per le Costruzioni). Our results show the geologic and geophysical differences of the subsoil, that produce different local seismic response in terms of amplification factors and acceleration response spectra
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