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    Cibi, conviti, culture nell’opera di Carmine Abate

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    Lo scrittore Carmine Abate si colloca in un sistema multiculturale a tre assi: l’ambiente arbëresh, in cui è nato, la Germania, terra di emigrazione di suo padre e anche del giovane Carmine, la cultura italiana, scoperta a scuola, poi divenuta miraggio del ritorno (realizzato) dello scrittore migrante. Nella sua narrativa autobiografica, costruita come mosaico multiculturale, il cibo occupa una posizione fondante e rituale (cfr. il romanzo Il bacio del pane 2014) su tre livelli : (1) il ‘cucinato’ come nucleo identitario di civiltà ; (2) il convito come rito di appartenenza comunitaria, la cui profanazione indica diaspora e dispersione ; (3) il cibo come luogo simbolico d'incontro e di scambio fra culture, per la costruzione di nuove identità. La centralità del cibo nella scrittura autobiografica di Carmine Abate trova il suo compimento nel romanzo Banchetto di nozze e altri sapori (2018), vera e propria autobiografia in forma di menù di un banchetto solenne
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