2,059 research outputs found

    CMOS array design automation techniques

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    A low cost, quick turnaround technique for generating custom metal oxide semiconductor arrays using the standard cell approach was developed, implemented, tested and validated. Basic cell design topology and guidelines are defined based on an extensive analysis that includes circuit, layout, process, array topology and required performance considerations particularly high circuit speed

    Seismic Vulnerability of the Italian Roadway Bridge Stock

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    This study focuses on the seismic vulnerability evaluation of the Italian roadway bridge stock, within the framework of a Civil Protection sponsored project. A comprehensive database of existing bridges (17,000 bridges with different level of knowledge) was implemented. At the core of the study stands a procedure for automatically carrying out state-of-the-art analytical evaluation of fragility curves for two performance levels – damage and collapse – on an individual bridge basis. A webGIS was developed to handle data and results. The main outputs are maps of bridge seismic risk (from the fragilities and the hazard maps) at the national level and real-time scenario damage-probability maps (from the fragilities and the scenario shake maps). In the latter case the webGIS also performs network analysis to identify routes to be followed by rescue teams. Consistency of the fragility derivation over the entire bridge stock is regarded as a major advantage of the adopted approach

    Draft Genome of Shewanella frigidimarina Ag06-30, a Marine Bacterium Isolated from Potter Peninsula, King George Island, Antarctica

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    We present the draft genome of Shewanella frigidimarina Ag06-30, a marine bacterium from King George Island, Antarctica,which encodes the carbapenemase SFP-1. The assembly contains 4,799,218 bp (GC content 41.24%). This strain harbors severalmobile genetic elements that provide insight into lateral gene transfer and bacterial plasticity and evolution.Fil: Parmeciano Di Noto, Gisela Paula. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Oficina de Coordinación Administrativa Houssay. Instituto de Investigaciones en Microbiología y Parasitología Médica. Universidad de Buenos Aires. Facultad de Medicina. Instituto de Investigaciones en Microbiología y Parasitología Médica; ArgentinaFil: Vázquez, Susana Claudia. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Oficina de Coordinación Administrativa Houssay. Instituto de Nanobiotecnología. Universidad de Buenos Aires. Facultad de Farmacia y Bioquímica. Instituto de Nanobiotecnología; ArgentinaFil: MacCormack, Walter P.. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Oficina de Coordinación Administrativa Houssay. Instituto de Nanobiotecnología. Universidad de Buenos Aires. Facultad de Farmacia y Bioquímica. Instituto de Nanobiotecnología; Argentina. Ministerio de Relaciones Exteriores, Comercio Interno y Culto. Dirección Nacional del Antártico. Instituto Antártico Argentino; ArgentinaFil: Iriarte, Andrés. Universidad de la República; Uruguay. Instituto de Investigaciones Biológicas ; UruguayFil: Quiroga, Cecilia. Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas. Oficina de Coordinación Administrativa Houssay. Instituto de Investigaciones en Microbiología y Parasitología Médica. Universidad de Buenos Aires. Facultad de Medicina. Instituto de Investigaciones en Microbiología y Parasitología Médica; Argentin

    Quasi-Particle Spectra, Charge-Density-Wave, Superconductivity and Electron-Phonon Coupling in 2H-NbSe2

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    High-resolution photoemission has been used to study the electronic structure of the charge density wave (CDW) and superconducting (SC) dichalcogenide, 2H- NbSe2. From the extracted self-energies, important components of the quasiparticle (QP) interactions have been identified. In contrast to previously studied TaSe2, the CDW transition does not affect the electronic properties significantly. The electron-phonon coupling is identified as a dominant contribution to the QP self-energy and is shown to be very anisotropic (k-dependent) and much stronger than in TaSe2.Comment: 4 pages, 3 figures, minor changes, to appear in PR

    PRIMI DATI SUGLI INNESTI DI ABIES NEBRODENSIS (LOJAC.) MATTEI ESEGUITI SU ABETI ESOTICI NELL\u2019AREA DI INDIGENATO (MADONIE)

