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The effect of polyamines and dialysate fluid on extracellular matrix synthesis in VERO cell cultures
BACKGROUND: Polyamines are involved in normal and pathological cell proliferation
and differentiation. Like acid radicals, they play an important role in
remodelling the extracellular matrix and are considered "uremic toxins". Proteins
and glycosaminoglycans are essential components of the extracellular matrix, and
contribute to normal mature organ functions. The aim of this study was to analyse
the effects of free polyamines, dialysate fluid components and dialysis fluid on
protein and extracellular glycosaminoglycan synthesis in VERO cell cultures.
METHODS: The dialysate fluid components were separated with a Sephadex G15 column
and the cultures were analysed after incorporation of 3H-leucine and
3H-glucosamine. Cultures were run at pH 7.0 and pH 7.4. The glycosaminoglycan
classes were separated with a DEAE column, and polyamines were determined by
high-performance liquid chromatography. Proteins and single glycosaminoglycan
classes were quantified by a scintillator. DNA gel electrophoresis was done to
detect chromatin fragmentation. RESULTS: Dialysate contained putrescine,
spermidine and spermine, chromatography showing four peaks; only peaks I and II
indicated polyamines at respectively Da 5000 and 1500. Polyamines are therefore
linked to different carriers. There was an increase of protein and
glycosaminoglycan synthesis with dialysis fluid and polyamines, but inhibition
with peak II or dialysate. DNA gel electrophoresis showed no chromatin
fragmentation. Findings at pH 7.0 and 7.4 were similar. CONCLUSIONS: It would
appear that in uremic patients polyamines are conjugated to protein carriers of
different molecular weights with different biological actions. As polyamines and
dialysis fluid affect changes in extracellular matrix, they could be related to
physiological organ functions. However, these in vitro data must be considered
with the appropriate limitations when we try to extrapolate them to the in vivo
situation
Istituzione di un ambulatorio a valenza regionale per quesiti complessi inerenti le vaccinazioni: modello organizzativo e attività del VAX-CONSILIUM dell’Emilia-Romagna
Introduzione
La L. n. 119/2017, relativa a introduzione e ampliamento
dell’obbligo vaccinale in ambito pediatrico, ha comportato un rilevante impegno per gli operatori della Sanità pubblica, specialmente nel processo decisionale relativo ai quesiti vaccinali complessi non considerati da linee guida nazionali o internazionali.
Tale necessità si è manifestata anche per le vaccinazioni rivolte a soggetti maggiorenni, in particolar modo durante la campagna vaccinale anti-COVID-19. La Regione Emilia-Romagna, con l’obiettivo prioritario di massimizzare la tutela dei pazienti, ha istituito con DGR n. 1902/2017 un servizio di counselling di terzo livello con équipe medica ad elevata specializzazione, a cui l’operatore di Sanità pubblica può rivolgersi relativamente a casi a maggiore complessità . Vengono qui presentate le modalità operative di accesso al servizio e i dati di attività del Vaxconsilium (Vax-C) dalla sua istituzione (2018).
Materiali e metodi
Il centro di coordinamento fa capo alla U.O. Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - IRCCS e offre un servizio ambulatoriale gratuito di consulenza con un team medico multi-specialistico esperto in ambito vaccinale, in rete con medici di assistenza primaria e delle U.O. ospedaliere (1° livello) e i servizi vaccinali aziendali di competenza territoriale (2° livello). L’operatore dei servizi vaccinali, allertato con richiesta dal 1° livello e previa acquisizione del consenso informato del paziente, sottomette il caso al Vax-C inviando una relazione clinica e la documentazione sanitaria del paziente in modalità telematica protetta standardizzata (file con password tramite casella PEC). I coordinatori del Vax-C,
dopo una valutazione multidisciplinare basata sulle evidenze, forniscono al richiedente un report conclusivo sull’analisi del rapporto rischio/beneficio del caso in esame indicando l’eventuale raccomandazione/controindicazione alla vaccinazione.
Risultati
Dal 2018 a Giugno 2022 sono state prese in carico 325 richieste su un totale di 366; 41 sono state annullate dal richiedente o rigettate per documentazione insufficiente. Il 27% dei quesiti riguardava minorenni (età media 8 anni), il restante 73% soggetti maggiorenni (età media 49 anni). Tra queste, 249 consulenze erano relative ai vaccini anti-COVID-19. Solo in 13 casi è stata riscontrata una controindicazione assoluta (2 per vaccini anti-COVID-19), mentre in 54 casi è stata raccomandata un’altra tipologia di vaccino.
Conclusioni
L’attività del Vax-C ha permesso di dirimere le criticità dei
casi più complessi e ha rappresentato un valido aiuto nell'attività del medico vaccinatore, perseguendo la tutela della salute del paziente. Questo modello rappresenta un unicum in Italia e può essere esportato in realtà che manifestino necessità di supporto decisionale di elevato livello nel percorso vaccinale
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