32 research outputs found
Economic Sustainability of Quality Wine Districts in the South of Italy. The Case Of Vulture
The paper presents an analysis of economic performance and
long-term sustainability of the quality wine production in the Vulture District,
in the South of Italy. This case is considered as it is representative of many
Italian quality wine districts that produce a very large variety of high quality
wines, and present, in almost all cases, a fragmented structure in small and
micro farms. The analysis aims to two objectives. First is the assessing of
current financial profitability of micro grape wine farms. Second is the
analysing of the feasibility and impact of process innovations and structural
adjustments. According to the results of the analysis, a large majority of grape
wine farms are currently producing with negative returns on the investment.
Financial and economic sustainability could be improved at least for a share of
them with the available process innovations, combined with consolidation of
the farm structures to reduce land fragmentation. The results are relevant for
the design of public policies and private investment strategies
La valutazione dei finanziamenti pubblici per le politiche strutturali
Il regolamento 1083/2006 del consiglio della UE, che definisce le regole fondamentali per i fondi strutturali europei per il periodo di programmazione 2007-2013, ha stabilito l’obbligo dei paesi beneficiari di determinare il contributo richiesto all’UE come cofinanziamento non rimborsabile per la costruzione di infrastrutture, tenendo conto delle entrate attese dai pagamenti da parte degli utenti dei servizi erogati dalle infrastrutture stesse.
Il principio, di semplice applicazione per gli aspetti di pianificazione finanziaria che ne sono alla base, comporta non poche difficoltà nella pratica della programmazione e della progettazione, e potrebbe generare significative conseguenze sulla attuazione dei programmi operativi dei fondi strutturali, specie nelle regioni dell’obiettivo convergenza.
In questo contributo ci si propone di analizzare gli aspetti metodologici rilevanti nelle diverse fasi del ciclo di progetto, di analizzare lo stato di attuazione di questa regola soprattutto nelle regioni italiane dell’obiettivo convergenza , ed infine di discutere alcuni aspetti critici.
La programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali sta entrando nella fase centrale dell’attuazione, ed al livello nazionale ed europeo si osserva un dibattito vivace sulla efficienza ed efficacia della politica di coesione e sulle opzioni per continuare questo intervento oltre il 2013 (EC DG regional development. Fifth report on Europe’s future 2011), specie nei paesi vecchi membri della Unione, dove i risultati di oltre un ventennio di intervento sono sottoposti a numerose critiche in termini di efficacia e di efficienza della gestione.
La modulazione del cofinanziamento Europeo in funzione della sostenibilità finanziaria degli investimenti per lo sviluppo, che attua i principi fondamentali della politica di coesione, trova nelle infrastrutture generatrici di entrate un caso particolarmente interessante.
In Italia, un’efficace e piena attuazione di questo principio potrebbe dare un utile contributo al successo della politica di coesione europea
DOCG, qualità e immagine
La note analizza il ruolo dei Marchi DOCG nel mercato del vino della Regione Basilicata. Il principale punto discusso è la frattura tra il grande sviluppo dei marchi di origine, promossi anche dalle politiche pubbliche per l'agricoltura, ed il modesto impatto sulla effettiva utilizzazione di questi marchi da parte dei produttori. L'analisi si conclude con alcune indicazioni sulla potenziale efficienza di ulteriori interventi pubblici a sostegno dei marchi di denominazione di origine del vino Lucan
Per la viticoltura del vulture una nuova strategia di sviluppo
Il comprensorio del Vulture è uno dei territori agricoli con una identità più antica e definita, tra quelli della Regione Basilicata.
La produzione vitivinicola è centrale nella economia agricola del Vulture, pur essendo, in valore aggiunto e per superficie, poco più di una nicchia del sistema regionale.
Le produzioni agricole che affiancano la produzione di vino sono fortemente connesse ed integrate tra loro, non solo nella composizione dell’ordinamento produttivo delle aziende, ma nello stesso paesaggio, con la coltura consociata di vite e olivo ancora molto diffusa, con il bosco di castagno che sovrasta i vigneti, con il grano ed i cereali che si estendono nei pianori a valle.
L’Aglianico del Vulture è storicamente il prodotto identitario e di vertice del comprensorio , ma gli altri occupano un posto importante nella strategia di mercato degli imprenditori locali. Innanzitutto l’Olio di Oliva, ma anche il grano, ed i prodotti del bosco, come le castagne. Il territorio, il Vulture, è presente nella immagine di mercato di tutti questi prodotti, spesso nella denominazione di origine, come per il vino, per l’olio di oliva e più di recente il Marroncino del Vulture .
La competitività del territorio agrario e dei prodotti che esso esprime sono quindi strettamente interdipendenti. Il progetto AVIGNE ha inteso offrire analisi, spunti, idee, per il rinnovamento della strategia imprenditoriale del comprensorio, in un’ottica di medio periodo.