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    C2 = PRIMI DATI SUGLI INNESTI DI ABIES NEBRODENSIS (LOJAC.) MATTEI ESEGUITI SU ABETI ESOTICI NELL\u2019AREA DI INDIGENATO (MADONIE) R. SCHICCHI, P. BONOMO, M. CANDORE, G. DI NOTO, A. PUCCI, F. TRAPANI, P. MARINO Dipartimento di Biologia Ambientale e Biodiversit\ue0 dell'Universit\ue0, via Archirafi 38, 90123 Palermo (I) [email protected] Abies nebrodensis \ue8 una specie endemica relitta, gravemente minacciata di estinzione, la cui popolazione naturale \ue8 costituita da 30 individui distribuiti discontinuamente in una piccola area del territorio di Polizzi Generosa, all\u2019interno del Parco naturale delle Madonie in Sicilia. La minaccia di estinzione \ue8 dovuta, oltre all'esiguit\ue0 della popolazione, al ridotto numero di piante mature (ventiquattro) e al pericolo di inquinamento genetico incombente. A partire dall\u2019inizio degli anni \u201880 del secolo scorso, infatti, sono stati introdotti nella vicinanze dell\u2019area di indignato individui di abeti esotici (Abies alba Mill., A. cephalonica Loudon, e A. nordmanniana (Stefen) Spach) che, avendo raggiunto la maturit\ue0 sessuale, potrebbero mettere a rischio l\u2019integrit\ue0 genetica della progenie dell\u2019abete locale (Raimondo & Schicchi, 2005). Nell\u2019ambito del progetto \u201cConservazione di Abies nebrodensis e ripristino delle torbiere di Geraci Siculo\u201d, in corso di attuazione da parte dell\u2019Ente Parco delle Madonie, del Dipartimento di Biologia ambientale e Biodiversit\ue0 di Palermo e di altri partners locali, un\u2019azione di salvaguardia prevede l\u2019innesto degli abeti esotici con marze di A. nebrodensis, valorizzando la positiva esperienza effettuata con il progetto Life Natura (1). A tal fine, nel periodo compreso tra la terza decade di aprile e la seconda decade di maggio sono stati effettuati circa 350 innesti in contrada Comunello, nel territorio di Isnello. Le marze sono state prelevate da individui maturi di A. nebrodensis di oltre 30 anni di et\ue0, introdotti nelle opere di ripopolamento che, in seguito ai risultati delle analisi genetiche, sono geneticamente correlati agli esemplari della popolazione naturale. Gli innesti sono stati eseguiti a spacco ma soprattutto a corona, previa capitozzatura dei soggetti di A. alba e A. cephalonica, a un\u2019altezza di circa 2 m per evitare possibili danneggiamenti da parte del bestiame. Nei soggetti sono stati, comunque, rilasciati temporaneamente alcuni palchi che, continuando a svolgere le normali funzioni vitali, agevoleranno l\u2019attecchimento delle marze. Queste ultime sono state opportunamente sagomate e inserite tra la corteccia e il legno sia nel fusto capitozzato che in alcuni rami laterali. Esse sono state tenute strettamente aderenti ai soggetti tramite nastro adesivo e protette da due sacchetti, rispettivamente di polietilene e di carta, per creare condizioni micro-climatiche ottimali alla sopravvivenza delle marze. Dalla terza decade di maggio \ue8 iniziato, con cadenza settimanale, il monitoraggio degli innesti e la foratura, ove necessario, del sacchetto di plastica per eliminare l\u2019umidit\ue0 in eccesso. Dopo 40 giorni \ue8 stato possibile constatare che oltre il 90% degli innesti \ue8 attecchito. Anche alcuni innesti eseguiti a scopo sperimentale su Pseudotsuga menziesii Franco sono vitali. Durante la fine di luglio e agosto si prevede una graduale scopertura delle marze. Gli esiti di questa azione, tuttavia, potranno essere valutati compiutamente all\u2019inizio della prossima primavera. La tecnica dell\u2019innesto riveste notevole importanza poich\ue9 permette di eliminare o ridurre una delle minacce pi\uf9 consistenti a carico della popolazione naturale di A. nebrodensis, trasformando la stessa in un punto di forza nell\u2019ambito della strategia di conservazione della specie. Essa, infatti, potr\ue0 contribuire a incrementare la popolazione dell\u2019endemico A. nebrodensis, valorizzando come portainnesti piante che se non abbattute costituirebbero un serio pericolo per la conservazione dell\u2019abete delle Madonie. Raimondo F. M., Schicchi R., 2005. Rendiconto sul progetto LIFE Natura n\ub0 LIFE2000NAT/IT/7228 \u201cConservazione in situ ed ex situ di Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei\u201d. Tipolitografia Luxograph, Palermo

    Familial hypercholesterolemia: The Italian Atherosclerosis Society Network (LIPIGEN)

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    Primary dyslipidemias are a heterogeneous group of disorders characterized by abnormal levels of circulating lipoproteins. Among them, familial hypercholesterolemia is the most common lipid disorder that predisposes for premature cardiovascular disease. We set up an Italian nationwide network aimed at facilitating the clinical and genetic diagnosis of genetic dyslipidemias named LIPIGEN (LIpid TransPort Disorders Italian GEnetic Network)
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