50 research outputs found

    Impiego di HR-NMR per la caratterizzazione dell'aceto balsamico tradizionale di Modena

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    Negli ultimi anni è notevolmente aumentato l’interesse verso prove analitiche in grado di aiutare nella certificazione dell’origine e dell’autenticità degli alimenti lungo tutta la filiera di produzione e distribuzione a partire dalle materie prime fino ai prodotti posti in vendita. La difficoltà principale nella caratterizzazione dei prodotti alimentari è legata alla complessità del campione che quasi sempre si presenta come una miscela di molte componenti chimicamente differenti in rapporti estremamente diversi l’uno dall’altro; proprio per questo tutte le possibile tecniche analitiche sono d’interesse e spesso la piena caratterizzazione richiede informazioni complementari da parte di tecniche diverse. Per questa ragione diverse tecniche analitiche non separative, che permettono cioè di ottenere fingerprint molecolari di miscele complesse possono essere particolarmente utili per la caratterizzazione e la assicurazione di qualità, autenticità degli alimenti nonché per problemi legati alla tracciabilità, fra queste negli ultimi anni ha richiamato particolare attenzione Risonanza Magnetica Nucleare (NMR). Questa tecnica quando applicata a miscele complesse fornisce spettri la cui complessità è tale da essere difficilmente interpretabili solo con una semplice analisi classica dei segnali, per queste ragioni diventa imperativo l’uso di tecniche statistiche e chemiometriche per ottenere risultati e modelli realmente significativi. Scopo della presente ricerca, è stato quello di selezionare ed ottimizzare alcune sequenze NMR per lo studio e caratterizzazione dell’ Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (ABTM). Le sequenze selezionate ed ottimizzate è stata poi testata su diversi campioni in relazione a semplici parametri analitici per verificare l’utilizzabilità di dati spettrali di questo tipo alla luce del futuro utilizzo come indicatore indiretto di tracciabilità geografica. Queste ricerche rappresentano la prima fase del più vasto progetto di ricerca MAAT, (Sviluppo di Metodi Analitici per l’Autenticazione e la Tracciabilità Geografica degli Alimenti), attualmente finanziato dalla Provincia di Modena e da diverse aziende private e consorzi di produttori di prodotti enologici tipici del territorio modenese. Le sequenze selezionate sono state in grado di ottenere dai campioni informazioni di fingerprint utili allo studio dell’ABTM e quindi potenzialmente sfruttabili come indicatori geografici

    Diagnosis and treatment of primary hypertrophic pyloric stenosis (HPS) in older children

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    Hypertrophic pyloric stenosis (HPS) is the most important cause of non-bilious vomiting during infancy and it is usually idiopathic. It is very rare in older children and adolescents, in which gastric outlet obstruction (GOO) is more typically secondary to other conditions. Gastrointestinal malformation are frequently associated with Down syndrome and some of them (especially duodenal abnormalities) can be detected quite late. In infants the standard treatment of HPS is represented by a Ramstedt pyloromyotomy, while in adults a distal gastric resection is more indicated and it is usually associated to a Billroth I or II reconstruction. Case report: We present an unusual case of a 12-year-old girl with Down syndrome, diagnosed with late-onset HPS. She came to our attention with periodic non-bilious vomiting and growth delay. She underwent multiple imaging examinations, which highlighted the presence of an HPS. Based on patient's age and the thickness of the pyloric muscle, we decided to perform a partial gastrectomy with a Roux-en-y reconstruction. Patient was discharged on the X day. She is now on follow up, gains weight and presents good conditions. Discussion: HPS is rare but possible during childhood and adolescence. Diagnosis is usually performed through ultrasounds (US) and upper gastrointestinal radiological series (UGI), but sometimes further examinations are required (abdominal MRI, esophagogastroduodenoscopy). In older children since less invasive techniques are not effective, we have to consider partial gastrectomy. Based on our experience, Roux-en-y reconstruction is a valid option, associated with poor complication and good quality of life

    Methyl anthranilate content in Italian citrus honey determined by HS-SPME-GC

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    An headspace solid phase microextraction-gas chromatography (HS-SPME-GC) method, previously developed and validated, was applied to the determination of the methyl anthranilate (MA) content of 75 Italian citrus honeys (11 of lemon, 44 of orange and 20 of Citrus spp.). Twenty-four samples were purchased on the local market and 51 were provided by CRA-API (Consiglio Nazionale per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura-Istituto Nazionale di Apicoltura e Bachicoltura) (Bologna, Italy). All the samples had a MA content above the limit of detection (LOD) (0.149 μg g−1) of the analytical method. The concentration range was between 0.46 and 2.52 μg g−1 and the overall average MA content was 1.19 μg g−1. The honeys with the highest mean MA content were the orange honeys followed by Citrus spp. and lemon (1.29 ± 0.461, 1.12 ± 0.511 and 0.92 ± 0.39 μg g−1, respectively). No significant differences were measured between commercial and authenticated samples

    Uso della spettrometria HR-NMR per lo studio dell'adulterazione del miele

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    L’aggiunta al miele di sciroppi zuccherini, utilizzati per la nutrizione delle api e per trattamenti veterinari, comunemente ottenuti dall’idrolisi dell’amido o dall’inversione del saccarosio, è uno dei possibili metodi di adulterazione in apicoltura, e rappresenta un complesso problema, che può avere indiscutibili conseguenze nutrizionali ed organolettiche. In passato sono stati utilizzati molti metodi di controllo per accertare l’autenticità del miele: HPLC, GC-MS, IC, MIR. L’utilizzo della spettrometria di risonanza magnetica nucleare ad alta risoluzione per evidenziare questo problema è invece più recente ed, in particolare, la 2D NMR non è mai stata applicata precedentemente

    Attivit\ue0 antiossidante di propoli in emulsioni O/A

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    Per valutare correttamente il fenomeno ossidativo e il potenziale antiossidante della propoli \ue8 necessario sviluppare modelli che ne riproducano le condizioni chimiche, fisiche ed ambientali. A questo scopo si prestano bene sistemi modello in emulsione. In questo lavoro, \ue8 stato sviluppato un sistema di emulsioni O/A per lo studio dell\u2019attivit\ue0 antiossidante di differenti estratti di propoli incorporati nella fase lipidica

    Transcription profiling of the metal-hyperaccumulator Thlaspi caerulescens

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    Thlaspi caerulescens is a well-studied metal-hyperaccumulator of zinc, cadmium and nickel, belonging to the Brassicaceae family. Moreover it is one of the few hyperaccumulators that occur on different metalliferous soil types, as well as on nonmetalliferous soils. We are interested in the development of systems to improve phytoremediation of metal contaminated soils through improved metal-accumulation. About 1900 cDNAs isolated from T. caerulescens roots were hybridized with reverse transcribed RNA from zinc-treated T. caerulescens plants of two accessions originating from two different soil types. This comparative transcript profiling of T. caerulescens plants resulted in the identification of genes that are affected by heavy metals. The developed microarray proved to be an appropriate tool for a large scale analysis of gene expression in this metal-accumulator species
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