182 research outputs found

    European welfare states. Does decentralization affect poverty?

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    The shifting of welfare systems to the local level may have positive or negative consequences. On the one hand, it may be argued that local governments better tailor welfare policies to the specific needs of population, given their direct knowledge of territory; on the other hand, especially in the presence of weak su- pervision by the central government, decentralization may cause inequalities and territorial fragmentation. The main objective of the paper is to explore the relation- ship between welfare state typologies - with different degrees of decentralization - and the level of monetary poverty and material deprivation of citizens. Using data from official statistics, we model individual binary outcomes (living or not under the poverty line, being or not able to make ends meet) as a function of both family- level and country-level characteristics. The empirical analysis is run on a selection of European countries for the year 2013

    L'Obiettivo 3 dell'Agenda 2030: salute e benessere. Statistiche, politiche e diritto

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    Il volume raccoglie gli atti di un seminario dedicato alla sostenibilità, con particolare riferimento all'Obiettivo 3 (Salute e benessere) dell'Agenda 2030. I diversi contributi si soffermano sull'impatto dell'emergenza sanitaria da Covid-19 sull'organizzazione e sull'erogazione dei servizi sanitari e sulle prospettive aperte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La prospettiva di analisi è di tipo multi e interdisciplinare, i contributi sono stati elaborati da esperti di varie discipline (statistiche, mediche, giuridiche) e sono stati accolti nella Collana che raccoglie i report del Centro Interdisciplinare di Studi sul Diritto Sanitario diretto dalla prof.ssa M.A. Sandulli

    Active Labor Market Policies and Transitions to Permanent Employment. The Potential of Administrative Data

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    This chapter aims at shedding some light on the effectiveness of existing Active Labor Market Policies. The main goal of this contribution is to show how it is possible to combine three sources of administrative data, namely the system of Compulsory Communications (Comunicazioni Obbligatorie CO), the archives of local agencies in charge of active labor market policies, and the equivalent economic/financial status indicator (EES) data drawn from fiscal assistance centers. We also discuss possible identification strategies to assess the effectiveness of active labor market programs which exploit discontinuity stemming from labor market reforms. Finally, we use event history analysis to model the time to exit to a permanent job as a function of individual characteristics previous labor experience and participation to programs

    Assessing the Impact of Agricultural Research: Data Requirements and Quality of Current Statistics in Europe

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    Assessing the impact of agricultural research on sustainability targets often implies to face two main issues: the complexity of the causal path, and the lack of appropriate data. In this paper, we discuss which data would be necessary to measure short- and long-term impacts in Europe, and suggest a set of indicators to evaluate their quality, exploiting both available metadata (qualitative indicator) and the evidence stemming from the data themselves (quantitative indicator based on missing values, temporal contiguity and outliers). An application is shown for a subset of variables. According to our results, qualitative and quantitative indicators often provide conflicting information

    Assessing the impact of agricultural research: Data requirements and quality of current statistics in Europe

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    Assessing the impact of agricultural research on sustainability targets often implies to face two main issues: the complexity of the causal path, and the lack of appropriate data. In this paper, we discuss which data would be necessary to measure short- and long-term impacts in Europe, and suggest a set of indicators to evaluate their quality, exploiting both available metadata (qualitative indicator) and the evidence stemming from the data themselves (quantitative indicator based on missing values, temporal contiguity and outliers). An application is shown for a subset of variables. According to our results, qualitative and quantitative indicators often provide conflicting information

    Time-varying/sign-switching risk perception on foreign exchange markets

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    Digitised version produced by the EUI Library and made available online in 2020

    L’impatto sulla sostenibilità della spesa per ricerca e sviluppo in agricoltura

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    Il presente lavoro intende fornire una rassegna della letteratura degli approcci metodologici ed empirici utilizzati nella stima dell'impatto della spesa in ricerca in agricoltura sulla dimensione sociale ambientale ed economica della sostenibilità. Il contributo si pone l’obiettivo di evidenziare criticità e punti di debolezza degli approcci presentando le prime riflessioni emerse all’interno del progetto europeo Impresa (EU -FP7 Measurement of Research Impact in European Agriculture)