I risultati delle analisi condotte sono riassunti in questa nota nel tradizionale modello SWOT, che presenta i fattori di forza e di debolezza strutturale del sistema, e le opportunità e le minacce generate da fattori esterni.
Le scelte strategiche consigliate sono quindi rivolte alla capitalizzazione dei punti di forza, a mitigare l’impatto dei punti di debolezza, a cogliere le opportunità e prevenire i danni che potrebbero venire dai dalle minacce esterne.
L’analisi SWOT del sistema Vitivinicolo ed agroalimentare del Vulture considera sia gli elementi interni al sistema, sia gli elementi esterni, dipendenti dagli altri settori della economia e della società locale, che lo influenzano significativamente
Europos sanglaudos politika Italijos Mezzogiorno regione. Ar mes atsižvelgiame į 2007-2013 metų pamokas? / European cohesion policy in Italy’s Mezzogiorno. Are we making any use for the next programming period of the lessons learned in 2007-2013?
Europos sanglaudos politika Italijos Mezzogiorno regione. Ar mes atsižvelgiame į 2007-2013 metų pamokas? / European cohesion policy in Italy’s Mezzogiorno. Are we making any use for the next programming period of the lessons learned in 2007-2013?
In this paper we will discuss how much the evaluation of the Cohesion Policy in 2007-2013 period in the less developed regions of the South of Italy (Mezzogiorno) is orienting the design of the strategy for the next programming period. Results and impacts of the European Cohesion Policy in Mezzogiorno, that started since the 90’, have been seriously questioned. The poor economic performance of Mezzogiorno in the last decades can be measured both in absolute and relative terms, compared to the Northern regions of Italy and to other European regions, including the less developed ones, in particular in the new EU member states.Looking at the efficacy of implementation of the Cohesion Policy in the 2007-2013 period in all Mezzogiorno Regions, many negative evidences can be identified. Programming activities appear too slow and ineffective, and absorption of funds dramatically delayed. The main steps decided by European and Italian policy makers for the 2014-2020 period will analyzed. The risk that most of the lessons learned from the past experience in Mezzogiorno will not be translated into effective reforms of the cohesion policy strategy and instruments will be discussed. <…
Politiche Economiche e shocks esterni nella trasformazione strutturale dei sistemi agroalimentari dei paesi in via di sviluppo
Sono state analizzate le politiche economiche adottate in alcuni PVS, in risposta alla crisi da cui sono stati investiti. E' stato proposto un modello per l'analisi simultanea degli effetti della crisi sul mercato degli alimenti, sul mercato del lavoro, in particolare sul trasferimento nel settore urbano della forza di lavoro agricola, e sulla ragione di scambio settoriale. Abbiamo valutato quale può essere la dinamica di questo sistema nel caso di apertura al mercato internazionale. Abbiamo visto che data la struttura delle funzioni di aggiustamento strutturale, la manovra della ragione di scambio e della politica fiscale può avere effetti indesiderabili sulla disoccupazione esplicita, sull'esodo, e sulla nutrizione, pur consentendo l'atteso aggiustamento sull'equilibrio esterno.
Sono poi stati analizzati gli effetti di alcune dinamiche sui mercati internazionali, come il declino dei prezzi degli alimenti
Nuove politiche di mercato per gli olii vegetali: un'analisi quantitativa.
Il mercato degli oli vegetali è investito da due fattori primari di tensione: la competizione tra olio di oliva ed olio di semi, e il prossimo ingresso nel mercato dei paesi mediterranei produttori di olio di oliva a basso costo.
Mediante un modello econometrico a due stadi sono state sottoposte a test alcune ipotesi di politica in favore del settore olio di oliva. Risulta che ne una tassa sull'olio di semi, ne un sussidio a favore dell'olio di oliva, possono cambiare significativamente la struttura della domanda, che presenta elasticità al prezzo molto limitate.
Da questo emerge che altre politiche dovrebbero essere ipotizzate, come il sostegno alla ristrutturazione del sistema distributivo, e politiche non di prezzo per la promozione del consumo di olio di oliv
Great Expectations. Perspectives of the Programme for Regional Development in Romania from the point of view of the beneficiaries
This note is focused on the programming process for the next programming period in Romania. Progresses and critical issues in project development, needs emerging at local level, expected capability of absorption at priority level of the Regional Operational Programme will be analysed. Perceptions and expectations observed in the potential final beneficiaries will be discussed in the framework of the European strategy for cohesion, as presented in the strategic guidelines for the next programming period and the Lisbon agenda. Main potentialities and risks for an active contribution of Romanian beneficiaries to the convergence objective will be discussed