    Relazioni tra obiettivi e quantificazione degli outcome della ricerca europea in agricoltura

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    a stima dell’analisi del contributo della ricerca in agricoltura rappresenta un tema di forte attualità sia per l’accountability della spesa pubblica sia per avere una misurazione dei benefici sulla collettività. Sebbene la letteratura economico-agraria abbia enfatizzato il ruolo della ricerca per migliorare l’efficienza dei sistemi produttivi (migliorando il rapporto input/output), evidenze empiriche e la rilevanza di nuove tematiche collegate alla ricerca agricola (ad esempio bio-econcomia) hanno evidenziato la necessità di analizzare impatti della spesa in ricerca rispetto a dimensioni che vadano oltre la produttività (ad esempio sulla qualità della vita e sul benessere nelle aree rurali, sulla mitigazione degli effetti del cambiamenti climatico, sulla riduzione delle esternalità negative). La letteratura economico-agraria ha dettagliatamente affrontato la stima degli impatti della ricerca, applicando modelli causali tra la spesa e la produttività dei fattori impiegati. In questi lavori gli impatti sono misurati mediante variabili di efficienza delle risorse e di sicurezza alimentare. Alston et al. (2000), attraverso una meta-analisi di 289 studi, identificano tassi di rendimento della spesa in R&D in agricoltura pari all’82% (media) e al 44% (mediana). Recentemente Hurley et al. (2014), mediante una meta-analisi su 372 studi, hanno confermato trend positivi della spesa per ricerca in agricoltura. Smeets Kristkova et al. (2015) concludono identificando una maggiore distanza tra spesa per ricerca ed impatti nell’ambito pubblico, rispetto al privato; vi sono rendimenti maggiori nelle colture annuali e nella zootecnia. Gli stessi autori hanno inoltre evidenziato time lags tra la spesa in ricerca ed impatti maggiori della ricerca pubblica rispetto a quella privata. Mentre la crescita economica o il tasso di rendimento della ricerca (pubblica) sono temi sufficientemente studiati dalla letteratura, gli impatti sulla varie dimensioni della sostenibilità e sul welfare sono meno investigati. Le cause possono essere ricondotte a: a) difficoltà nell’identificare le priorità della ricerca agricola; b) mancanza di modelli logico-interpretativi per identificare la causalità tra spesa ed impatti su più obiettivi, c) la mancanza di indicatori o proxy soprattutto ai temi ambientali e sociali. Nel complesso, se la stima degli impatti della ricerca sulla produttività dei fattori o delle risorse è tuttora un tema complesso e di forte attualità, la stima del contributo della ricerca alla sostenibilità dei sistemi agricoli e sul welfare della collettività rappresenta una sfida metodologica ed empirica. Il modello agricolo europeo ha subito diverse sollecitazioni negli ultimi anni, legate sia alle pressioni esercitate dai cambiamenti della società (mobilità delle persone, salute, invecchiamento ecc.) sia in risposta alle principali sfide globali (sicurezza alimentare, cambiamento climatico, ecc.). I nuovi drivers (tra cui lo sviluppo della bio-economia, l’intensificazione sostenibile, ecc.) hanno motivato la creazione di nuovi filoni di ricerca, enfatizzando il ruolo strategico delle conoscenze e delle nuove tecnologie nella creazione del benessere da parte della collettività (Viaggi, 2015). Il presente lavoro intende analizzare le principali problematiche inerenti alla stima degli impatti della ricerca sulle dimensioni della sostenibilità (economica, ambientale e sociale) e mediante il confronto tra priorità della ricerca europea e analisi dei indicatori/variabili disponibili, nonchè intende identificare le principali carenze metodologiche e di date sulla stima degli impatti della ricerca. Il contributo presenta le prime riflessioni emerse nell’ambito del progetto europeo Impresa (EU-FP7 Measurement of Research Impact in European Agriculture)
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